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domenica 17 marzo 2024

THE QUIET ONE - VITA DI BILL WYMAN: CHE VITA MERAVIGLIOSA, COME DISSE DIODATO

 Keith Richards ha dichiarato che deve moltissimo a Bill Wyman, l'ormai ex bassista dei Rolling Stones, per aver raccolto tanto materiale audio e video nel corso degli anni, poiché, ammette il chitarrista, in quegli anni era talmente "fuori" che ricorda davvero poco di quanto gli accadeva intorno.


E Bill, grazie a questi ricordi mette insieme un film su sé stesso, prima, durante e dopo i Rolling Stones, in cui si racconta fin da quando era ragazzino, quando si è costruito il suo primo basso elettrico da solo (inventando così il primo fretless), quando ha cambiato il proprio nome, e poi le avventure con la band più famosa e longeva del mondo (perché i Beatles come vera band non ci sono più da mó, mentre gli Stones invece incredibilmente si), ma tutto questo non è un film rocknroll come potresti immaginare. 
Tutt'altro. 
Anche se durante la visione si riascoltano i grandi successi dei cinque, questo è un documentario riflessivo esattamente come il suo protagonista, il Rolling Stone meno appariscente al pari del compianto Charlie Watts (notare a proposito il gioco grafico della locandina originale lassù in alto fra "one" e "stone"), ma che con la sua tecnica sullo strumento ha dettato legge, fatto scuola, rinnovato la musica, insomma viene detto chiaro che se non c'era Bill sarebbe stata tutta un'altra storia. 
E storia vista di recente su Raiplay dopo essere andata in onda su Rai5, canale tv che per la musica ha un occhio di molto riguardo. 
Meno male che qualcuno ci pensa. 

lunedì 9 ottobre 2023

IL RACCONTO DEL VAJONT SU RAI5

 Eh si, le notizie di catastrofi, stragi e quant'altro non mancano mai nei nostri notiziari, anche nei giorni scorsi fra autobus che cadono dai viadotti e il riaccendersi del conflitto sulla striscia di Gaza.


Ma quella di cui parlo oggi è una catastrofe avvenuta esattamente 60 anni fa e che, forse , sarebbe stato possibile evitare. 
Sto parlando della strage della diga del Vajont provocata da un gigantesco pezzo di roccia staccatosi dalla sovrastante montagna e caduto nel bacino idrico, il quale ha dato il via a tale catastrofe spazzando via tutto quello che stava lì sotto, e sto parlando di abitazioni che formavano cinque paesi con un resoconto di migliaia di vittime.

La vicenda nel 1993 era stata raccontata a teatro da Marco Paolini e poi quattro anni dopo era stata portata in tv. 
Di Marco avevo già visto il suo lavoro sulla vicenda di Ustica ed ero rimasto affascinato dalla narrazione che ti prendeva come se fossi davvero lì in quei momenti.

Stessa cosa infatti accade per questo lavoro teatrale dedicato alla strage del Vajont che questa sera va in onda su Rai5, rete nazionale minore, ma con una programmazione particolare per chi ama musica e teatro (era su Rai5 che avevo visto quel DOCUMENTARIO sui Bee Gees dove si svelavano i segreti di Spirits Having Flown, il disco successore di Saturday Night Fever). 
Questo non sarà solo un appuntamento televisivo, ma anche teatrale in contemporanea con oltre 130 teatri in Italia e all'estero dove verrà tenuta tale rappresentazione, come già anticipato da Caterpillar su Radio2. 
Perché è giusto non dimenticare che, contro la natura, l'uomo può fare ben poco, e ne abbiamo avuto ancora recentemente la dimostrazione ogni volta che è arrivato un nubifragio di dimensioni importanti.
P. S.
Chiedo scusa per il clamoroso ritardo nella pubblicazione del post odierno dovuto a problemi sulla linea internet, che, finché funziona tutto, la prendi come una cosa scontata e anzi magari ne parli pure male della rete globale a cui siamo legati con tutte le stupidate da social network, followers, eccetera, e invece quando non va diventa una vera catastrofe, certo non grave come quella raccontata sopra, ma... 
Mannaggia se ti manca!!! 

8 SETTEMBRE 1955: NASCE IL DUCK WALK

 Si,  è vero, Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd e tutti gli altri che occupano un posto nel mio cuore avranno sì definito i canoni del roc...