giovedì 26 agosto 2021

JOAN LUI - MA UN GIORNO NEL PAESE ARRIVO IO DI LUNEDÍ (QUANDO TI CAPITA DI ALZARTI COL PIEDE CHE CHE OGGI TI SENTI UN DIO)

 Ogni tanto mi capita di parlare male di questo film portandolo come esempio di film brutto, ma finora non gli avevo ancora dedicato un post. Secondo me, e secondo la filosofia illustrata sull'header, invece si merita di sicuro un posto d'onore (o d'orrore), perciò oggi se ne parla. Era l'anno 1985 e mi trovavo a transitare sulla sopraelevata di Genova congestionata più del solito, quando vedo di sotto un bel po'di movimento con un'auto ribaltata dalla quale esce del fumo e gente che formicola intorno. Ma non era un incidente, perlomeno non ancora...


Scoprirò in seguito che era il set di JOAN LUI, diretto ed interpretato da Adriano Celentano ed avevano appena terminato (o forse dovevano iniziare) le riprese della sequenza fra balletti, elicotteri e stunt che pareva una grande produzione hollywoodiana

(poco prima o poco dopo, la strada era stata infatti chiusa al traffico) ma andavo di fretta e non ho potuto fermarmi a dare un'occhiata anche se mi sarebbe piaciuto come invece avevo fatto quella volta per MARK IL POLIZIOTTO SPARA PER PRIMO
Film questo Joan Lui in cui il noto cantante/attore/regista, preso da un delirio di onnipotenza mistico religiosa, si proclamava il nuovo messia, cosa che si era messo in testa forse perché tanti anni prima (1974) aveva fatto con sua moglie questa cover di JESUS CHRIST SUPERSTAR
(carina, si, ma credendoci forse un pochino troppo), per cui, immerso completamente nel metodo Stanislawskij, si ripresenta negli anni 80 realizzando una pellicola che definire presuntuosa è il complimento migliore che puoi fargli.

Delirio che poi sfocerà nella famosa edizione di Fantastico con i silenzi di Adriano davanti alle telecamere, per alcuni geniali, per altri non si ricordava semplicemente cosa doveva dire e il gobbo non funzionava (cosa avvenuta veramente anche nello show all'Arena di Verona in diretta TV). 
L'unica cosa buona del film è un'ottima fotografia, ma ovviamente se tutto il resto fa acqua come se cercassi di riempire una cesta di vimini sotto il rubinetto, questo non basta. 
Tra gli interpreti principali, oltre alla moglie Claudia Mori, si trova quel Hal Yamanouchi

che è la voce degli spot Suzuki e che doppia regolarnente nei film ogni personaggio dai tratti orientali, come Saito di INCEPTION o il detective di PIKACHU
Al cinema era stato fatto uscire con una lunghezza monster di 165 minuti perché Cecchi Gori fremeva e scalpitava per farlo uscire sotto Natale e non aveva tempo di aspettare che Celentano terminasse il montaggio definitivo, e pure con diversi errori sulle "pizze", tipo la numerazione progressiva errata (si racconta che in alcune sale sia stato proiettato partendo dal finale) o addirittura la mancanza di un intero "rullo" di 17 minuti, mentre la versione homevideo rimane ridotta sui 125 minuti. 
Curiosità che sembrano più che altro delle scuse inventate per giustificare un clamoroso e terrificante flop nella carriera di Celentano che in quel periodo puntava parecchio sul cinema e musicalmente invece le sue uscite non stavano godendo della popolarità degli anni passati. 
Ma attenzione che non c'è limite al trash perché, non contento di ciò, il molleggiato qualche anno dopo tornerà in TV con quell'ADRIAN per cui non ci sono parole per descriverlo. 
E chissà cosa si sta studiando adesso... 

8 commenti:

  1. L'ho visto per la prima volta l'anno scorso, il musicarello anti-dittatura di Celentano, di fatto le prove tecniche per il suo "Adrian", visto che il tema era lo stesso ;-) Cheers

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    1. Eh si ma Adrian è riuscito ad essere pure peggio 😱😱😱

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  2. Celentano è un uomo che non ha mai superato certe fasi dell'adolescenza: senza scendere nel tecnico, diciamo semplicemente che è rimasto bloccato dove da adolescente ti credi onnipotente e che il mondo possa girare intorno a te.
    Avendo studiato pegadogia e psicologia infantile, Celentano è sempre stato per me un caso curiosissimo che mi sarebbe piaciuto molto analizzare e studiare.

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    1. Direi che la definizione che hai dato calza a pennello. In fondo non è cattivo 😄

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    2. XD no infatti. Ed alcune delle cose che dice non sono sbagliate: il problema è come le pone e come si pone.
      E' come se George Lucas avesse messo se stesso come protagonista, al posto di Luke Skywalker. :D :D :D

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    3. Beh, Lucas in Star Wars ci si è messo secondo me, perché gli Ewoks mi hanno sempre ricordato un pochino lui

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  3. Non credo che lo vedrò, Celentano non mi è mai piaciuto sia come cantante , conduttore e attore, figuriamoci regista...
    Alcune canzoni risultano gradevoli, ma preferisco dedicarmi ad altri artisti musicali o attori/registi

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    1. Le canzoni che risultano gradevoli sono generalmente quelle non scritte da lui. Se lui ci mette la mano il risultato è quasi sempre ridicolo. Ma come interprete ha sempre fatto la sua parte. L'emozione Non Ha Voce di Mogol Bella, Azzurro di Conte, Una Carezza In Un Pugno di Santercole. La lista per fortuna è anche lunga. Pure nei film il meglio c'è stato quando Adriano si limitava a recitare.

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