È dei giorni scorsi la notizia della morte di Henry Kissinger, ex segretario di stato americano arrivato a 100 anni tondi tondi, ma, forse per un effetto Mandela, personalmente ero convinto che fosse già passato a miglior vita da tempo, poiché è uno di quei nomi della politica a stelle e strisce che ti portano indietro di 50 anni e passa, addirittura ai tempi del Vietnam verso la cui guerra sia lui, allora responsabile della sicurezza nazionale, che l'allora presidente Richard Nixon si dichiaravano contrari, ma sotto sotto il capo di stato ordinava bombardamenti che manco Kilgore in Apocalypse Now.
In tale ruolo Henry aveva anche gestito le trattative della guerra fredda con l'Unione Sovietica, cioè quel clima in cui entrambi i paesi non facevano nessun attacco bellico, ma dovevi ricordarti che il ditino sul pulsante rosso era sempre lì pronto come quello di un concorrente ad un quiz in tv, e da cui sono arrivati poi diversi film a tema.
Dopo Nixon, con i suoi problemini dello scandalo Watergate, Kissinger mantenne il suo ruolo anche con il successivo presidente Ford.
Titolo che in originale rimaneva nel film come quello del libro, ma per l'Italia i fagioli sono spariti di botto come in una pellicola di Trinità, forse perché sembravano portare verso una commedia che invece non era.
E, dato che siamo già sotto il periodo giusto, possiamo anche riascoltare quella che forse è la loro canzone più famosa e pure natalizia, nonostante il gruppo fosse di genere folk-punk, cioè FAIRYTALE OF NEW YORK .
storico creatore degli iconici costumi di scena per Raffaella Carrà, fra spandex, ovvero la lycra, e applicazioni varie a iosa che magari saranno pure kitsch, ma sfido chiunque a non collegarle immediatamente all'artista, una delle più amate di sempre, segno che quindi hanno funzionato benissimo.
Nessun commento:
Posta un commento
Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.