sabato 2 dicembre 2023

QUANDO I PIÙ GIOVANI SI CONFRONTANO CON LE VECCHIE GLORIE

 Ornella Vanoni, dopo l'avventura con Colapesce e DiMartino, si è trovata un'altro TOY BOY nella figura di Samuele Bersani con il quale canta CALMA RIVOLUZIONARIA,


una canzone che ti sorprende per come i due siano così in sintonia e senz'altro uno dei migliori prodotti italiani usciti di recente, insieme anche alla joint venture fra Negramaro e Fabri Fibra FINO AL GIORNO NUOVO, che ti investe con dei suoni massicci, specialmente quando fa quelle scale a scendere che senti i bassi vibrarti dentro.

Quei bassi anche amati da Purple Disco Machine che stavolta mette le mani sui Rolling Stones remixando la loro MESS IT UP, la quale dimostra ancora di più di essere un brano che starebbe bene addosso a Katy Perry, cosa che avevo già detto quando ho parlato dell'intero ALBUM nuovo della band, e comunque preferisco ancora la versione originale. 

Con Blanco invece mi sale su un nervoso che non ti dico appena parte alla radio la sua nuova BRUCIASSE IL CIELO, che la prima cosa che pensi è che si sia scoppiato l'altoparlante, e invece è tutta opera sua con quella voce lamentosa, autotunata e distorta che, a mio gusto, rovina completamente un brano che invece, se fosse cantato come Dio (Ronnie James?) comanda, sarebbe perlomeno una discreta ballad terzinata in stile anni 50/60 tipo Peppino Di Capri, I Giganti eccetera.

E allora mi chiederete: "ma perché lo ascolti?". 
Semplicemente per poterne parlare male con cognizione di causa in un blog dove lassù sull'header c'è scritto anche cose sentite e non "scartate a priori". 
E perché una seconda possibilità la si dà a tutti, ma approfittarsene no eh...
Nel frattempo sono sempre in pista, anzi sui palchi, i Nomadi con un nuovo batterista di 36 anni, Domenico Inguaggiato,

dopo l'abbandono di Daniele Campani, e dei cui membri originali ormai è rimasto solo Beppe Carletti, un po' come succede anche con i Toto dove sei sicuro di sentire musica suonata meravigliosamente, ma rimane solo Steve Lukather a portare in giro il nome della band originale avvalendosi comunque di alcuni musicisti che si sono avvicendati nei dischi nel corso degli anni come Josh Williams,

potentissima voce solista e figlio di quel Williams compositore di certe colonne sonore famose che arrivano da una galassia lontana lontana. 

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Tengo sempre pronto il blaster.

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