sabato 1 ottobre 2022

THE FABULOUS WEALTHY TARTS: CHI SONO? CHIEDETELO A PAUL YOUNG

 Quando nel 1983 uscì No Parlez di Paul Young, album quasi tutto composto da cover,


con quella bomba di Love Of The Common People, cover pure quella, tutti, chi più chi meno, rimanemmo colpiti dalle due coriste che sottolineavano ogni frase della canzone con i vari "Ah ahiaaa", "Oo naa, oo naa", "Boom cha" e via così, talmente precise e perfette da sembrare campionate (ma doveva ancora arrivare quell'epoca) e in video coreografavano pure il tutto con movimenti e mossette studiate che attiravano l'attenzione così tanto al punto che ci sono dei VIDEO LIVE
dove Paul si vede pochissimo e la camera sta quasi tutto il tempo su Maz e Kim, le The Fabulous Wealthy Tarts che era il loro nome da duo con il quale avevano già all'attivo un lavoro come coriste in un PROGRAMMA MUSICALE alla BBC, 
e già apparse facendosi notare parecchio saltellando a Top Of The Pops nella canzone ZAMBESI di The Piranhas, canzone inclusa in una famosa COMPILATION anni 80 di cui ho parlato tempo fa.
Per tutte queste ragioni nessuno mi toglie dalla testa che gran parte del successo di Paul Young, senza nulla togliere a lui, sia stato anche dovuto alla loro presenza nel disco e negli show. 
Difatti le stesse canzoni proposte poi anni dopo nei tour successivi con un trio di coristi maschi di colore, non facevano più lo stesso effetto. 
Maz (Roberts) & Kim (Lesley), dato che il loro talento era stato notato un po' da tutti nel giro discografico, hanno anche tentato la carta di uscire sul mercato con un LORO DISCO,
ancora una cover, stavolta di The Last Time degli Stones, ma dal risultato poco rilevante, come anche il ritorno tempo dopo con il nome di 2 Much ed il singolo WHEN THE OUTLAWS COME.
Probabilmente con dei brani più adatti e una produzione migliore le cose sarebbero andate molto diversamente perché i numeri le due ragazze li avevano, ma se non li giochi nel modo giusto quei numeri alla fine non ti fanno vincere niente. 
Maz comunque si è consolata sposando Pino Palladino, il bassista di Paul (uno dei migliori al mondo), Kim canta ancora in ambito religioso (e famola sta battuta che "canta da Dio"), mentre purtroppo Paul ha avuto poi dei gravi problemi alle corde vocali per i quali non riesce quasi più a cantare come si vede da questo recente SPEZZONE LIVE,
e difatti è uno di quelli che sono ricorsi al playback durante lo SHOW condotto da Amadeus all'Arena di Verona di cui stasera va in onda l'ultima serata, e a proposito del quale colgo l'occasione per tornare sull'argomento e dare una tiratina d'orecchi (come diceva Mike Bongiorno) anche ai miei amati ROCKETS perché il leader Quagliotti nei commenti sui social continua a negare di averlo utilizzato quel benedetto playback nel loro MEDLEY, mentre, invece di incazzarsi come sta facendo, dal mio punto di vista sarebbe persino giustificato (ok sono un po' di parte) dato che è più che palese che, fra trucco argentato e costumi avveniristici, si voleva creare l'illusione di avere i membri originali sul palco con le stesse sonorità (e infatti le voci che si sentivano erano quelle registrate di Christian LeBartz e "Little" Gerard L'Her).
Illusione perfettamente riuscita perché ho sentito gente che credeva davvero fermamente di aver visto i 5 originali, cioè questi:

Ma ne avevo già parlato della differenza fra il playback per necessità e per comodità, per cui Paul l'ha utilizzato per forza maggiore e i Rockets in nome dello spettacolo, ma se altri invece hanno mimato solo per comodità o per timore di prendere una stecca (e ci sono stati e potrei fare nomi e cognomi), no... non sono scusabili.

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