Secondo la regola dei seguiti che devono sorprendere sempre di più lo spettatore, anche questo nuovo blocco di episodi della saga de La Casa Di Carta fa talmente tanto casino fra sparatorie, esplosioni, gente che urla cose, che hai quasi paura che anche il televisore ti possa scoppiare in faccia da un momento all'altro.
Blocco di episodi perché la malandrina Netflix ha spezzato di nuovo in due la terza stagione come aveva fatto con le precedenti (che quindi son come diventate 4), ma perlomeno stavolta la definisce "parte 5 volume 1", e gli altri episodi della "parte 5 volume 2" arriveranno solo a dicembre, quando su Prime ci sarà anche la "concorrenza" di The Ferragnez, una docufiction in 8 episodi con la coppia più bella del mondo (si, loro).
Vabbé, fatti e strategie di marketing tutte loro, un pochino fastidiose si, tant'è che qualcuno mi ha già detto che aspetterà di vedere gli episodi tutti insieme, ma io ho pazienza e mi son divertito comunque nella baraonda collettiva, cercando di non farmi influenzare da quella brutta, anzi pessima recitazione alla spagnola (molto simile a quella francese) che viene sempre più esasperata mettendo "cazzo" in ogni frase (cioè letteralmente "a cazzo") e da certe battute evitabili tipo "Me l'hai fatto venire duro!" (giuro che sono scoppiato a ridere per l'imbarazzo).
Lungo flashback su Berlino, deceduto nella prima serie con grande rammarico degli autori che ora si inventano storie retroattive su di lui per averlo in scena (e torna nello stesso modo anche Nairobi in un breve flashback) e stavolta il nostro amico, oltre alla nuova moglie, ci presenta pure suo figlio, un genio dei sistemi di sicurezza che per ora sta lì come un McGuffin in questi 5 episodi, ma che si sospetta avrà un ruolo fondamentale nella risoluzione della storia ambientata in questo mondo di ladri dove c'è sempre un gruppo di amici che non si arrendono mai... Hey!!! DAJE ANTONÈ!!!E ringraziate che non spoilero niente eh... Anche se ormai come si conclude questa prima parte è già stato scritto ovunque e quindi si sa chi muore a sto giro...
Io mi sono fermato alla seconda stagione. Troppo, davvero troppo per il mio povero senso critico. C'ho fatto a cazzotti già per portare a termine la prima (dopo la scena dell'identikit ho rischiato la scissione). Parlando del film "L'Uomo sul Treno" tiravo in ballo la sospensione dell'incredulità. Io credo che con La Casa di Carta si vada ben oltre il concetto 😓😅
RispondiEliminaAh si, con questa serie non ci sono limiti che devi porti. La parola "oltre" non rende l'idea 😜
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