Ha fatto il giro del mondo in pochi istanti l'immagine del giornalista televisivo afghano in "compagnia" dei Talebani armati in diretta TV.
Rassicurante senza ombra di dubbio, del tipo... "Fai come ti diciamo e nessuno si farà male", frase sentita in mille film dove la legge delle armi spianate è quella che devono seguire i protagonisti, come appunto fa l'anchorman in questione.
Tutto sommato pare davvero tranquillo, cioè io non so se sarei come lui con una simile cumpa, assembrati così come fossero al concerto di SALMO, senza nemmeno le mascherine; e poi si saranno igienizzati le mani e i kalashnikov prima di entrare in studio?
Ok sto ironizzando, ma questo, se si ricollega alle varie riprese "cinematografiche" di cui avevo parlato in un POST PRECEDENTE, potrebbe anche fare sorgere dei sospetti che possa trattarsi di una messinscena realizzata ad arte, una specie di "messaggio promozionale" come l'acqua minerale che ti appare in bella vista in alcuni programmi TV.
Ok sto ironizzando, ma questo, se si ricollega alle varie riprese "cinematografiche" di cui avevo parlato in un POST PRECEDENTE, potrebbe anche fare sorgere dei sospetti che possa trattarsi di una messinscena realizzata ad arte, una specie di "messaggio promozionale" come l'acqua minerale che ti appare in bella vista in alcuni programmi TV.
Di sicuro c'è che l'Afghanistan sta attraversando di nuovo dei cambiamenti (difficile pensare che siano in meglio) in un momento molto delicato in cui a loro forse del Covid-19 non frega poi granché, anzi probabilmente la pandemia è considerata il male minore.
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Tengo sempre pronto il blaster.