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martedì 12 dicembre 2023

SURVIVE THE GAME, OVVERO SOPRAVVIVI ALLA VISIONE SE CI RIESCI

 Ennesimo film, questo del 2021, con Bruce Willis piazzato lì per attirare l'attenzione, ma ormai dovremmo averlo capito tutti che il nostro amico non è più garanzia di buon prodotto da tempo, non per colpa di un talento perduto, ma per vera e propria malattia, e infatti, a causa della sua afasia, si è ritirato dalle scene.


L'altro nome da "aggancio" è quello di Chad Michael Murray, attore e modello visto in molte serie tv e alcune pellicole, magari non proprio da Oscar. 
Quello di oggi lo posso chiamare "istant post" poiché sta ciofeca l'ho vista per pigrizia ieri sera su Italia 1 mentre nel frattempo stavo facendo altre cose che, a dirla tutta, erano molto più interessanti della visione di un film così mal recitato (e doppiato), eccezion fatta perlomeno perlomeno per Bruce che in effetti però fa ben poco dato che per la maggior parte del tempo è legato ad una sedia.

Piccola curiosità è che lo stesso cast (moscio) lo si trova anche l'anno prima in Survive The Night, e con gli stessi risultati finali. 
Ha fatto particolarmente specie invece, che durante la visione è passato il trailer di Die Hard - Trappola Di Cristallo, lunedì prossimo su quella stessa rete, calcando ancora di più la mano sul ieri e oggi, e non solo perché allora Bruce aveva i capelli e si mangiava la scena, ma perché quello era e rimane un film cult che rivedi sempre con piacere. 
Disponibile questo anche sul menù di Tim Vision, mentre su Prime Video, dove ci sono parecchi di questi film con il Bruce in declino, questo è a noleggio, per cui consiglio caldamente di lasciare perdere. 

martedì 9 maggio 2023

22.11.63: STEPHEN KING A SPASSO NEL TEMPO

 Su Prime Video, ma anche su Tim Vision, è arrivata da alcune settimane una bella serie tv di alcuni anni fa (2016) tratta dal romanzo di Stephen King 22.11.63,


cioè una data che ci riporta al giorno dell'assassinio del presidente Kennedy da parte di Lee Oswald. 
Ed è proprio in quegli anni che l'insegnante di liceo Jake Epping, interpretato da James Franco


(oh Franco!... ehm "reminiscemenze" di Zelig), il protagonista, va a finire viaggiando nel tempo, tema insolito per il "Re", ma davvero un buon prodotto che racconta di Jake che cercherà di sventare quel famoso omicidio. 
Ma, ormai lo sappiamo, il viaggio nel tempo non è mai facile, e Jake si trova ad affrontare molte difficoltà lungo il cammino, tra cui una storia d'amore complicata

e un assassino psicopatico che vuole impedirgli di cambiare il corso della storia. 
Che poi non è detto che cambiarlo sia davvero un bene, ma basta!!! 
Non spoilero!!! 
Ma che ve lo dico a fare che tanto avrete già letto di sicuro il libro e avrete già fatto gli opportuni paragoni fra quello e la serie tv.

Produzione di J.J. Abrams alla quale partecipa anche lo stesso Stephen King come produttore esecutivo e che ci mostra Franco (oh Franco!) arrabattarsi parecchio fra l'angoscia e la determinazione necessarie per salvare il presidente.

Inutile dire che per un appassionato di viaggi nel tempo come il sottoscritto che ha seguito ancora per affetto Doctor Who nonostante l'ultima disastrosa stagione (ma c'è già stato il doveroso cambio e ora speriamo in meglio), questa serie TV è fatta su misura e infatti l'avevo già vista quando era uscita e riparlarne oggi è appunto un po' come tornare indietro nel tempo 😜. 

martedì 12 aprile 2022

THE GOOD PLACE: L'ALDILÀ COME NON TE LO ASPETTI

 Si, ok tra tanta violenza e distruzione che sta portando questa guerra, come se il Covid-19 non fosse stato abbastanza, magari di primo acchito può apparire fuori luogo parlare di una serie tv sui defunti, ma sai com'è... a parte il fatto che un po' di distrazione dalle continue notizie drammatiche ci vuole, si può sorridere anche vedendo come funziona il Paradiso in realtà, rappresentato con tanta fantasia un bel po' di tempo prima (2016) di quell'altra serie che tratta più o meno lo stesso tema (ma in versione tecnologica) e che si chiama UPLOAD di cui ho anche già parlato della SECONDA STAGIONE.


Ma Eleanor (Kristen Bell, cioè l'ex Veronica Mars) in Paradiso ci deve essere finita per errore, dato che lei è una classica egoista, approfittatrice, menefreghista... stronza ecco, per cui, secondo le regole, dovrebbe stare da tutt'altra parte. 
Succede però che, dopo la sua morte, avvenuta in circostanze imbarazzanti, si ritrovi lo stesso in questo posto che sarebbe riservato esclusivamente per chi ha fatto solo del bene durante la vita terrena (no... Eleanor, lei no). 
A quanto pare, il creatore del luogo, Michael (uno strepitoso Ted Danson senza i cadaveri di C.S.I., ma alla fine sempre alle prese coi defunti) deve aver fatto qualche pasticcio perché Eleanor scopre in breve tempo che lei non è la sola ad essere fuori posto. 
E l'equilibrio di tutto il sistema comincia presto a farsi precario. 
Gag ce ne sono a raffica e situazioni esilaranti pure, perciò si riesce anche a ridere della morte, dato lo "spirito" (hahaha che buontempone) molto leggero della serie. 
E sono in tutto 4 stagioni... 
Come la pizza, si😜

mercoledì 12 gennaio 2022

UNA VITA DA GATTO: STORIE DI ORDINARIA MAGIA

 Premetto che a me i gatti piacciono molto e probabilmente ho visto tutti i film dove i morbidi felini sono protagonisti, sia a cartoni come Gli Aristogatti, sia dal vivo.


Ed ora invece parliamo di Barry Sonnenfeld che ha firmato dei gran bei film, come il primo MIB (e il secondo un po meno bello, ma accettabile) e i due sulla Famiglia Addams, ma ha saputo pure fare delle cose talmente mediocri come il terzo episodio degli Uomini In Nero, eccetto per l'inizio esplosivo con NICOLE SCHERZINGER che ti fa credere di aver davanti un gran film e invece poi...,
cose talmente di bassa lega da meritarsi di finire in quei cestoni degli autogrill con i film scrausi. 
Alla seconda categoria appartiene questo Una Vita Da Gatto, con Jennifer Garner, Kevin Spacey, Malina Weissman, Robbie Amell e Christopher Walken (so che è impossibile però per me Chris sarebbe uno splendido Doctor Who, oppure in alternativa mi sta bene anche Richard E.Grant, ma anche qui siamo sulla fantasia irrealizzabile), dove Kevin Spacey è un uomo d'affari completamente immerso nel lavoro e nella sfida di avere il grattacielo più alto di tutti, cosa sottilmente fallica, ma i doppi sensi sono stati spesso dissimulati abilmente nei film di Sonnenfeld. 
Succede poi che per un incidente il suo corpo finisca in coma e lui vada a ritrovarsi in un gatto che sarà il dono di compleanno per la figlia, con tutto quello che ne consegue, cioè tipo che il suo secondo cerca di fargli le scarpe sul lavoro approfittando della sua presunta assenza. 
Situazione già vista in passato anche in versione canina e gag che fanno dire "mah", "bah", "meh"... 
Ridicole poi le animazioni del gatto in CGI. 
A pensarci bene però, l'idea di base pare proprio quella su cui si basa il bellissimo SOUL, con la differenza che il film della Pixar sta spanne e spanne al di sopra di questo anche se non c'è "the winner" Kevin Spacey. 
Come dire... Bastava lavorarci su un po' meglio... 
P. S. Si, con i gatti ho visto anche quell'obbrobrio di CATS con Gandalf che lecca la ciotola di latte e Jennifer Hudson che urla a squarciagola MEMORY
modo di cantare quella canzone totalmente sbagliato, tanto che pare di risentire Marco Masini e Arisa nella loro infausta ed infelice interpretazione di VACANZE ROMANE
dei Matia Bazar in quel FESTIVAL DI SANREMO del 2020.
E beh oggi ho cominciato criticando... 
E allora critichiamo fino in fondo "fin quando fa male, fin quando ce n'è...".

sabato 30 ottobre 2021

CHAPELWAITE: AH BEH, SE PIACE A STEPHEN KING...

 Halloween e Stephen King vanno a braccetto, e la notizia di una serie tv tratta da Jerusalem's Lot, racconto del "Re" tratto da A Volte Ritornano, in uscita in due tranches proprio in questo periodo su Tim Vision, non poteva che solleticare tutti gli appassionati di horror.


Ma qualcosa però non torna... 
A parte il titolo che non poteva essere quello del racconto per una questione di diritti, lo scritto di Stephen era basato sulle lettere inviate dal protagonista (alcune inviate anche dal suo servitore), ed era anche abbastanza breve, per cui come può uscirne una serie di dieci episodi di un'ora ciascuno? 
E qui arriva la genialata degli sceneggiatori: basta allungare il brodo in maniera da ottenere la copertura da serie tv standard per essere trasmessa su una piattaforma streaming. 
Infatti è quanto succede fra personaggi modificati e inventati, situazioni che sembrano più che altro dei filler, ed il premio Oscar Adrien Brody che tiene per tutto il tempo quell'espressione preoccupata e sofferta, e che forse gli è venuta anche facile pensando al risultato finale di quello che stava recitando in una cosa di cui è anche produttore esecutivo. 
La cosa strana è che pare che una volta tanto King abbia dato un parere favorevole al prodotto televisivo, al contrario di tanti altri lavori (migliori) tratti dalle sue opere... 
Contento lui... 

giovedì 10 giugno 2021

APOCALYPSE NOW - FINAL CUT (E POI BASTA)

 È il 1979 ed un geniale regista che di nome fa Francis Ford Coppola propone il suo film sul Vietnam dal titolo Apocalypse Now: belle scene, bella musica, ma "No Francis" si sente rispondere, "così è troppo lungo, non possiamo farlo uscire nelle sale, non siamo mica ai tempi di Via Col Vento eh...". In effetti durava 3 ore e venti!!! Così, dato che all'epoca non c'era ancora Zack Snyder a tirarti fuori 4 ore di JUSTICE LEAGUE in 4:3, il buon Francis si arma di forbici e taglia via una buona ora di quella pellicola, ma conserva tutto in una scatolina: metti caso che non torni utile più avanti? Tipo all'alba degli anni 2000, quando i film di durata oversize sembrano di nuovo sdoganati e allora Francis riprende quei pezzi di pellicola che aveva conservato gelosamente e li rimette tutti al loro posto, riportando il suo film alla lunghezza originale con il titolo Apocalypse Now Redux. Senonchè, dopo un po' di tempo, tipo 20 anni, pure il Francis si convince che forse proprio tutto tutto il materiale che aveva ripristinato non era così necessario e riprende quelle famose forbici per snellire nuovamente qua e là la sua opera rinominandola Apocalypse Now - Final Cut.


Come dire: "Ok, adesso questa è la versione di che non modificherò più"... Si vabbè... Fino al prossimo ripensamento...? Scherzi a parte, questa nuova versione definitiva di 3 ore, di cui avevo già parlato in OCCASIONE DELLA SUA USCITA, ha una rimasterizzazione tale che non sembra proprio un film girato più di 40 anni fa e il ridoppiaggio, che è quello di Redux, per una volta non fa rimpiangere le voci originali anche se qualche parola viene qua e là cambiata (Cazzo! al posto di Merda!... per dire... Ma il concetto è quello), ed è rimasta integra la scena nella piantagione francese che ben poco aggiunge alla storia, anzi forse in effetti ammoscia un po' lo scorrere degli eventi. Infatti l'edizione del 1979 funzionava benissimo anche senza. Ma è stata comunque una buona occasione per rivedermi un film bellissimo dove appaiono un giovane Harrison Ford

che aveva appena smesso i panni del contrabbandiere corelliano Han Solo, ed un ragazzino (allora) magrissimo che di nome fa Laurence Fishburne.

Disponibile su TimVision. 

venerdì 30 aprile 2021

QUIZ - MINISERIE PICCOLA PICCOLA, MA DA VEDERE

Quante volte abbiamo sospettato che dietro i telequiz ci sia qualche trucchetto e molte volte sono stati anche smascherati? Ne sa qualcosa chi seguiva Mike Bongiorno con la sua famosa concorrente dai bigliettini nascosti nel reggiseno. Una cosa simile è successa anche nel famoso gioco del Milionario che in Italia viene condotto da Gerry Scotti, ma il fattaccio è avvenuto nell'edizione britannica che poi è la prima che è stata ideata è portata in trasmissione. La storia è questa: il concorrente Charles Ingram, maggiore dell'esercito britannico, e sua moglie, presente tra il pubblico, vengono accusati di aver trovato un modo per suggerirsi le risposte esatte tramite dei colpi di tosse.

Ora, com'è andata la vicenda è storia arcinota, ma non voglio spoilerare troppo nel caso qualcuno non la conoscesse ancora. Se volete, dopo aver visto la microserie di soli 3 episodi disponibile su TimVision, potete confrontarla con il VIDEO ORIGINALE


preso dalla trasmissione. La cosa che salta all'occhio è quanto Michael Sheen sia riuscito a diventare identico al presentatore originale Chris Tarrant.

Ma d'altronde quando si parla di MICHAEL siamo sempre su alti livelli di immedesimazione.

HOLIDAY CRUSH: IL REALITY CHE (NON) CI MANCAVA

 Eh si, anche Prime Video ogni tanto finisce a proporre dei reality show autoprodotti tipo quelli dove dei big dovrebbero fuggire oppure si ...