sabato 7 ottobre 2023

U2 - ATOMIC CITY E TAKE THAT - WINDOWS: DUE MONDI MUSICALI OPPOSTI CHE NON SI INCONTRANO

 Scrivere nel titolo del post di mondi musicali che si incontrano farebbe sicuramente incuriosire, facendo supporre collaborazioni particolari, ma questa volta non succede per niente.


Sarebbe un po' come annunciare che il nuovo singolo degli U2, ATOMIC CITY, è una bomba, cioè parrebbe solo un giochetto di parole facile facile, visto il titolo, eppure il pezzo ha una sua forza dirompente niente male. 
Canzone che non preannuncia nessun nuovo album, ovvero un brano standalone dei quattro ragazzi che, specialmente Bono e Adam Clayton (quest'ultimo mi ha ricordato Lello Arena, pensa te) si mostrano parecchio invecchiati ma ancora pieni di energia... atomica. 
Con il loro concerto hanno inaugurato il Las Vegas Sphere, il nuovo teatro da 20.000 posti con il prezzo del biglietto un po' tanto elevato (ma non era Bono che voleva far cancellare il debito pubblico dei paesi più poveri?), e forse non arriva così per caso il riferimento alla famosa bomba (che SCOPPIA E RIMBOMBA, coma cantava Johnny Dorelli) in un anno dove Nolan ci ha raccontato la storia di Hoppenheimer, e ancora non sarà difficile notare nella ritmica della canzone così pestata, una certa somiglianza con LONDON CALLING dei Clash,

ma soprattutto il ritornello che urla I'm free nello stesso modo in cui Debbie Harry dei Blondie cantava CALL ME sotto la produzione di Giorgio Moroder, dove pure la rullata iniziale è identica.

Collegamento mentale dovuto anche al fatto, forse, che ATOMIC era stato anche un altro bel singolo dei Blondie che tengo gelosamente nei miei 45 giri da collezione preferiti. 
Beh, magari perché sono stati sgamati, i quattro irlandesi, o meglio due, perché Adam e Larry (Mullen Jr.) non hanno mai voce in capitolo, hanno ammesso tali somiglianze come omaggi a quel periodo musicale in cui loro muovevano i primi passi. 
Mah... Prendiamola per buona dai, che già Vertigo aveva un inciso che ricordava da vicino YOU KEEP ME HANGIN'ON delle Supremes

e Invisible pescava il riff da PIEDONE LO SBIRRO
Con tutt'altro genere sono invece tornati in ballo anche i Take That ridotti a trio con Gary Barlow (ex cicciobombo cannoniere), Mark Owen e Howard (il papero) Donald e si presentano con WINDOWS


(e non fatemi la battuta che per la musica è meglio il Mac dai... 😜), un brano che ti riporta a certe sonorità morbide vagamente country tipo quelle degli America, che, nonostante il nome, sono una band britannica perché formata dai figli di militari statunitensi di stanza nel Regno Unito.

Comunque era SURVIVAL il brano degli America a cui mi riferivo.
E a forza di collegamento e citazioni quanta musica oggi... nuova e anche vintage, così contenti tutti. 

2 commenti:

  1. U2 ? Ho mollato Bono e colleghi nel 91.Achtung Baby, dopo ho iniziato a trovarli ridondanti su loro stessi, in particolare il cantante che si è un poco, ma solo poco, montato il testone. Questo brano però, forse per aver pescato anche da quella band, la mia preferita, fine 70 e inizio 80, The Clash, è abbastanza accattivante. Niente di eccezionale, come omaggio è gradito. Buon fine settimana.

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    1. Ha un bel tiro senza dubbio, però, però... Ci sono tanti però...

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Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

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