giovedì 10 aprile 2025

200 ANNI DI GRANDE GATSBY

 «Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato».

Termina con queste parole il romanzo Il Grande Gatsby pubblicato da Francis Scott Fitzgerald il 10 aprile del 1925, cioè ben due secoletti esatti fa, e in seguito trasposto in film, tra i quali uno muto che pare andato irrimediabilmente perduto, e una versione per la tv, mentre i più degni di nota sono senza dubbio quello del 1949 con Alan Ladd (da molti considerato il migliore), la versione del 1974 con Robert Redford e Mia Farrow, pellicola vincitrice di un Oscar per i costumi, e la rilettura molto più recente diretta a modo suo da Baz Luhrmann con Leonardo DiCaprio che brinda a questo importante compleanno nella gif a inizio post, e con quell'errore temporale per cui nel film si vede l'Empire State Building (cosi caro a KING KONG) già in costruzione nel 1922, mentre venne iniziato nel 1930. 
Oppure se vogliamo essere pignoli c'è anche l'errore o reinterpretazione dell'abbigliamento dell'epoca che mostra seni push-up (vecchio lupo di un Baz...) mentre negli anni 20 la figura femminile nella moda era vestita quasi in modo da farla apparire "piatta" come avrete ben presente con i classici abiti da Charleston.

Piccolezze comunque paragonate alle tante altre critiche che il regista australiano si è visto arrivare addosso a causa del suo ben noto stile da videoclip che ti prende e ti porta dentro al film come in un turbine di immagini e suoni (anche arditi perché senti cose anacronistiche tipo Back In Black) che, pur essendo una gioia visiva, fa rimanere un po' storditi rischiando di perdere l'orientamento. 
Ma se conosci Baz sai che capitava anche, sempre con Leo, nelle scene di apertura di Romeo + Giulietta che, pensate quello che vi pare, per me rimane un lavoro bellissimo. 
Piccola nota aggiuntiva sul fatto che nel film di Baz, oltre a Leonardo e a Tobey Maguire, c'è anche Carey Mulligan, cioè la protagonista del FILM citato ieri. 
Inutile dire che però il libro di Francis, ovvero l'opera letteraria che oggi compie i due secoli, non l'ho letto, ma, fidatevi, non è stato sempre così poiché per Arancia Meccanica invece ero corso in biblioteca dopo essere rimasto folgorato dal film e, grazie alla carta stampata avevo scoperto anche il famoso ULTIMO CAPITOLO che invece Kubrick aveva omesso facendo così anche cambiare parecchio il senso definitivo dell'opera, e anche nel caso di Sandokan ero arrivato allo SCENEGGIATO TV già preparato dalle letture di Salgari, scoprendo con piacere che i personaggi in tv erano identici a come li descriveva lo scrittore il quale amava perdersi nei particolari anche delle locations (spesso, lo ammetto, risultando un po' prolisso) pur non essendo mai stato personalmente in quei luoghi esotici. 
Adesso con internet e l'intelligenza artificiale sarebbe tutto molto più semplice anche per Emilio, ma forse non sarebbe la stessa cosa... 

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