Lo dico sinceramente: mi scoccia parecchio quando vedo un film e sul finale... non finisce, ma invece ti manda al seguito che arriverà più avanti.
È successo per DUNE, per FAST X, ma capitava già anche per il secondo episodio di Ritorno Al Futuro e per L'Impero Colpisce Ancora, con tutto il rispetto che nutro per codeste saghe, e si ripete adesso anche per questo Spider-Man: Across The Spider-Verse, film animato di due ore e mezza che con una durata già di suo non indifferente ti lascia lì in sospeso dopo averti letteralmente ubriacato di immagini a raffica realizzate in maniera strepitosa,
con effetti e animazione sublimi, certo, con talmente tanta roba messa lì a confondere anche quello che le mie povere retine riescono a ricevere, un po' come quando vedevo i Transformers di Michael Bay (e per fortuna BUMBLEBEE aveva portato un po' d'ordine).
Cioè spettacolo davvero grandioso questo film, ma per l'ennesima volta mi tocca aspettare per sapere come finirà sta faccenda con Miles Morales nei guai seri perché finito in una Brooklyn alternativa come già capitava a Marty McFly (eddaje), ma anche a FLASH per dirla tutta, dopo aver seguito Gwen che era stata reclutata (anzi aveva insistito lei nonostante lo Spider-capo fosse scettico) in una squadra di spider-people in millemila spider-versioni (persino Bollywood style e punk, tutti derivanti dai fumetti) e a lui rodeva un po' sta cosa.
E adesso che posso fare?
E adesso che posso fare?
Come dissero Ale & Franz in un famoso blooper "Non ci aspetta che aspettare...", oppure posso citare RONIN e il dialogo fra Robert DeNiro e Stellan Skarsgård, il quale freme perché vorrebbe fare qualcosa, al che Robert gli risponde: "Stiamo già facendo qualcosa; stiamo aspettando..."
Allora nel frattempo "Annamo a pijà er gelato?"...
Ah no...
Era un'altro cartone quello.
Cosa vuoi farci... Non mi ero informato prima. Ma vabbè, aspetterò
RispondiElimina