lunedì 4 agosto 2025

LUNEDÌ CHE PORTA QUALCHE ADDIO NELLO SPETTACOLO

 Apriamo la settimana purtroppo con l'addio ad Adriana Asti scomparsa nei giorni scorsi a 96 anni.


Nata a Milano, Adelaide Aste (era il suo vero nome) fuggì di casa a diciassette anni per unirsi a una compagnia teatrale itinerante. 
Il suo talento venne presto notato da Giorgio Strehler, che la introdusse al Piccolo Teatro di Milano, dove recitò in Miles Gloriosus e Il Crogiuolo di Arthur Miller sotto la sua direzione, segnando l’inizio di una solida carriera scenica. 
Il suo debutto cinematografico avvenne già nel 1948 con il cortometraggio Buio In Sala di Dino Risi, seguito da ruoli importanti nei film di Visconti come Rocco E I Suoi Fratelli (era la ragazza della lavanderia) e Ludwig
Negli anni Sessanta diventò figura centrale del cinema d’autore italiano: interpretò Amore, la prostituta in Accattone (1961) di Pier Paolo Pasolini, di cui fu anche grande amica intellettuale, e la zia Gina in Prima Della Rivoluzione (1964) di Bernardo Bertolucci, suo primo marito. 
Negli anni Settanta arrivarono per lei dei ruoli provocatori e intensi: da Il Fantasma Della Libertà di Luis Buñuel (1974) a Io, Caligola di Tinto Brass (1979), fino a pellicole come Nipoti Miei Diletti di Franco Rossetti (1974). 
Negli anni Duemila l'abbiamo ritrovata ne La Meglio Gioventù (2003), per il quale vinse il terzo Nastro d’Argento e un Ciak d’Oro, e Quando Sei Nato Non Puoi Più Nasconderti (2005), entrambi diretti da Marco Tullio Giordana. 
Anche il doppiaggio ha usufruito della sua voce dando espressività ad attrici certamente belle come Claudia Cardinale, Catherine Spaak, Magali Noel, ma che così hanno goduto di un valore aggiunto. 
Rimane comunque il palcoscenico il suo migliore primo ambiente dove cominciò ad esprimersi, e dove durante la sua carriera si confrontò con i grandi nomi come Beckett, Pinter, Shaw, Goldoni.

Sempre legato al teatro è il nome di Robert Wilson, 83 anni, regista noto per le sue scenografie molto particolari (era laureato in architettura)

e per aver collaborato con Lady Gaga e la visionaria Marina Abramovic, che stanno benissimo entrambe nella sua visione scenica.

Anche lui è mancato nei giorni scorsi, mentre più recente è la morte per arresto cardiaco del rapper JESTO a 41 anni.

Justin Yamanouchi (il suo vero nome) era figlio del compianto cantautore Stefano Rosso, ma portava quel cognome esotico perché, quando nacque, la madre, Teresa Piazza, era ancora sposata, ma prossima al divorzio, con Hal Yamanouchi, attore e doppiatore nonché la riconoscibilissima voce degli spot Suzuki. 
Addio Adriana, Robert e Jesto. 

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LUNEDÌ CHE PORTA QUALCHE ADDIO NELLO SPETTACOLO

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