domenica 7 dicembre 2025

LA FINALE DI X-FACTOR 2025

 Eccomi qui, dopo che ieri scherzavo sulla finale di X-Factor, ma due righe dovevo scriverle assolutamente.


Non tanto per la vittoria della semipunk iper energica Rob, protetta di Paola Lezzi, che fra i quattro finalisti in gara era senza dubbio quella piu inquadrata verso i passaggi radiofonici, senza nulla togliere alle capacità degli altri tre

che però, escluso Erocaddeo sotto l'ala di Achille Lauro, chissà?, sarà difficile vederli dominare le classifiche. 
Location anche quest'anno in Piazza Del Plebiscito a Napoli con enorme dispiegamento di mezzi

e un dubbio su uno due super ospiti, dove una era Laura Pausini che presentava il nuovo disco e ci sta, ma Jason Derulo??? 
Bravo, si, minishow altamente spettacolare, si, ma a quindici anni dal suo debutto di successo praticamente non si è più sentito parlare di lui da mò è adesso è diventato super big?

Boh, mi viene da pensare che sia stato scelto uno che costasse poco come cachet dopo quello che avranno speso per mettere in scena la finale. 
E colgo nuovamente l'occasione per rimarcare il disturbo che mi provoca sentire le canzoni in gara ad X-Factor tagliuzzate malamente togliendo strofe, passaggi e quant'altro per farle stare dentro al tempo dell'esibizione. 
Questo è puro vandalismo è non sarei sorpreso se qualcuno degli autori di tali canzoni avesse da ridire qualcosa su come vengono ridotti i loro brani. 
Cosa che era successa anche a The Voice Of Italy dove Stairway To Heaven (e non dico Fiky Fiky) aveva subìto quel trattamento di taglia e cuci senza alcun senso e a tale malsana abitudine avevo dedicato tempo fa UN POST
Qui nella finale, ma anche nelle serate live, Rob ha proposto Bring Me To Life, canzone perfetta per lei, ma anche in questo caso chi conosce bene il pezzo avrà sofferto le pene dell' inferno per come sono state tagliate via intere porzioni senza vergogna alcuna. 
E ricordo anche che la radio RDS mandava in onda quella canzone editata eliminando la seconda strofa e proprio quello era stato uno dei motivi per cui avevo smesso di ascoltare quell'emittente, perché ogni volta mi saliva su il nervoso dato che invece lasciavano intatte canzoni nuove, magari pure brutte, ma che dovevano essere pubblicizzate perché le radio funzionano così. 
Eh lo so, son brontolone... Ma son fatto così... 

sabato 6 dicembre 2025

IL "COLONNELLO" DEL BLUES

 Certo che 84 anni non sono pochi, però Steve Cropper detto The Colonel suonava ancora alla grande la sua Telecaster,


eppure anche lui ha deciso di andarsene nei giorni scorsi, per cui gli dedico il sabato musicale del blog (ero nel dubbio se parlare invece della finale di X-Factor... non è vero!!!) e anzi sono sicuro che queste canzoni porteranno a tutti degli ottimi ricordi. 
Steve era una delle due chitarre dei Blues Brothers (l'altra era suonata da Matt "Guitar" Murphy) ma ancora prima era stato nella band Booker T. & the M.G.'s

(ricordate la famosissima GREEN ONIONS? nel video d'epoca è ancora sbarbatello e coi capelli corti come nel collage cronologico in alto) dove era passato anche il bassista dei Blues Brothers Donald "Duck" Dunne. 
Cropper era anche autore e tra i suoi pezzi più famosi ci sono (SITTIN' ON) THE DOCK OF THE BAY

 (qui cantata da Tom Jones) e RESPECT (dalla soundtrack del secondo, inutile film dei Blues Brothers)

entrambe scritte o comunque prodotte in coppia con Otis ReddingIN THE MIDNIGHT HOUR

 assieme a Wilson Pickett e KNOCK ON WOOD assieme a Eddie Floyd, ma di questa permettemi di postare la super fantastica versione disco del 1979 cantata da Amii Stewart,

anche perché era stata la prima versione che me l'ha fatta conoscere quella canzone e, anzi, con quella muovevo anche i primi passi da dj in discoteca
Lutto purtroppo anche oggi nello sport dato che a 72 anni, dopo una breve malattia, è mancata Mabel Bocchi

considerata una delle migliori giocatrici di basket di tutti i tempi. 
Mabel aveva fatto anche una breve apparizione nel film Lui È Peggio Di Me del 1985 con Celentano e Pozzetto dove era la moglie di Pongo. 
Addio Mabel e Steve. 

venerdì 5 dicembre 2025

STEVEN SPIELBERG E IL MISTERO DEL VOLO 19

 Allora cominciamo per gradi prendendola un pò larga perché parto dal 1945, quando cinque aerosiluranti denominati Squadriglia 19 o Volo 19 scomparvero il 5 dicembre durante un'esercitazione della marina statunitense, ma vedrete che piano piano arriverò a questo famoso film.


Erano 
partiti da Fort Lauderdale quei cinque velivoli, con complessivamente 14 persone di equipaggio e avrebbero dovuto fare ritorno nello stesso punto, ma qualcosa in corrispondenza di quello che sarà poi chiamato il Triangolo Delle Bermude non andò come previsto. 
Le comunicazioni radio riportavano frasi concitate dei piloti nel panico che non riuscivano a stabilire una posizione e una conseguente rotta. 
Tutto ciò portò all'interruzione delle comunicazioni e alla fine gli aerei vennero dati per dispersi. 
Le successive ricerche in quella che si supponeva fosse la zona della sparizione identificarono si dei velivoli sul fondo dell'oceano, ma i numeri di serie non erano quelli della squadriglia. 
Ed ecco che con tale mistero Steven Spielberg apriva il suo Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo in cui Francois Truffaut, per una volta nei panni di attore e non di regista, trovava cinque aerei in pieno deserto in ottime condizioni ancora perfettamente operativi


e che risulteranno essere proprio quelli del Volo 19, con però nessuna traccia dei 14 componenti l'equipaggio. 
Ecco, su Incontri Ravvicinati credo che adesso non ci sia nulla da aggiungere dopo aver visto anche l'edizione estesa che ti portava anche dentro all'astronave. 
Certo è che la quantità di film nata sull'idea del Triangolo Delle Bermude che si mangia aerei e navi sarebbe enorme, con anche cose squisitamente trash nello stile della famosa famiglia Cardona di cui ho già parlato QUI
Tuttavia studi approfonditi hanno stabilito che gli aerei non spariscono nel Triangolo delle Bermude a causa di fantascientifici misteri irrisolti (ma va?), ma piuttosto per colpa di condizioni meteorologiche estreme dovute alle zone tropicali e per ben più banali errori umani. 
Diciamo che molte delle notizie di incidenti sono state semplicemente esagerate o mescolate con elementi di fantasia di cui il cinema ha fatto tesoro e ha contribuito così alla nascita di tale leggenda. 
Ma, come un gatto che si morde la coda, senza nessuno che si fosse messo a creare tali leggende, forse non avremmo avuto nemmeno quel gran film di Steven... 

giovedì 4 dicembre 2025

LA SQUADRA DI NATALE: EH GIÀ, ORMAI CI SIAMO

 Ok, il Sandokan di Rai1 sta facendo discutere ovunque sui social, ma qui ne parleremo dopo ancora qualche episodio. 


Nel frattempo Tv8 ha cominciato la sua classica rassegna di film natalizi così tutti uguali che sembrano fatti dall' A.I., e così per caso mi è capitato, mentre stavo facendo tutt'altro, La Squadra Di Natale con il ricco vedovo con due figlie a carico che si affezionano di brutto alla bella nuova arrivata a lavorare in famiglia, e come finirà la storia lo si capisce subito. 
Se ve lo siete perso nessun problema perché lo si trova anche su Prime Video nella sezione "robe scrause, ma che fanno poco danno"... Perché a Natale son più buono anch'io... 

mercoledì 3 dicembre 2025

...E PURTROPPO ANCHE OGGI QUALCUNO SE NE VA

 Mentre Jannik Sinner sta facendo riappassionare gli italiani al tennis, Nicola Pietrangeli, puntualmente interpellato più volte dai media sulle nuove leve, se n'è andato a 95 anni dopo aver collezionato parecchie vittorie in questo sport, con l'unico rammarico di non aver mai conquistato la Coppa Davis. 


Ma forse tale mancanza era in parte dovuta alla troppa passione per le donne come diceva scherzando, ma non troppo, la sua amica e collega Lea Pericoli (qui sopra con lui sugli spalti) durante una famosa intervista.
Quella Lea alla quale già abbiamo mandato L'ULTIMO SALUTO e che pure lei faceva appassionare gli italiani al tennis, ma in maniera un pò diversa da Jannik perché oltre alla bravura aveva qualche cosa in più.

 
Ma torniamo a Nicola e al suo egocentrismo conclamato che era diventato come una specie di gioco per i media, i quali lo punzecchiavano apposta per avere dichiarazioni dove lui sembrava uscirne sempre rimpiangendo il mondo del vecchio tennis dal quale arrivava e nel quale era nota la rivalità, ma che diventerà anche amicizia, con il giovane Adriano Panatta. 
Dallo sport alla musica devo segnalare la scomparsa a 63 anni di Gary "Mani" Mounfield,

bassista degli Stone Roses, band di Manchester con solo due album pubblicati negli anni 80, ma che è stata fonte di ispirazione per quelli che hanno cavalcato il sound degli anni 90 come gli Oasis e i Kasabian.

Personalmente nel loro SOUND PSICHEDELICO ci ho trovato anche molto dei Pink Floyd del periodo di Syd Barrett. 
Adesso invece andiamo nella tv vintage americana, quella che negli anni 60 vedeva la prima versione live action di Spider-Man poiché dobbiamo dare l'addio a Danny Seagren che lo interpretava.

Il suo Spider-Man appariva in un programma per bambini e parlava tramite i balloons dei fumetti proprio per stimolare alla lettura i giovin virgulti. 
Danny, che aveva 81 anni, era stato fondamentalmente un ballerino e aveva anche studiato come marionettista con Jim Henson, il futuro creatore dei Muppets. 
Per finire arriva il cinema con la morte a 88 anni di Tom Stoppard

sceneggiatore di Shakespeare In Love, Brazil e molti altri, nonché anche regista (come per l'opera teatrale) nel caso di Rosencrantz E Guilderstein Sono Morti con Gary Oldman, Tim Roth e Richard Dreyfuss, film che in pratica sarebbe una specie di spin-off dell'Amleto.

Addio Nicola, Gary, Danny e Tom. 

martedì 2 dicembre 2025

NIRVANA: LA FANTASCIENZA ALL'ITALIANA

 I film di fantascienza italiani il più delle volte sono finiti nel grande calderone del trash, sia quelli vintage che quelli recenti.

Tuttavia in tutte le epoche qualcuno riuscito bene c'è per fortuna, come ha dimostrato Gabriele Salvatores nel 1997 quando si era cimentato con il genere cyberpunk sfornando Nirvana che mostrava tutta una serie di attori italiani (Abatantuono, Rocca, Rubini, Sandrelli) e un paio di ospiti come Emmanuelle Seigner e l'ex Highlander Christopher Lambert nel ruolo del programmatore del videogame che dà il titolo al film. 
Personalmente mi era piaciuto, ma non lo rivedo ormai da anni e chissà se lo apprezzerei ancora? 
Ricordo, per dire, molto posticce già allora le telecamere che Joystick (Sergio Rubini in marcato accento pugliese) aveva installate al posto degli occhi che si era venduto, e che, nonostante il suo successo commerciale, il film venne anche pesantemente criticato da quelli che di cinema ne capiscono (o che millantano di capirne), ma che probabilmente preferivano semplicemente il Salvatores di Mediterraneo, Marrakesh Express, Turnè. 
Fatto sta che oggi la famosa locandina originale del film uscito nel 1997 (perché quelle internazionali saranno molto diverse) compie invece 60 anni poiché a posare nell’outfit blu e linguacciuto della simil Dea Kalì era stata nientemeno che Luisa Corna,

attrice, conduttrice e cantante, alla quale oggi arrivano i nostri auguri. 
Direttamente collegata a questo mondo dei videogames poi vent'anni fa arrivava nei negozi quel kubrickiano monolito della X-Box 360

(anche in versione slim), ma il gioco legato al film era stato realizzato solo per Windows e Mac sotto la supervisione di Salvatores. 
Comunque gira gira oggi tutto viene legato da un filo sottile... come quello del mouse... 

lunedì 1 dicembre 2025

LA LUNGA STRADA VERSO CASA (QUANDO IL FILM È ISPIRATO DA UNA STORIA VERA)

 Era il primo dicembre del 1955 quando la sarta di colore Rosa Parks si rifiutò di cedere il posto sull'autobus ad un uomo bianco, perché le leggi di allora erano fatte così, finendo così arrestata.


Tale gesto darà il via al boicottaggio degli autobus da parte delle persone di colore che non li prenderanno più e tale vicenda sarà parte della trama di La Lunga Strada Verso Casa con Whoopi Goldberg e Sissy Spacek, dove la futura Sister Act faceva la parte della bambinaia di una ricca famiglia bianca in cui la moglie Miriam (Spacek) prenderà a cuore la situazione della donna che, per solidarietà con la protesta, comincerà ad andare al lavoro a piedi nonostante la lunga distanza da percorrere, al punto da arrivare spesso tardi al lavoro. 
Per questo Miriam, di nascosto dal marito fervente attivista per i diritti dei bianchi, le offrirà dei passaggi in auto, ma presto verrà scoperta. 
Film molto intenso con un piccolo errore nel primo doppiaggio poiché la voce narrante, che in originale sarebbe di Mary Steenburgen

ovvero la Clara di Doc Emmett Brown, per noi viene affidata ad Emanuela Rossi, cioè la stessa doppiatrice di Sissy Spacek nel film, mentre chi racconta è la piccola Mary Catherine cresciuta. 
Cosa corretta poi nel ridoppiaggio. 
Whoopi invece qui ha la voce di RITA DI LERNIA che putroppo abbiamo ricordato qualche settimana fa. 
Sulla figura di Rosa Parks inoltre esistono, oltre ai libri, anche almeno un paio di lavori in video di cui un film tv del 2002 dal titolo The Rosa Parks Story

dove la interpreta Angela Bassett, e anche un breve documentario italiano, Io Sono Rosa Parks. 
Per finire, da whovian quale sono, non posso certo mancare di ricordare che nell'undicesima stagione di Doctor Who, quella con il discusso Dottore al femminile,

c'è anche un episodio dedicato a lei. 
P.s.
Non c'entra con Rosa Parks, ma auguri a Woody Allen che proprio ieri ha compiuto 90 anni, con alcune fonti che invece indicano che sarebbe oggi la data del compleanno. 

LA FINALE DI X-FACTOR 2025

 Eccomi qui, dopo che ieri scherzavo sulla finale di X-Factor, ma due righe dovevo scriverle assolutamente. Non tanto per la vittoria della...