martedì 1 luglio 2025

12 - 12 - 12: C'È QUALCOSA DI PEGGIO DELLA PROFEZIA DEI MAYA

 Oggi devo assolutamente parlare di un film che Prime Video mi ha permesso di vedere e che entra di diritto nella categoria delle pellicole trash sempre benvenute in questo blog.


Si tratta di 12 12 12, film italiano, anzi ligure, anzi girato a Bogliasco, da non confondere con un altro con lo stesso titolo uscito tempestivamente in orario due anni prima, ma horror.

Quello horror non l'ho mai visto mentre vediamo cosa non va in questo di oggi? Beh intanto che parte già malissimo con dei titoli di testa lunghissimi accompagnato poi da una musica che vorrebbe essere solenne, ma... boh, ci sta come i cavoli a merenda e comunque ormai sono anni che i titoli di testa vengono spostati praticamente alla fine del film (James Bond a parte) seguiti magari da una scena post credits per poi partire con tutta la pappardella dei nomi di attori e attrezzisti che vengono su sul fondo nero. 
Magari la scusante è che il film è del 2014, quindi ancora della (più o meno) vecchia leva alla quale sembra essersi ispirato il regista e sceneggiatore Massimo Morini (al centro nella foto sotto) che avrete visto a volte come direttore d'orchestra sul palco del Festival Di Sanremo, ma anche lui in persona ci mette la faccia e la voce come cantante leader dei Buio Pesto,

band di Bogliasco come il film, specializzata in concerti di beneficenza dove raccolgono fondi per istituti come l'Ospedale Gaslini, per esempio, e questa è una cosa che gli fa onore. 
Purtroppo Massimo ha anche questa passione per il cinema e per la fantascienza e le ha già estrapolate entrambe con film comico-goliardici come Capitan Basilico 1 e 2 e Invaxon - Alieni In Liguria, seguito anche da una serie su Jimmy, dove però il tono rimaneva da commedia e ci stava. 
Qui invece il problema grosso è che stavolta il film è tutto girato con un registro serio per raccontare di un attacco alieno a Bogliasco dove  questi extraterrestri vogliono conquistare il pianeta partendo da questa piccola località ligure (scelta bizzarra, ma sicuramente intelligente dato che se avessero attaccato l'america sarebbero stati immediatamente bastonati come abbiamo visto in molti film)

e, dopo essersi sostituiti ad alcuni degli abitanti prendendone l'aspetto (notare poi tutti i nomi inglesizzati), polverizzano una per una le persone quindi con tutta una serie di scene identiche ripetute non so quante volte con persone diverse. 
E anche qui non ci siamo. 
Come anche negli altri film di Morini capita di vedere anche facce molto note dell'attualità e dello spettacolo come anche comici di Zelig, e in questo caso c'è anche Max Gazzé

che si presta al gioco in una breve scena. 
Ma non per questo il livello del film si alza eh... Per non parlare del finale che non finisce mai tipo "era un sogno", ma poi non lo era, e poi è di nuovo un sogno, e poi no è via così ancora ripetuto fino allo sfinimento. 
Anzi per via di tale finale temo che nella testa di Massimo ci sia pure un sequel. 
E finale che presenta la RASSEGNA completa dei protagonisti con i nomi dei personaggi all'inglese come dicevo prima.

Comunque, se ve la sentite di guardarlo con lo spirito giusto, lo consiglio, ma esclusivamente per chi ama le trashate tipo Anatar e Creators. 
Tutto questo non toglie che le intenzioni benefiche dei Buio Pesto rimangono comunque una lodevole iniziativa da supportare sempre. 

lunedì 30 giugno 2025

ASTEROIDS, GIOCO, FILM E REALTÀ

 Per chi ha vissuto gli anni 80, Asteroids era un videogame arcade della Atari, nato in realtà nel 1979,


dove dovevi bombardare degli asteroidi e tutti i frammenti che si formavano evitando di venire colpito dagli stessi, mentre per quelli dei 90 l'asteroide tipo è quello che minaccia la Terra in ARMAGEDDON con Bruce Willis eroe a stelle e strisce e Liv Tyler che domani compie gli anni e nel film piange a dirotto ascoltando le sue ultime parole, 

mentre poi arrivano gli Aerosmith che cantano quella famosa canzone (ma in un altro momento, sui titoli di coda). 
Com'è, come non è, anche Brian May, chitarrista e voce dei Queen, ma anche laureato in astrofisica, riferendosi all'evento dell'impatto di Tunguska avvenuto nel 1908 in questa data del 30 giugno, ha deciso, insieme a dei colleghi legati al campo astronomico

(indovinate quale dei tre qui sopra è Brian... così a istinto), di darsi da fare per trovare delle soluzioni per prevenire tale tipo di minaccia cosmica per il nostro pianeta e dal 2015 hanno istituito l'Asteroid Day. 
Magari senza andare personalmente a mettere delle cariche esplosive sul corpo celeste, ma con ben altri metodi meno rischiosi come quello sperimentato UN PAIO DI ANNI FA con quei nomi presi non a caso da Star Wars. 
Certo è che però il film Armageddon, se fosse stato realizzato così secondo tali tecniche, forse sarebbe stato molto meno spettacolare... 

domenica 29 giugno 2025

LEA MASSARI, UNA BELLISSIMA DA NON DIMENTICARE

 Nei giorni scorsi è mancata anche Lea Massari a 91 anni,


attrice nostrana bella come l'americana Raquel Welch alla quale, a mio avviso, somigliava molto, e legata ad un cinema "serio", sia italiano per Monicelli, Antonioni, Bolognini, Risi, che francese e che a 57 anni, ancora bellissima, aveva deciso di ritirarsi dalle scene. 
Adesso, da canaglia quale sono, nella mia testa ricordo Lea, il cui vero nome era Anna Maria Massatani, in uno SPOT tv degli anni 80 e suppongo che sia così anche per tanti che leggono queste righe.


Oltre a recitare Lea ha inciso anche qualche disco come la colonna sonora di I SOGNI MUOIONO ALL'ALBA, uno dei film da lei interpretati e brano qui preso direttamente dal 45 giri

con tanto di "frittura" sotto che fa tanto vintage per i nostalgici del vinile, ed ha cantato anche ROMA NUN FA' LA STUPIDA STASERA da Rugantino che aveva portato a teatro nel 1962 insieme al grande Nino Manfredi.

Sempre a tema cinema riguarda la scomparsa di Lalo Schifrin, il pianista noto per diverse colonne sonore, ma delle quali la più famosa rimane sicuramente il tema di MISSION IMPOSSIBLE.

Lalo aveva 93 anni. 
Addio Lea e Lalo, che, detto così, sembra il titolo di un film Disney, ma non lo è... 

sabato 28 giugno 2025

CHI CERCA TROVA (LO STEREO NEL 1980)

 Oggi spero di sbloccare qualche ricordo con un po' di musica vintage qui perché torno con la mente all'inizio degli anni 80, quando stavo girando per negozi per acquistare il mio primo impianto stereo di un certo livello (quelli che adesso rivogliono anche i nostalgici del vinile),  dato che fino ad allora, oltre alla radiolina, avevo posseduto un piccolo registratore Philips K7 che, pur essendo un fedele compagno musicale che mi permetteva di catturare dalla radio le mie canzoni preferite, più di tanto non poteva offrire, così nel frattempo l'avevo anche collegato ad una cassa acustica un po' più grande per fargli uscire un suono un po' più corposo.


Ad un certo punto delle mie ricerche vedo esposto uno di quei rack coordinati con tutto incluso e due belle casse alte quasi un metro con il negoziante molto gentile (tanto non c'era nessuno) che mi fa ascoltare sul giradischi un po' di dischi che aveva lì disponibili. 
Il rack era della ditta Europhon (ormai scomparsa), cioè non Pioneer o Technics, ma un prodotto italiano che comunque, per il mio gusto, suonava bene però secondo gli amici "esperti" uno stereo italiano era "trooooppo italiano" (Stanis LaRochelle cit).

Ricordo che uno dei 45 giri era SKYDIVER di Ben Richardson, quello con l'effetto surround del film TERREMOTO (nota tecnica sull'effetto che era più dinamico sulla versione maxisingolo della canzone poiché il solco era più profondo), mentre l'altro era QUELL'ATTIMO IN PIÙ dei Camaleonti, brano presentato al Festival Di Sanremo del 79 e che già aveva dentro un sound anni 80 come anche la sua copertina,

un anticipo di quel decennio pop che si era aperto appunto alla fine dei 70 con i Buggles di VIDEO KILLED THE RADIO STAR perché ricordiamoci che la canzone dell'AUA AUA, primo video mandato in onda su MTV, era uscita nel 1979 anche se è diventata un manifesto degli anni 80.

Scritta invece, quella dei Camaleonti, da Lavezzi, Avogadro e Pace (il Daniele degli Squallor) rimane una canzone molto diversa dal classico stile della band italiana (stile un po' da balera, ecco) cantata da Livio e non da Tonino (perché qui non serviva il suo vibrato), forse più sul genere New Trolls anche per il modo come l'avevano presentata nel video di Discoring tutti messi in fila,

e brano a cui mi sento molto legato, ma che purtroppo non ho mai acquistato. Per fortuna adesso la si trova sulle piattaforme e così capita anche di farla girare in macchina.
Ancora un singolo ho ascoltato su quel rack ed era GOTTA HAVE MORE LOVE

della Climax Blues Band, dal nome eroticamente allusivo. 
Ah... Poi il rack, che se ricordo bene costava sulle 800mila lire, non l'ho comprato perché le mie finanze di allora non me lo permettevano, ma ringrazio ancora il negiziante per la disponibilità. 
Ho quindi ripiegato su di un compatto National Panasonic,

certamente meno hifi, ma più economico dato che stava sotto le 200mila lire... 

venerdì 27 giugno 2025

CRIMES OF THE FUTURE (MA IL TITOLO ARRIVA DAL PASSATO)

 Lo so che oggi si sposa Jeff Bezos, ma il marrano non mi ha invitato e sono leggermente offeso, perciò non ne parlerò, tié.


Parlerò invece di cinema che non sta nemmeno su Prime Video, ma su Raiplay (ancora tié Jeff) e a tal proposito premetto che ho adorato David Cronenberg con LA MOSCA e altri suoi lavori, ma stavolta con Crimes Of The Future, film con Viggo Mortensen, Lea Seydoux e Kristen Stewart, che ha lo stesso titolo di un suo corto del 1970, non mi trova molto dalla sua parte.
Cioè, sapevo di cosa parlava e quindi ero curioso, ma quelle mutazioni me le immaginavo più sullo stile della Brundlefly. 
Poi non so se la versione che ho visto su Raiplay sia stata mozzata di qualche scena magari davvero troppo forte per essere mandata in tv, ma sembra che a volte manchi qualcosa tra una situazione e l'altra come risulta anche da un confronto tra i minutaggi dove su quello Rai mancano circa tre minuti rispetto alla durata ufficiale dichiarata. 
A tal proposito ricordo con vero "orrore" le versioni scandalosamente eppurate che Italia 1 mandava in onda di classici come NIGHTMARE, LA COSALE IENEL'ESORCISTA togliendo via a muzzo il meglio delle scene splatter.

Operazione talmente invasiva che alcuni registi hanno poi diffidato le emittenti dal modificare in alcun modo la loro opera. 
E quindi forse qui è proprio David che invece si diverte a metterci alla prova per vedere se il nostro cervello viaggia alla velocità del suo? 
Velocità che però non viene tradotta in ritmo nel film dato che più di una volta ho rischiato il colpo di sonno, vuoi anche per la continua ripetizione di certe situazioni, eppure lo stavo guardando su un maxischermo quasi da cinema (un regalino che mi è arrivato da qualche mesetto) e un sonoro di tutto rispetto.


Comunque seppure siano più convincenti i molti effetti "veri" rispetto a quelli in CGI, mi cade tutto verso la fine con quella poverata di scena del cranio trapanato dove si vede benissimo che quello è un manichino quasi come fosse stato preso direttamente dalla vetrina di un negozio lì vicino. 
Era finito il budget? 

giovedì 26 giugno 2025

ANCHE I BEATLES VANNO AL MARE

 Si, nel loro TOUR ITALIANO il 26 giugno del 1965 i Beatles sono passati anche da Genova (belin!) esibendosi, dopo aver assaggiato la focaccia e la pasta al pesto (pare avessero esclamato OMG!), in quel terrificante palasport che visto da fuori pareva un'astronave aliena atterrata in riva al mare, e dove molto tempo dopo avrei visto e sentito suonare (o meglio, rimbombare) i RAMONES a manetta con i loro "one, two, three, four!".


Perlomeno, se soprassedevi sull'acustica pessima, potevi però godere del concerto anche in caso di pioggia. 
Il capoluogo ligure, certamente meno avvezzo alle celebrità rispetto a Milano e Roma dove invece gli eventi mondani con i VIP sono sempre stati all'ordine del giorno, ricorda sempre con piacere (stavolta nella data di ieri cioè l'arrivo effettivo dei quattro) quella giornata del doppio concerto, pomeridiano e serale, dei Beatles e lo fa con rassegne musicali ed eventi dove la musica naturalmente è il piatto principale e a tal proposito posto anche la simpatica locandina del 2015 dove venivano utilizzati i disegni della serie animata.


Sempre in tema "genovese" è questa VERSIONE IN DIALETTO LIGURE di Yesterday (dopo quella NAPOLETANA) ad opera di Franco Bampi, che purtroppo non posso postare in una qualità migliore perché non si trova.

Forse meno avversa contro i "capelloni" rispetto alla STAMPA MILANESE , la Superba Genova ricorda un grande entusiasmo del pubblico seppure seduto composto e senza crisi isteriche, mentre per i Ramones negli anni 80 eravamo lì, nello stesso identico posto, ma tutti in piedi a pogare, altroché seduti.

Ma, lo dico sempre che sempre di musica si tratta e musica da vivere standoci "dentro". 

mercoledì 25 giugno 2025

ADDIO PIERINO

 Non sarà stato certo il più grande attore italiano Alvaro Vitali, ma presumo che nessuno possa dire di non conoscerlo grazie alla popolarità che raggiunse con i film su Pierino, la saga ispirata alle classiche barzellette un po' sconce, ma anche ingenue, che si raccontavano da ragazzini.


Alvaro, che aveva 75 anni, era stato ricoverato di recente per una broncopolmonite, ma poi a stroncarlo è arrivato un infarto. 
Comunque il noto attore non aveva debuttato con la famosa commedia sexy all'italiana, anzi a dare il via alla sua carriera fu Federico Fellini (che comunque già di suo nei film metteva molte GRAZIE FEMMINILI in mostra) che lo fece esordire in Satyricon, per poi ingaggiarlo ancora in Roma

e ne I Clowns, e in seguito in quello che per me rimane uno dei migliori film del regista, ovvero AMARCORD
Ricordava spesso Alvaro il provino che fece per Federico dove il regista cercava uno che sapesse fare il fischio del merlo e prese lui proprio per quello. 
Il personaggio di Pierino, ovvero il primo ruolo in cui non era doppiato da Vittorio Stagni e per il quale Vitali si trovó come marchiato a fuoco perché non gli offrivano più ruoli differenti, sarebbe dovuto tornare al cinema nel 2009, sempre con Alvaro protagonista, ma il progetto non è mai andato in porto. 
Addio Alvaro... col fischio o senza? 

12 - 12 - 12: C'È QUALCOSA DI PEGGIO DELLA PROFEZIA DEI MAYA

 Oggi devo assolutamente parlare di un film che Prime Video mi ha permesso di vedere e che entra di diritto nella categoria delle pellicole ...