venerdì 12 dicembre 2025

IL RITORNO (ENNESIMO) DI WISH YOU WERE HERE (MA PENSIAMOCI BENE)

 Esce oggi in vista di Natale (metti anche oggi come IERI che vuoi fare un regalo) la riedizione di Wish You Were Here dei Pink Floyd in un periodo che da ambo le parti (Waters e Gilmour) le nuove produzioni non brillano certo più come ai bei tempi di quel momento così speciale per la band inglese.


Tra le chicche di questa costosissima edizione che è disponibile in diversi formati e con un sacco di gadgets allegati, c'è la ristampa del 45 giri di Have A Cigar che era stato pubblicato solo in Giappone.

CANZONE questa in cui ha cantato come ospite Roy Harper per sostituire Roger Waters che quel giorno non ci prendeva il verso dopo avere registrato già diverse takes di cui UNA con le voci sovrapposte sua e di David Gilmour. 
In effetti, analizzando il testo del brano, rimane persino coerente che a cantare non sia nessuno di loro poiché le parole sono quelle di un discografico senza scrupoli che si rivolge alla band e chiede pure chi di loro sia Pink. 
Manco a dirlo, Roger in seguito sosterrà che comunque la versione cantata da lui era meglio di quella di Roy.

Ci sono anche 16 tracce live prese da quei bootleg del 1975 di cui ultimamente già MOLTI ALTRI erano entrati a far parte della discografia ufficiale. 
Ritengo che oggi non sia il caso di rimettere nel post le canzoni contenute nel disco poiché già in passato ho tributato il giusto verso i Pink Floyd di questo album in diverse occasioni e quindi ho messo tutti i link a riguardo. 
Fatto sta che il disco rimane una presenza costante nelle classifiche di tutti i tempi e ha APPENA COMPIUTO 50 anni. 
Chi lo avesse acquistato nel 1975 ricorderà che si presentava avvolto nel cellophane nero con un adesivo di due mani meccaniche sopra ai 4 elementi di terra, aria, acqua e fuoco, cioè l'immagine della copertina del 45 giri lassù in alto. 
Solo aprendo la confezione poi vedevi la famosa FOTO dell'uomo incendiato. 
Tuttavia, chi ha in casa quella edizione o quelle successive sempre in formato standard, ha già detto che di tale super costoso box non ne sente proprio il bisogno. Neppure io... 



La raccolta “Wish You Were Here 50” offrirà una nuova e appassionante prospettiva su uno dei dischi più iconici e amati della band. L'edizione celebrativa include infatti diverse rarità da scoprire.
“Wish You Were Here 50” verrà pubblicato in vari formati: 3LP, 2CD, Blu-ray, digitale e cofanetto deluxe. È disponibile il preordine ( qui ).

“Vorrei che tu fossi qui 50”

Tracklist e versioni:

* mai rilasciato ufficialmente prima

DIGITALE

“DISC 1” – Album originale

Brilla, diamante pazzo (punti 1-5)
Benvenuti alla macchina
Fuma un sigaro
Vorrei che tu fossi qui
Brilla, diamante pazzo (punti 6-9)

“DISCO 2” – Tracce bonus

Bicchieri da vino (2:13)
Prendi un sigaro (versione alternativa)
Wish You Were Here (con Stéphane Grappelli)
Shine On You Crazy Diamond (prima versione strumentale, mix approssimativo) *
The Machine Song (demo di Roger) *
The Machine Song (demo n. 2, rivisitata) *
Wish You Were Here (ripresa 1) *
Wish You Were Here (mix strumentale Pedal Steel) *
Shine On You Crazy Diamond (punti 1-9, nuovo mix stereo) *

giovedì 11 dicembre 2025

UN TARANTINO PER NATALE

 Natale si avvicina ed è tempo di pensare ai regali, magari mirati verso le preferenze della persona a cui tale regalo verrà dato.


Bene, nel mio caso un regalo gradito potrebbe essere questa nuova graphic novel dedicata a Quentin Tarantino dove ogni capitolo porta il titolo di un suo film e ne spiega la gestazione, i retroscena, e tutto quanto c'è dietro alle pellicole del regista amato perché senza tante paturnie per la testa, e anche discusso perché secondo alcuni sta solo cavalcando da anni il trash, lo splatter e altro degli anni 70 senza dare nulla di nuovo.



Queste qui sopra sono alcune tavole del volume e se non me lo regala nessuno lo farò io stesso. 

mercoledì 10 dicembre 2025

LA PRIMA VOLTA DEI GRATEFUL DEAD

 Quel 10 gennaio del 1975 viene ricordato dai nostalgici fricchettoni come il giorno della prima uscita live dei GRATEFUL DEAD,


la band di Jerry Garcia (morto nel 1995) che quella sera calcava il palco del The Fillmore, locale di San Francisco tuttora in attività. 
Anche la band, già passata da queste partì in occasione della morte del bassista PHIL LESH, era californiana (per la precisione venne fondata a Palo Alto) e faceva parte della scena musicale che allora gravitava a San Francisco dove proprio lì per un pò di tempo hanno anche gestito una comune che, in pieno spirito hippie, dava sostentamento a chi ne aveva bisogno. 
Questo finché gli impegni live non divennero troppo pressanti.

Quei live i loro dove il rock psichedelico, grazie anche all'uso di sostanze particolari, estendeva i brani con lunghe improvvisazioni strumentali che poi sfociavano nella canzone successiva come fosse una suite senza interruzioni. 
In tutto questo c'entra anche il cinema perché Martin Scorsese, da sempre legato alla musica dopo aver diretto film su THE BANDBOB DYLAN e Rolling Stones, nel 2021 aveva buttato lì l'ipotesi di fare un film sui Grateful Dead dove Jerry sarebbe stato interpretato da Jonah Hill, ma poi tutto è rimasto a livello di idea.
Peccato perché sarebbe stato interessante vedere la band tra vita privata e concerti tipo come in The Grateful Dead Movie, film del 1977 diretto anche dallo stesso Jerry e che lo scorso 14 agosto è tornato in versione IMAX nelle sale per pochissimo tempo.

Concerti quelli dei Grateful che spesso erano gratuiti, sempre secondo lo spirito hippie che a pensarci adesso pare impossibile. 
Anzi, al contrario di quanto succederà poi negli anni a venire, era la stessa band che chiedeva al pubblico di fotografare, filmare, registrare i loro concerti affinché fossero di tutti. 
Figurati adesso con Elodie che si incazza se la riprendi magari un pò troppo da vicino lì sotto (è successo, si).

Ecco, quel punto di vista della band invece era che, oltre ad apparire generosi verso il pubblico, tutto ciò si rivelava anche un grande mezzo di promozione poiché allora mica c'erano i social dove postare le foto e i video dei concerti. 
E una cosa certa era che nessuno dei gestori dei locali dove i Grateful Dead avevano suonato, aveva mai chiesto alla band "Ma quanta gente mi porti?”.

martedì 9 dicembre 2025

STRANGER THINGS 5: PORTA PAZIENZA

 La prima scena con cui si apre questo primo blocco della nuova stagione di Stranger Things mostra Vecna finalmente doppiato in italiano senza quell'effetto da pentito della mafia che gia avevo criticato nella SCORSA STAGIONE perché non si capiva una mazza.


Evvediche a volte qualcuno ha letto il post? 
Che sia davvero cosi, o no, stavolta per gustare la serie in tempo reale di pubblicazione servono ben tre mesi di abbonamento a Netflix (ma nooo... lo fanno per far aumentare l'hype... si, credici). 
Certo, se preferisci puoi aspettare gennaio e vedere la stagione in una botta sola, ma nel frattempo devi vivere in una bolla isolato da tutti i social che ti spoilerano ogni cosa.
Insomma adesso troviamo i nostri amici che nella storia hanno dai 17 ai vent'anni, mentre in realtà alcuni hanno pure superato la trentina, e forse è per questo motivo che Millie Bobby Brown è tutto il tempo vestita infagottata in quel modo inguardabile

di cui la costumista dice di essersi ispirata a Josh Brolin nei Goonies, ma davvero ci si mettevano gli shorts sopra ai pantaloni? 
Vabbè, ricordiamo che Superman e anche Batman avevano la mutanda sopra alla tuta. 
Forse tale outfit di Undici è per confondere lo spettatore e fargli credere che la Millie sia ancora una ragazzina mentre invece adesso è sposata e pure mamma. 
Comunque di cose già in questo primo blocco di episodi ne succedono, in particolare a Will,

ma a mio parere c'è anche un pò di noia per troppa lentezza in certi momenti dialogati. 
E poi muovo una critica sul l'animazione dei Demogorgoni che pare di vedere la prima serie di Goldrake tutta scattosa. 
Ah, ma magari adesso i Duffer Bros. mi verranno a dire che cosa ne voglio sapere io, che quelli si muovono proprio così, che mica l'ho mai visto un Demogorgone dal vero. 
Ah si, anche questo è vero... 

lunedì 8 dicembre 2025

UN ALTRO NOME DELLA MUSICA ITALIANA CHE CI LASCIA

 Non ditemi nulla... cioè dopo il mito di Steve Cropper mi tocca aprire la settimana nel giorno dell'Immacolata ancora con una triste notizia, quella della scomparsa di Sandro Giacobbe,


cantante pop, spesso paragonato al Claudio Baglioni del primo periodo, e che aveva avuto una certa notorietà tra gli anni Settanta e Ottanta grazie alle partecipazioni al Festival di Sanremo

e a canzoni che parlavano di amori controcorrente, persino pruriginosi per l'epoca come SIGNORA MIA, Il Giardino Proibito e GLI OCCHI DI TUA MADRE, questa presentata appunto sul palco del Festival
.

Sandro è morto a 75 anni dopo aver lottato da oltre dieci anni contro un tumore.
 
Personalmente ricordo anche IL MIO CIELO LA MIA ANIMA, una sua canzone che passava continuamente dagli autoscontri della festa patronale, quelli dove cercavi di portarci a fare un giro la ragazzina che ti piaceva, così con la scusa di proteggerla dagli scossoni la abbracciavi pure.

Ma ricordi giovanili a parte, Sandro è stato anche uno dei principali promotori della Nazionale Cantanti, prima come giocatore e poi come allenatore. 
Elio E Le Storie Tese invece lo avevano citato simpaticamente nella canzone SUPERGIOVANE scherzando sulla SG che il "supereroe" ostentava e quella parte, recitata da Diego Abatantuono diceva così con la famosa parlata del suo terrunciello: 
"Vedo un quacchecosa sul giubbotto, poi c'è scritto che c'è scritto? SG. Chevvordì? Che è, Sandro Giacobbe? Impossibile, Sandro non ha lo spessore".

Spessore come supereroe in tutina aderente quello magari no, ma sicuramente con le sue canzoni sono nati anche tanti amori. 
Addio Sandro. 

domenica 7 dicembre 2025

LA FINALE DI X-FACTOR 2025

 Eccomi qui, dopo che ieri scherzavo sulla finale di X-Factor, ma due righe dovevo scriverle assolutamente.


Non tanto per la vittoria della semipunk iper energica Rob, protetta di Paola Lezzi, che fra i quattro finalisti in gara era senza dubbio quella piu inquadrata verso i passaggi radiofonici, senza nulla togliere alle capacità degli altri tre

che però, escluso Erocaddeo sotto l'ala di Achille Lauro, chissà?, sarà difficile vederli dominare le classifiche. 
Location anche quest'anno in Piazza Del Plebiscito a Napoli con enorme dispiegamento di mezzi

e un dubbio su uno due super ospiti, dove una era Laura Pausini che presentava il nuovo disco e ci sta, ma Jason Derulo??? 
Bravo, si, minishow altamente spettacolare, si, ma a quindici anni dal suo debutto di successo praticamente non si è più sentito parlare di lui da mò è adesso è diventato super big?

Boh, mi viene da pensare che sia stato scelto uno che costasse poco come cachet dopo quello che avranno speso per mettere in scena la finale. 
E colgo nuovamente l'occasione per rimarcare il disturbo che mi provoca sentire le canzoni in gara ad X-Factor tagliuzzate malamente togliendo strofe, passaggi e quant'altro per farle stare dentro al tempo dell'esibizione. 
Questo è puro vandalismo è non sarei sorpreso se qualcuno degli autori di tali canzoni avesse da ridire qualcosa su come vengono ridotti i loro brani. 
Cosa che era successa anche a The Voice Of Italy dove Stairway To Heaven (e non dico Fiky Fiky) aveva subìto quel trattamento di taglia e cuci senza alcun senso e a tale malsana abitudine avevo dedicato tempo fa UN POST
Qui nella finale, ma anche nelle serate live, Rob ha proposto Bring Me To Life, canzone perfetta per lei, ma anche in questo caso chi conosce bene il pezzo avrà sofferto le pene dell' inferno per come sono state tagliate via intere porzioni senza vergogna alcuna. 
E ricordo anche che la radio RDS mandava in onda quella canzone editata eliminando la seconda strofa e proprio quello era stato uno dei motivi per cui avevo smesso di ascoltare quell'emittente, perché ogni volta mi saliva su il nervoso dato che invece lasciavano intatte canzoni nuove, magari pure brutte, ma che dovevano essere pubblicizzate perché le radio funzionano così. 
Eh lo so, son brontolone... Ma son fatto così... 

sabato 6 dicembre 2025

IL "COLONNELLO" DEL BLUES

 Certo che 84 anni non sono pochi, però Steve Cropper detto The Colonel suonava ancora alla grande la sua Telecaster,


eppure anche lui ha deciso di andarsene nei giorni scorsi, per cui gli dedico il sabato musicale del blog (ero nel dubbio se parlare invece della finale di X-Factor... non è vero!!!) e anzi sono sicuro che queste canzoni porteranno a tutti degli ottimi ricordi. 
Steve era una delle due chitarre dei Blues Brothers (l'altra era suonata da Matt "Guitar" Murphy) ma ancora prima era stato nella band Booker T. & the M.G.'s

(ricordate la famosissima GREEN ONIONS? nel video d'epoca è ancora sbarbatello e coi capelli corti come nel collage cronologico in alto) dove era passato anche il bassista dei Blues Brothers Donald "Duck" Dunne. 
Cropper era anche autore e tra i suoi pezzi più famosi ci sono (SITTIN' ON) THE DOCK OF THE BAY

 (qui cantata da Tom Jones) e RESPECT (dalla soundtrack del secondo, inutile film dei Blues Brothers)

entrambe scritte o comunque prodotte in coppia con Otis ReddingIN THE MIDNIGHT HOUR

 assieme a Wilson Pickett e KNOCK ON WOOD assieme a Eddie Floyd, ma di questa permettemi di postare la super fantastica versione disco del 1979 cantata da Amii Stewart,

anche perché era stata la prima versione che me l'ha fatta conoscere quella canzone e, anzi, con quella muovevo anche i primi passi da dj in discoteca
Lutto purtroppo anche oggi nello sport dato che a 72 anni, dopo una breve malattia, è mancata Mabel Bocchi

considerata una delle migliori giocatrici di basket di tutti i tempi. 
Mabel aveva fatto anche una breve apparizione nel film Lui È Peggio Di Me del 1985 con Celentano e Pozzetto dove era la moglie di Pongo. 
Addio Mabel e Steve. 

IL RITORNO (ENNESIMO) DI WISH YOU WERE HERE (MA PENSIAMOCI BENE)

 Esce oggi in vista di Natale (metti anche oggi come  IERI che vuoi fare un regalo) la riedizione di Wish You Were Here dei Pink Floyd in u...