domenica 21 maggio 2023

C'ERA UNA VOLTA UNO CHE SUONAVA CON PHIL COLLINS, UN ALTRO CON MORRISSEY E...

 Durante lo scorrere di questa settimana ci siamo perduti un bassista scozzese il cui nome non è uno di quelli che ti fa dire "È lui!", ma è un musicista che abbiano sentito suonare senza alcun dubbio tutti indistintamente.


Sto parlando di John Giblin, 71 anni, il cui strumento è stato al servizio di artisti come Peter Gabriel, Kate Bush, Simple Minds, con anche collaborazioni in Italia con Lucio Battisti, Eros Ramazzotti, Franco Battiato e Claudio Baglioni. 
La sua versatilità lo fa entrare a cavallo degli anni 70 e 80 nella band jazz-rock-fusion dei Brand-X dividendosi i brani con il padrone di casa Percy Jones (un vero fuoriclasse del basso) e dove alla batteria suonava un barbuto Phil Collins in parallelo con i Genesis.

Cioè mica degli scappati di casa eh, anche se a guardarli in questa foto in effetti lo sembravano... 
E infatti, sempre a cavallo degli anni 70 e 80, se avete acquistato qualche disco come Duke dei Genesis, per esempio,

(tipico esempio di album che non si deve giudicare dalla copertina) all'interno della busta trovavate le foto con tutta la loro discografia (Foxtrot, A Trick Of The Tail, Selling England By The Pound, ecc...), ma anche quella dei Brand-X che pure loro si fregiavano di immagini molto particolari come questa che mi incuriosiva non poco.



Ammettiamolo. 
Non si può rimanere indifferenti davanti ad un tale copertina, e di copertine interessanti ne avevo già parlato riguardo a quella di DREAMS di Grace Slick, di cui ero segretamente innamorato, ma all'epoca non c'era Youtube, né Spotify, cioè non c'era internet, ecco, perciò se volevi ascoltare un disco, o te lo compravi o approfittavi di un amico che te lo registrava su una cassetta come ho potuto fare con Pink Floyd e Genesis. 
Ma nessuno, dico, nessuno che conoscessi aveva idea di chi fossero i Brand-X. 
Quindi solo in tempi più recenti poi, grazie alla rete, ho avuto anche la possibilità di ascoltarlo quel disco dalla copertina bizzarra, rendendomi conto che non sono certo facili i lavori di questo simpatico complessino.

Per fare un esempio, questo VOIDARAMA è uno dei brani dove ha suonato John, mentre quest'altro dal titolo CAMBODIA (non c'entra la hit anni 80 di Kim Wilde), dove si sente di brutto il tipico drumming di Collins, si può definire il brano più "pop" del disco, ma sempre molto progressive, dove però troviamo Percy Jones al basso, e di tutta la tracklist era quello che, a istinto, mi era piaciuto di più (qualcuno mentre lo ascoltavo mi ha pure chiesto se fossero i Dream Theatre, pensa un po'), ma ancora non sapevo sta faccenda dei diversi musicisti che vi avevano suonato a seconda delle canzoni.

Quindi un gruppo piuttosto "aperto" e un genere musicale questo dove veniva messa in mostra grande tecnica, ma nessuna velleità commerciale da farti dire "magari con questo pezzo ci passano in radio". 
No, John alla radio lo avete sentito con cose completamente diverse, per esempio con questa CANZONE di Lucio Battisti tratta da Una Giornata Uggiosa, 

con quel giro di basso "elastico" e brano che, riascoltato oggi, mi fa capire quanto abbia ispirato Colapesce e DiMartino. 
Oppure se siete andati ad ascoltare Claudio Baglioni dal vivo nel 2003, John era lì a suonare il basso con la sua flemma scozzese. 
È invece proprio di ieri la notizia di un'altro bassista che ci lasciati e si tratta di Andy Rourke,

59 anni, che ha suonato negli Smiths di Morrissey e Johnny Marr portandosi dietro anche i suoi problemi di dipendenza dall'eroina. 
In seguito Andy apparirà anche in un disco solista del leader oltre ad aver collaborato con altri artisti come Sinéad O'Connor e Dolores O'Riordan. 
Anche il cinema piange un paio di nomi ed uno è famosissimo, cioè quello di Helmut Berger, attore e modello austriaco prediletto da Luchino Visconti, con il quale ebbe anche una relazione sentimentale, e legato perciò ad un certo cinema d'autore, ma che, da canaglia quale sono, non posso fare a meno di ricordare anche in Mia Moglie È Una Strega con Renato Pozzetto ed Eleonora Giorgi, dove Visconti ovviamente non c'entra e Berger era un perfetto, diabolico e, diciamolo pure, fighissimo diavolo Asmodeo.

Helmut aveva 78 anni. 
Meno conosciuto invece è il nome di Ray Austin, regista, attore e stuntman britannico che ha diretto sì alcuni film per il cinema, ma soprattutto ha lavorato a moltissime serie tv che fanno parte delle mie preferite, come SPAZIO 1999 e AGENTE SPECIALE, e in particolare di questa ha curato anche gli stunt in una cinquantina di episodi.

Lo vediamo nella foto sopra infatti fra Diana Rigg (Emma Peel) e Patrick MacNee (John Steed). 
Proprio per la sua origine di stuntman, i lavori da lui diretti avevano sempre scene molto "fisiche" con scazzottate e acrobazie.

Ray Austin aveva 91 anni e durante la sua carriera gli era stata affidata anche la regia del ritorno di Steve Austin, che, nonostante l'omonimia, non è un suo parente, ma è L'Uomo Da Sei Milioni Di Dollari interpretato da Lee Majors. 
Addio John, Andy, Helmut e Ray. 

2 commenti:

  1. Prego Valeria. Anche bassista sei, perlomeno nelle intenzioni😉... Complimenti

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  2. Sono tante le donne bassiste. Avevo fatto anche un post proprio su di loro

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Tengo sempre pronto il blaster.

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