martedì 30 maggio 2023

TORNANO GLI ALIENI CHE FANNO PAURA E SE NE VA CHI PAURA LA FA AL NUOVO GOVERNO

 Sono tornati da ieri al cinema i primi due episodi della saga di Alien e ci resteranno fino a domani.


Il primo diretto da Ridley Scott e il secondo passato invece in mano a James Cameron, hanno portato un genere di fantascienza mista ad horror che ha generato poi dei seguiti pure discutibili e fra imitazioni più o meno riuscite, pure robacce italiane trashissime. 
Il tutto però, bisogna ricordarlo, era stato già preceduto da TERRORE NELLO SPAZIO di Mario Bava che, con mezzi decisamente meno sostanziosi e qualche ingenuità, portava già in scena tematiche simili pescando pure da La Cosa Da Un Altro Mondo. 
La vicenda della nave cargo Nostromo con l'iconica Ripley a cui dava il volto una allora trentenne Sigourney Weaver e gli effetti speciali di Rambaldi e Giger,

fu quindi una novità, ma con radici ben piantate nel passato e tanta paura da far provare agli spettatori. 
E a proposito di paura, proprio la scorsa settimana parlavo dell'inaugurazione dello storico PONTE DI BROOKLYN nel 1883, ed esattamente sette giorni dopo, ovvero oggi 30 maggio, vi fu un falso allarme sull’imminente crollo del ponte stesso con la conseguenza che tra le circa 20.000 persone che vi stavano passeggiando sopra dilagò il panico. 
La folla impazzita andò fuori controllo, e nella confusione generale 12 persone rimasero schiacciate ed oltre 100 furono ferite. 
La cosa assurda è che, si narra, ma non ci sono prove certe, l'allarme venne innescato da una signora il cui tacco della scarpa rimase incastrato in una giunzione metallica e la sua richiesta d'aiuto venne travisata scatenando il panico. 
Un po' come accadrà il 3 giugno del 2017 a Torino durante la finale di Champions League fra Juventus e Real Madrid, dove vi furono due morti e oltre 1500 feriti per un falso allarme attentato.

Non fa paura, ma invece fa pensare molto, la lettera di Luciana Littizzetto alla Rai con la quale si accommiata dall'emittente nazionale con tanta amarezza per il TRATTAMENTO SUBÌTO insieme al collega Fabio Fazio dopo 20 anni di ascolti top e mi va di metterla integrale qui in fondo al post: 

Eccoci arrivati alla fine della nostra relazione. E’ finita, non abbiamo superato la crisi del settimo governo. Pensare che la prima volta che mi hai assunta c’era la destra, si parlava di condoni, il mondo era in guerra… quante cose sono cambiate da allora, eh? Sono stati anni proprio belli, cara amatissima Rai, anni di allegria, di grandi ascolti, di fatica, di ospiti importanti. Ogni tanto pestavamo qualche merdone e ci spostavi, da Rai tre a Rai Uno, da Rai uno a Rai due e di nuovo a Rai 3. Ma abbiamo resistito soprattutto grazie ai milioni di spettatori che ci hanno voluto bene. Ciao! Milioni! E anche al nostro impegno. Ma non grazie ad altro. Questo lo dico a muso duro e con orgoglio. Cara amatissima Rai, il mio ricordo di te sarà sempre felice. Perché tu per me non sei la parte politica di turno che ti governa. Mi lasci dei ricordi straordinari cara Rai, e purtroppo, mi lasci anche sto pirla di Fabio, che mi dovrò portare dietro in questa nuova Prova del Nove. Mi spiace solo lasciare qui tanta gente, tanti professionisti che sgobbano ogni giorno e che le poltrone che si contendono i capi non le hanno mai viste. E grazie a Fabio di tutti questi anni insieme. L’unico presentatore che se fa ottimi risultati gli danno addosso il doppio. Cara RAI. Restiamo Amici. Chissà magari un giorno ci ritroveremo, spero in un’Italia un po' diversa… un’Italia dove la libertà sia preservata, e dove il dissenso sia sempre leale. Un’Italia dove chi fa il ministro non abbia paura di chi fa il saltimbanco. E infine cara Rai. Non dimenticarti mai che il Servizio pubblico è di tutti. Di quelli che la pensano come chi governa, ma anche di quelli che pensano il contrario. E persino di quelli che non sono andati a votare. Di chi va e di chi resta. Di tutti. Di più. 

Tua affezionatissima. 

Luciana. 

P.S. Bello? Ciao.

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