lunedì 22 dicembre 2025

INCIDENTI DI OGGI E DI IERI

 Di incidenti si parla oggi, ma non mi riferisco ai Ricchi e Poveri capitombolati ieri a Domenica In per via dell'inciampo di Angelo trascinando giù anche Angela che cercava di prenderlo al volo e facendo tremare Mara Venier in diretta.


È un incidente molto più grosso quello accaduto quel giorno, il 22 dicembre del 1975, in cui pareva di rivedere un famoso film catastrofico americano con l’aereo che si schianta nella nebbia alle 11 e 29 di mattina, dato che già era uscito Airport cinque anni prima


e ne stava arrivando un secondo episodio entrambi con una parata di stelle come protagonisti, e anche Zucker-Abrahms-Zucker ci faranno la loro fortuna, ma questi come parodia. 
Stavolta il piccolo particolare era che non si trattava di un film e che la location in questo caso era l'aeroporto di Malpensa
La prima cosa che si sente quel giorno è un rumore sordo, un boato. 
Sulla brughiera dello scalo nel varesotto pezzi di lamiera, rottami, frammenti di carrello e reattori. 
Quel che rimane del Boeing 707 del volo Twa 842 proveniente da New York e diretto a Milano sono i due tronconi della fusoliera, aperti all’altezza della prima classe. 
Doveva atterrare sulla pista uno, ma l’ha mancata di settanta metri. 


Attraverso lo squarcio del velivolo si vede chi urla, chi grida, chi tenta di accertarsi incredulo di essere ancora al mondo e tra loro, in classe turistica, all’altezza dell’ala, un uomo sente ancora nelle orecchie il fischio provocato dal boato, ha gli occhi spaesati, i capelli spettinati per l'impatto, ma la barba ben curata. 

Quell'uomo era Luciano Pavarotti.


Tutti, compresi i nove sono membri dell’equipaggio sono vivi, ma 
tutto era partito dal divieto di atterraggio da parte della torre di controllo per la nebbia fitta. Tuttavia il pilota aveva deciso di tentare lo stesso la manovra a vista ritenendo che dirottare su un altro aeroporto non fosse possibile per il poco carburante rimasto. 
Putroppo sono quelle cose che se ti va bene diventi un eroe oppure no. E infatti no, nonostante nessuna vittima, ma solo qualche ferito, il disastro avvenne e la TWA si trovò costretta al risarcimento. In particolare Lucianone temeva di aver avuto un danno all'udito per quel fortissimo rumore (Piero Pelù ne SA QUALCOSA) per cui il suo avvocato sparò una cifra pazzesca che dalla compagnia venne rifiutata, ma non è mai stato rivelato a quanto ammontasse poi l'accordo definitivo. 

In effetti poi il danno non c'era stato e Luciano ha continuato la sua carriera forse ancora più motivato nella voglia di vivere dopo aver visto in faccia la morte, dato che prima del volo stava attraversando invece un brutto momento di depressione. 

Carriera che ce lo porterà più avanti insieme a star pop e rock italiane e internazionali nei suoi Pavarotti & Friends


a cimentarsi con canzoni che andranno ben oltre la lirica, a volte con duetti non esattamente riusciti. 
Ma stranamente... senza i Ricchi e Poveri... 

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Tengo sempre pronto il blaster.

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