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sabato 16 agosto 2025

LAYLA, NOME DI DONNA DAL SUONO ROCK

 Oggi, per i miei dischi preferiti del sabato, ripesco dal passato una canzone pazzesca che ormai fa parte fissa del repertorio di Eric Clapton, ma che arriva dal suo passato di quando, dopo i Cream ed altre esperienze musicali non da poco, ha fatto parte del supergruppo Derek & The Dominos.


La canzone è LAYLA con quel famoso riff suonato da Eric e che ognuno di noi ha sentito per forza almeno una volta nella vita e contenuta nell'unico album inciso in studio dalla band. 
Band che all'epoca era stata fondata fra gli altri dal chitarrista, tastierista, polistrumentista Bobby Whitlock (col berretto qui sotto) che è scomparso nei giorni scorsi a 77 anni


(qui sopra invece la formazione con anche Clapton al centro) aggiungendo così un altro nome alla lunga lista di quelli che hanno creato un certo genere musicale molto differente da quanto stiamo invece vivendo attualmente e portato anche in tv dalle tante produzioni ispirate al Festivalbar (manifestazione che aveva visto su quel palco LE ORME nel 1976, tanto per dire...). 
Tutto cambia, tutto si evolve e d'altronde sarebbe strano sentire qualcuno nel 2025 che canta ancora come, per dire, i Platters, tantopiù che pure i Manhattan Transfer si sono ritirati dalle scene. 
E aveva un bel dire Bob Dylan che i tempi stavano cambiando già allora... 

mercoledì 12 febbraio 2025

BLACKOUT - LE VERITÀ NASCOSTE (E ALLA FINE NEMMENO RIVELATE DEL TUTTO)

 Ecco tornato Blackout con la seconda stagione terminata appena in tempo la settimana scorsa, che in questa non ce n'è più per nessuno con Sanremo iniziato ieri (si, ne parlerò a breve), e secondo blocco che porta come titolo anche Le Verità Nascoste, quasi come un album delle gloriose Orme, pilastri del prog italiano.


E proprio sulla musica che accompagna le scene devo aprire subito una parentesi perché in parecchi momenti sembra un copia-incolla del bellissimo tema finale di INCEPTION che in fin dei conti ci sta anche bene in questa fiction distopica. 
Distopica poiché racconta di qualcosa accaduto fuori dalla Valle del Vanoi in Trentino dove sono bloccati i nostri protagonisti dalla SCORSA STAGIONE
Qualcosa che sembra apocalittico perlomeno da quello che viene fatto capire a spizzichi e bocconi.

Stavolta arriva pure un elicottero e tutti a fare il trenino peppèpeppèpeppè che finalmente si torna a casa dato che apparentemente i nuovi arrivati dovrebbe soccorrere i sopravvissuti, ma qualcosa o qualcuno impedisce che tale proposito venga portato a termine. 
O magari quelli che sono arrivati non sono veri soccorritori, ma gente in fuga da quel qualcosa aldilà delle montagne, qualcosa di non detto (quelle verità nascoste)? 
Tutto rimane non spiegato del tutto con ancora qualche morte più o meno misteriosa in più che non guasta mai e non impegna, che tanto sono personaggi secondari... tranne uno, ma non aggiungo altro.

Peccato per i tanti momenti "molli" tipici da fiction italiana che allungano il minutaggio senza poi portare granché ai fini della sceneggiatura, e lunga vita ai telecomandi che permettono di alzare il volume durante i bisbigli, e sono tanti. 
Ma pare che al fruitore medio della tv generalista piacciano le cose fatte così e quindi tocca tenercele.
Comunque da come termina l'ultimo episodio, la storia parrebbe bella che finita lì senza dare troppe spiegazioni, come dicono anche gli autori e Luca Barbareschi che produce il tutto. 
Almeno per ora, ma non si sa mai... 

sabato 17 dicembre 2022

ADDIO AD UN GRANDE EX CALCIATORE ED ALLENATORE CON RICORDI MALINCONICO-MUSICALI

 Di solito il post del sabato lo dedico alla musica, ed anche oggi è così, però prima di tutto, anche se non sono un tifoso di calcio, devo mandare un ultimo saluto a Sinisa Mihajlovic che ieri ha perduto la sua battaglia contro la leucemia, battaglia che stava combattendo dal 2019 senza però aver mai abbandonato il suo ruolo di allenatore.


Sinisa, è stato ricordato durante la giornata di ieri anche da molti personaggi dello spettacolo incluso Amadeus che lo aveva avuto come concorrente a I Soliti Ignoti


e ospite durante il Festival di Sanremo (nella foto sopra sono con Fiorello e Ibrahimovic), e ci ha lasciati a soli 53 anni. 
Dopo il doveroso addio, ci starebbe bene anche una canzone, magari un po' malinconica e, guarda caso, ho proprio una ballad nel cuore ed è tutta italiana, una canzone di un gruppo prog nostrano nato alla fine degli anni 60 sulla scia dei vari Yes, Jethro Tull, Genesis, E.L.&P. che arrivavano da oltremanica.

La canzone è AMICO DI IERI (sono sicuro che coloro che sono stati vicini a Sinisa in campo calcistico e dintorni lo consideravano anche tale) del gruppo Le Orme e tratta da Smogmagica del 1975, album dal sound parecchio chitarristico-rockeggiante dovuto forse all'arrivo di Tolo Marton, aggiunto al trio di base, e sound che si allontanava un po' dal progressive a cui il gruppo veneto ci aveva abituati fino ad allora. 
Non è, a dirla tutta, uno dei loro ellepi migliori come invece lo erano stati Collage, Felona E Sorona, Uomo Di Pezza (con la super hit Gioco Di Bimba, ma per me sopratutto FIGURE DI CARTONE con quel suono di Moog che "muggiva"),
tutti ascoltati nel garage di un amico impallato con il prog italiano, e non solo, che aveva trasformato il piccolo locale in una saletta da ascolto (e anche alcova per le occasioni particolari...) dove troneggiava una tamarra bandiera a stelle e striscie stesa sul soffitto sovrastante un divano che se avesse potuto parlare... 
Il disco Smogmagica con quei suoni prettamente rock era stato quasi una sperimentazione mai più ripetuta, infatti quello era un periodo in cui anche Giampiero Reverberi stava per mollare la produzione della band per dedicarsi ad altri progetti tra cui negli anni 80 il RONDÒ VENEZIANO,
ma la ballad, presa così da sola, rimane secondo me una delle loro più belle canzoni al punto da sembrare una pinkfloydiana Wish You Were Here all'italiana. 
A conferma di come Le Orme fossero influenzate anche a livello amichevole dalla musica inglese dell'epoca, ecco una famosa foto nella formazione di base a tre, cioè Toni Pagliuca, Aldo Tagliapietra e Michi Dei Rossi, con i Genesis dove potete divertirvi a riconoscere i vari componenti,


certo molto diversi da come sono adesso, ma tuttavia si capisce bene chi sono, in particolare Peter Gabriel che è quello che, per qualche motivo strano (leggi Foxtrot 😉) risulta più in vista. 
E comunque ancora in coda, addio Sinisa. 

martedì 8 novembre 2022

LUTTO PER I BACKSTREET BOYS E LE ORME

 Il 22 ottobre scorso i Backstreet Boys erano all'Arena di Bologna per il loro grande ritorno come simbolo degli anni 90 (dato che gli 80 ormai li abbiamo spremuti fino all'osso), sempre con il loro nome anche se non sono più tanto "boys" dato che Kevin Richardson


(nella foto con lo spolverino blu) di anni ormai ne conta già 51, ma poco importa perché l'affluenza di pubblico ha dimostrato che questa band americana alla Take That (per capirci) ha ancora il suo grande seguito come testimonia il tour sold out che stanno portando in giro per il mondo. 
Purtroppo la conferma del grande successo è stata funestata l'altro ieri dalla notizia riguardante la morte di Aaron Carter,

giovane cantante hip hop di soli 34 anni e fratello dell'altro BSB Nick Carter. Aaron, che in Italia forse non aveva la stessa popolarità dei Backstreet Boys, già a 9 anni aveva diverse volte aperto i concerti della band del fratello presentando il suo primo singolo CRUSH ON YOU
ed era apparso anche in film e serie tv come Lizzie McGuire (dove la protagonista era Hilary Duff), ma nel suo passato ci sono stati presto problemi di tossicodipendenza, uno spettro che ha afflitto parecchie star catapultate da giovanissime nello showbiz e di cui la Disney ha parecchia responsabilità come ben sanno Lindsay Lohan e Britney Spears (giusto per fare due nomi). 
Le cause del decesso avvenuto nella vasca da bagno per annegamento, non sono state del tutto chiarite, ma comunque da queste pagine gli arriva un ultimo saluto come nel loro recente concerto a Londra i BSB hanno fatto.  
Sempre nel mondo della musica, però stavolta italiana, ci ha lasciati il 2 novembre a 75 anni a causa di un tumore Marino Rebeschini,

che era stato il primo batterista de Le Orme, subito sostituto da Michi Dei Rossi dopo aver fatto appena in tempo a registrare il primo singolo FIORI E COLORI
poiché era stato chiamato per il servizio di leva. 
Addio Aaron e Marino. 

B. B. KING, UN BLUESMAN NELLA NOTTE

 100 anni fa esatti nasceva Riley B. King, ovvero B. B. King, il re del blues (da non confondere con l'altro bluesman suo quasi coetane...