martedì 9 giugno 2020

1917, IL GIOCO DEL PIANO SEQUENZA



Realizzare un film in piano-sequenza vero è un esercizio di stile al quale sono arrivati in pochi.
Ultimamente abbiamo visto parecchie scene in piano-sequenza in diversi film, anche se non sono quasi mai veri e ci sono in realtà dei montaggi digitali fatti molto bene.
Questo film di Sam Mendes sembra tutto fatto così, tranne un paio di stacchi netti, mentre invece ricorre alle suddette tecniche digitali per mixare le scene come se fossero una ripresa continua.
Al di là dei tecnicismi, comunque il film è stupendo e George McKay regge la scena dall' inizio alla fine talmente bene che riesce a far passare in secondo piano i camei dei nomi più altolocati.
È un film di guerra, ma niente a che vedere con altri film del genere.
Qui sei con il protagonista come se stessi giocando sulla PlayStation e ti senti parte della sua corsa disperata contro il tempo per salvare 1600 soldati da una sicura strage.
E la cosa più bella è che pare sia tratto da un racconto di una storia vera da parte del nonno del regista.

Regista che ho già amato in pellicole precedenti (Skyfall, American Beauty) e che si conferma tra i miei preferiti con questa.


8 commenti:

  1. Ciao, uno dei motivi che mi ha più incuriosito di questo film è stato proprio l'uso del piano sequenza. L'altro è che di film sulla Prima Guerra Mondiale in tempi recenti praticamente non ne sono stati girati. Anche a me è piaciuto.
    (domani rispondo alle tue domande del Liebster Award)

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    1. Anche Inarritu aveva fatto la stessa cosa con Birdman creando un piano sequenza grazie a montaggi digitali quasi impercettibili.
      Allora poi ti leggerò☺

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  2. Il piano sequenza è un'arma potentissima nelle mani di un regista. Anche se non è autentico ma ottenuto da effetti di annullamento degli stacchi in digitale può funzionare (come in Tyler Rake ad esempio) e rendere il film più coinvolgente. Poi ho amato anche io Maerican Beauty e Skyfall di Mendes, e ho amato George McKay in Captain Fantastic. Mi hai davvero incuriosito!

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    1. Vale la pena di vederlo, fidati. E non ti dico i camei illustri, così non ti rovino la sorpresa☺

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  3. Una "favola" di guerra molto bella ma che, in sostanza, al di là del piano tecnico mi ha lasciato poco.

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    1. Beh guarda il virtuosismo tecnico non l'ho visto poi così importante. Io mi sono fatto prendere comunque dalla storia. A volte sembrava di essere in prima persona.

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  4. A me è piaciuto molto.
    Mi aspettavo che il piano sequenza infinito avrebbe potuto ammorbarmi, ma tanto per dire, mi è capitato di annoiarmi più con Dunkirk che con questo film.

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    1. Ecco Dunkirk non l'ho ancora visto, ma questo l'ho apprezzato molto.

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Tengo sempre pronto il blaster.

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