mercoledì 3 giugno 2020

SNOWPIERCER


Fino al giorno in cui ho visto Parasite, Bong Joon Ho era per me sconosciuto, salvo poi scoprire in seguito che, senza saperlo, avevo già visto una cosa diretta da lui, cioè Tokyo! e precisamente l'episodio che chiude il film, e che nel 2013 aveva diretto questo Snowpiercer, che però avevo evitato.
Fatto sta che Netflix ha messo sulla piattaforma una nuova serie che è un prequel di tale film per cui mi è venuto da pensare che magari qualcosa di buono c'era.
E infatti ci sono molte buone idee in Snowpiercer che è tratto da una graphic novel e che sfoggia un cast di prim'ordine da Chris Evans a John Hurt, da Tilda Swinton a Ed Harris.
Posso quindi dirmi contento di averlo recuperato e di aver passato quelle due ore senza nemmeno un minimo colpo di sonno (cosa che invece temevo). 
Non sto a raccontare la storia perché ormai sarò l'ultimo spettatore che doveva ancora vederlo, ma dico solo che ogni scena, anche la più oscura, ha qualcosa di particolare che riesce a mantenere l'attenzione alta grazie all' uso intelligente delle luci e delle ombre che invece in certi film ti stanca solo la visione (vogliamo parlare di quell' episodio del Trono Di Spade?).
E sorvolo senza problemi sui panorami finti che si vedono dai finestrini del treno, perché tanto la storia è DENTRO a quel convoglio sferragliante e il resto è solo di contorno.
E quasi quasi, ora vado al recupero anche del resto della filmografia di Bong Joon Ho.

12 commenti:

  1. Sto guardando la serie tv, ho letto il fumetto, ma il film non si batte, Bong Joon Ho è stato "scoperto" solo adesso da tanti con "Parasite" ma regalava già filmoni come questo ;-) Cheers

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti mi è piaciuto un sacco. La serie non so se la guarderò.

      Elimina
  2. Anche io, fino a un paio di mesi fa, NON sapevo che il regista fosse lo stesso di Parasite.
    Assurdo... :)

    Moz-

    RispondiElimina
  3. Un film molto particolare che ti tiene incollato fino alla fine, e qui Chris Evans è anche bravo, si stava scrollando di dosso Capitan America :D

    RispondiElimina
  4. Curioserò su Netflix allora!
    Di Boong Joo Ho , sempre su Netflix ho visto solo The Host.
    Bello.

    RispondiElimina
  5. Film che mi è piaciuto davvero molto, così come "Parasite" (capolavoro). Mi sono piaciuti un po' meno, a dire la verità, "The Host" e "Okja"... ma meritano sicuramente un'occhiata.
    Riguardo la Serie TV di Snowpiercer: mah... ho visto i primi 2 episodi, e lì i colpi di sonno sono stati davvero dietro l'angolo. Spero di avere la forza per continuare e, magari, ricredermi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Boh non so. La serie non l'ho ancora vista, ma per ora vedo altre cose☺

      Elimina
  6. se devo essere onesta il film l'ho trovato...brutto. si, gli attori sono dei grandi e lo dimostrano, specie Tilda, che giuro non avevo riconosciuto per nulla, un Hurt da grido come sempre, un Chris muscoloso ma non ipertrofico che qui fa il suo lavoro in maniera eccellente. no, davvero, gli attori il loro lo fanno benissimo, è proprio il film che non regge. cominciamo col dire che se ogni anno provvedono ad un abbassamento della popolazione dei poveri, non capisco da dove vengono tutti i soldati che hanno, perché in 15 anni (lo dice Chris quando gli chiedono che cosa faceva prima: quindici anni di vita fuori e 15 anni di vita dentro il treno) non si ha un picco della popolazione, a meno che in prima classe non passino il tempo incinte.
    poi vogliamo parlare del fatto che il genio del costruttore crea una macchina perfetta che va a ragazzini? perché ogni tot ci vuole uno che col metro va a cercare un ragazzino che sta nel buco e che con la mano prende e porta fuori non si sa che porcheria dal cuore del motore. molto truce ma molto poco credibile. e perché poi il gesto della pulitura che fa il ragazzino lo fanno in maniera spasmodica anche Tilda e il capotreno? vogliono farci credere che anche loro sono stati bambini pulitori? ma non è partito da solo 15 anni il treno? e loro due sono un po troppo grandicelli per avere un passato del genere. e poi ci sono un sacco di altre cose che, tutte assieme chiedevano una sospensione della realtà un po troppo sospesa per i miei gusti. capisco la critica sociale, il discorso ambientalista, capisco tutto ma ci sono un po troppe cose che si dovrebbero mandare giù tappandosi il naso.
    un ultimo quesito che lasciano, come altri, senza risposta: i due bimbi che si salvano alla fine, che poi lei bimba non è, i novelli Adamo ed Eva di questa terra che non è più vittima di temperature glaciali. scendono dal treno ribaltato, si avviano sulla neve guardando un orso bianco in lontananza e poi...? che si mangiano? i cadaveri dentro al treno, che tanto son belli cotti? dove dormono? e come fanno a convincere l'orso a non usarli come scorte alimentari? gli Adamo ed Eva dalla vita più corta della storia?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le risposte al finale evidentemente sono lasciate aperte. Mentre la serie su Netflix è un prequel e magari svela qualcosa sugli antefatti.
      Non ti so dire, perché non l'ho vista. In effetti le cose assurde ci sono, ma le trovi in ogni film, anche nella tanto sopravvalutata saga di Hunger Games, della quale ho già parlato male qui da me.
      Giustamente ci sono spettatori che si accontentano di quello che vedono e altri, come te, che invece scavano e si fanno mille domande. Ben vengano entrambe le categorie☺

      Elimina

Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

LA GIORNATA DEL PIANOFORTE SULL'OCEANO

 Oggi è la giornata internazionale del pianoforte che si festeggia il 29 marzo poiché è l'88esimo giorno dell'anno, esattamente come...