Tipico caso di film che invecchia male già dall'uscita in sala.
Quando uscì questa pellicola nel 1992, si faceva un gran parlare di realtà virtuale e tutti a fantasticare su occhialoni/visori e tute con sensori che manco in Ready Player One. Era stato presentato infatti come il "Primo film sulla realtà virtuale" sottolineando che veniva dal genio di Stephen King. Ma l'idea di Steph era in realtà sviluppata al massimo in un minuto dell'intera pellicola e non c'entrava una beneamata mazza con la realtà virtuale, se conoscete il breve racconto "Il Tagliaerbe". Tanto che allo scrittore gli girarono un pochetto le balle e intentò una causa legale contro sto film per farsi rimuovere dai credits... giustamente. Ci troviamo un Pierce Brosnan pre-Bond e un Jeff Fahey pre-ruolidastronzo che farà sempre in seguito. E poi ci sono i tanto declamati otto minuti di effetti speciali nella realtà virtuale che, visti oggi, hanno la stessa credibilità di un cartone animato cecoslovacco, mentre all'epoca... uguale. Tant'è però che ne arrivò anche un seguito peggiore del primo... proprio voglia di farsi del male.
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Pensa che invece io ho un gran bel ricordo di questo film! Sarà che non lo rivedeo da qualche buon annetto?? 🤔🤔 Purtroppo non ho letto il racconto quindi non saprei fare un paragone...per fortuna (a quanto pare 😄) non ho mai visto il seguito!
RispondiElimina*sarà perché
EliminaIl racconto viene citato pochissimo nel film, solo nella scena in cui la macchina tagliaerbe fa fuori qualcuno, e non c'entra assolutamente nulla la realtà virtuale. È stato tutto appiccicato li così per citare Stephen King
EliminaAh ecco, un bel pretestONE insomma!! 😮
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