mercoledì 16 dicembre 2020

EMILY IN PARIS - COSE GIÀ VISTE, MA DIVERTENTI

 Divertente serie su Netflix con la sopraccigliuta e stupenda Lily Collins (si, è la figlia di quel tale che fa il batterista e che, purtroppo, non sta più tanto bene) che pare tanto una Audrey Hepburn dei giorni nostri, e pure di Audrey Hepburn sono un grande ammiratore.


Lei è Emily Cooper, una ragazza di Chicago che viene inviata a lavorare a Parigi presso un' agenzia di marketing, scontrandosi da subito con la diffidenza dei colleghi francesi e specialmente della capa, Philippine Leroy Beaulieu (si, è la figlia di quel tale che è stato il grande Yanez di Sandokan), trovando poi piano piano degli alleati all' interno dell'agenzia, e anche fuori, che la aiuteranno a superare dei momenti difficili. Situazioni viste un po' già in Il Diavolo Veste Prada, Ugly Betty, Sex & The City, tutto mixato in dieci episodi di mezz'ora briosi e divertenti che alla fine lasciano un cliffhanger per una seconda stagione che, si dice, sarà preparata appena possibile. Covid permettendo. 

P.s. Gli stereotipi sono tanti, è vero, e molti hanno criticato la serie proprio per questo, ma sa intrattenere con leggerezza ed è ciò che in fondo conta.

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