venerdì 1 novembre 2024

KRAFTWERK - AUTOBAHN (UN'AUTOSTRADA VERSO IL FUTURO)

 Nel giorno che segue la notte di Halloween di 50 anni fa, quando ancora in Europa tale festa a stelle e strisce non si considerava ancora, cioè il primo novembre del 1974 quei quattro "giovialoni" tedeschi dei Kraftwerk pubblicavano AUTOBAHN,

ovvero Autostrada, quasi come fosse pure quella una ricorrenza dato che a settembre del 1924 era stato inaugurato a Lainate il primo tratto dell'autostrada Milano - Laghi, da Milano a Varese, la prima realizzata al mondo, ed il di molto successivo ottobre del 1964 toccava all'Autostrada Del Sole. 


Ma torniamo subito ai nostri quattro gelidi musicisti teutonici che con questo disco, da duo come erano nati nei primi tre dischi (Ralf Hutter & FLORIAN SCHNEIDER), diventavano appunto quartetto e continuavano a sperimentare le sonorità elettroniche (finora con anche interventi di flauto e violino) cominciando a portarle verso gli estremi robotizzati che poi li avrebbero caratterizzati negli anni a seguire con quel picco al top che sarebbe stato The Man Machine,
 e qualcosina di Halloween comunque dovevano avere già dentro perché a mia madre facevano una paura matta quando li vedeva in tv

intervistati da Corrado a Domenica In (o meglio, erano le loro controparti sintetiche, ma, povera donna di un mondo antico, lei si spaventava anche di più per i ROCKETS).
La musica che esce da questo Autobahn non è per niente pop leggero, anzi a dir la verità ti mette pure una certa ansia specie nei brani che occupano il lato B dato che il primo è tutto occupato, con le sue variazioni, dalla suite che dà il titolo al disco, ma negli anni 80 un nostro artista geniale, all'epoca sottovalutato solo perché stava appeso sotto forma di poster nelle camerette delle adolescenti, saprà rileggere gli stessi identici suoni con tutt'altro spirito,

e sto parlando di Alberto Camerini con TANZ BAMBOLINAROCK'N'ROLL ROBOT,

personaggio che di recente è tornato a fare spettacoli (tingendosi gli ormai bianchi capelli) anche grazie ad un ritorno di popolarità regalatogli dai Rockets che, insieme a lui, hanno fatto una COVER della sua canzone

in quel TIME MACHINE che ci aveva lasciato un po' tanto perplessi per la scelta dei brani tipo Piccola Katy dei Pooh. 
Due modi estremamente diversi, quelli dei Kraftwerk e di Camerini, di utilizzare la stessa tecnologia per fare dischi, come dire che "sta mano po' esse piuma e po' esse fero... 
Dipende tutto da come la usi. 
Piccola chicca sulla copertina del disco è che quella che appare anche dietro di loro

nelle esibizioni live è quella fatta per il mercato britannico, divenuta in effetti poi quella più classica è più essenzialmente kraftwerkiana, mentre l'originale sarebbe stata questa

con alcune variazioni tipo che in alcune edizioni non si vede il cruscotto in primo piano dell'auto, oppure manca il cartello stilizzato in sovrimpressione. 
Certo è che, per tornare alla protagonista del disco dei Kraftwerk, di anni ne sono passati da quel 1924 e queste nostre autostrade i segni adesso li mostrano tutti con i cantieri che, specie d'estate, provocano code lunghissime. 
Ma sai com'è... dopo quella brutta faccenda di Genova a qualcuno adesso gli prude lì didietro e cerca di far vedere che si dà da fare. 
Fatto sta che a rimandare a domani le cose che potresti fare oggi poi ti trovi con una mole di lavori difficile da gestire. 
Perciò lasciamo l'arduo compito a chi di dovere che il suo lavoro dovrebbe saperlo fare... o no? 

KRAFTWERK - AUTOBAHN (UN'AUTOSTRADA VERSO IL FUTURO)

 Nel giorno che segue la notte di Halloween di 50 anni fa, quando ancora in Europa tale festa a stelle e strisce non si considerava ancora, ...