domenica 5 settembre 2021

NINE PERFECT STRANGERS CHE È MEGLIO SE RIMANGONO TALI

 Una serie che parte bene, anzi è molto intrigante anche se c'è Melissa McCarthy come attrice e produttrice e per la quale ho una lieve avversione, ma per controparte ci sono delle bellissime riprese in UHD che sembrano quelle che ti mettono nei negozi per invogliarti a comprare una mega TV da 80 pollici anche se vivi in un monoloculo come quello di Pozzetto ne Il Ragazzo Di Campagna, e pure la sigla è graficamente stupenda, davvero; poi ci sono Nicole Kidman, ormai un pochino inquietante (non solo per il personaggio che interpreta) con quel suo viso sempre più innaturale, Samara Weaving, Bobby Cannavale, Regina Hall, Luke Evans e altri che sono in una specie di SPA, di resort, per diventare persone nuove, per lasciarsi dietro i problemi che si stanno trascinando dietro da troppo tempo guidati da Masha (senza Orso perché è Nicole) in un percorso non privo di sorprese.


Sorprese che per me si sono fermate lì al quarto episodio (ma già al terzo mi salivano i dubbi), perché, nonostante tutte quelle premesse, la noia che ha cominciato a prendermi e il ragionamento che ho cominciato a fare tra me e me è stato: "ma davvero mi interessa vedere sta roba qui?". 
E la risposta è stata "No!". 
E vedi che Melissa McCarthy anche stavolta doveva essere un campanello d'allarme... 

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