sabato 11 gennaio 2025

FRANCESCO DE GREGORI: CINQUANT'ANNI DI RIMMEL

 Disco del sabato molto vintage oggi poiché il gennaio di mezzo secolo fa vedeva la pubblicazione di un LP che al 90 per cento sta (o è stato) nelle case di tutti gli italiani sotto forma di vinile, cassetta o anche cd, e il suo titolo è RIMMEL, ovvero il terzo album di Francesco DeGregori.


Terzo, ma sarebbe il quarto lavoro su vinile perché il primissimo Theorius Campus era stato invece condiviso a metà con Antonello Venditti che allora pareva un po' il Tomas Milian/Nico Giraldi (erano tutte canzoni soliste eccetto IN MEZZO ALLA CITTÀ dove duettavano, e stava lì anche la mitica Roma Capoccia)

dato che la RCA non era del tutto convinta che i due potessero reggere un disco interamente da soli, cosa che nel futuro sarà smentita da entrambi. 
Sulla copertina di Theorius Campus poi c'è la curiosità che riporta un particolare di quel dipinto che ispirerà il videoclip di WHERE THE WILD ROSES GROW, la splendida canzone di Nick Cave & Kylie Minogue a cui avevo dedicato un POST molto tempo fa. 
Ma torniamo al nostro Rimmel, disco breve, infatti dura solo mezz'ora (ma anche Battiato aveva questo standard) dove ogni canzone vale la sua presenza senza rischiare di essere un filler, e lavoro che fece però storcere il naso ad alcuni critici dell'epoca turbati da certi testi come quel valzerino musette di Buonanotte Fiorellino ispirato a WINTERLUDE di Bob Dylan (non è una cover, ma poco ci manca).

Una curiosità del disco è che l'iconografia relativa a DeGregori lo ritrae spesso con la chitarra imbracciata, ma in realtà era usata da lui solo come ritmica di accompagnamento, mentre tutte le altre chitarre acustiche nel disco erano state suonate da Renzo Zenobi, bravissimo nel finger picking (suona anche nei dischi precedenti, per esempio in NIENTE DA CAPIRE)

dove invece Francesco peccava un bel po' e trovò in Renzo un valido maestro per migliorare la sua tecnica. 
I due sono anche lasciati da soli, voce e chitarra, come unici esecutori della ballad tutta arpeggiata PEZZI DI VETRO, canzone che verrà anche citata da Francesco in seguito molti anni dopo in Povero Me.

Appunto nei testi delle varie canzoni poi tanti si sono sbizzarriti a trovare riferimenti a colleghi del cantautore, da Venditti a Patty Pravo (in Piano Bar e Quattro Cani), ma sempre regolarmente smentiti da Francesco mentre era dichiarato nelle note di copertina che IL SIGNOR HOOD era Marco Pannella citato però solo dalla M puntata. 
Il bello di questo disco vintage è che a rimetterlo su adesso riesce a farti affiorare tanti ricordi come il ritorno della musica live proprio grazie al tour di Francesco e Lucio (Dalla) dopo quel periodo in cui nessuno più voleva esibirsi dal vivo per colpa dei disordini che c'erano stati, e anche questo lo trovate raccontato nel PRIMISSIMO POST che ho pubblicato ormai quasi sei anni fa. 
Perché scripta manent... anche sul web... 

Nessun commento:

Posta un commento

Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

FRANCESCO DE GREGORI: CINQUANT'ANNI DI RIMMEL

 Disco del sabato molto vintage oggi poiché il gennaio di mezzo secolo fa vedeva la pubblicazione di un LP che al 90 per cento sta (o è stat...