domenica 2 aprile 2023

SE HO ACQUISTATO IL MIO PRIMO VIDEOREGISTRATORE È STATA COLPA DEI PINK FLOYD (E OLIVIER ASSAYAS RINGRAZIA)

 Avevo acquistato nel 1988 il mio primo VCR, che era un REX esattamente come questo in foto,


marca nota in effetti più che altro per frigoriferi e lavatrici, perché avevo saputo che i Pink Floyd avrebbero tenuto un concerto gratuito a Venezia che sarebbe stato trasmesso in diretta tv, ed io ero appena reduce da due loro date (pagate) di cui UNA al Comunale di Torino, con ancora negli occhi quello spettacolo faraonico che magari Battiato definirebbe "con fumi e raggi laser", ma che nel contesto ci stava tutto, per cui dovevo avere assolutamente il modo di fermare quel momento storico su un nastro magnetico che, all'epoca, era la migliore soluzione disponibile. 
La sera del concerto quindi ero bello pronto (e mica solo io, eh) con una VHS vergine da 180 minuti, ma sarei stato presto colto da una grossa delusione dato che quel concerto di Venezia sarebbe durato solo 90 minuti mentre quelli integrali che avevo visto io erano lunghi quasi il doppio. 
Pare ci fossero esigenze televisive e più che altro tecniche, per cui, essendo il palco montato su uno zatterone galleggiante sulla laguna, non potevano essere presenti tutte le diavolerie volanti sorrette e supportate da cavi e carrucole che invece ci avevano sovrastati a Torino (maiali, letti, spiriti). Vabbè meglio che niente dai. 
Ah... I veneziani ancora adesso ringraziano per la bell'idea del concerto gratuito 😁.


Da lì in poi quell'apparecchio è diventato un fedele compagno di passioni musicali e cinematografiche, pronto, grazie al timer, a registrare film trasmessi ad ore notturne impossibili, come quella volta che mi son trovato per caso sul nastro IRMA VEP di Olivier Assayas, per il quale apro una piccola parentesi dato che da un po' di tempo adesso è disponibile su diverse piattaforme streaming tra cui Pluto dove è gratuito con spot pubblicitari qui e là e già che c'ero allora me lo sono riguardato per la terza o quarta volta, ma stavolta ho avuto la sorpresa di trovare un film diverso da come mi ricordavo a causa di un nuovo doppiaggio fatto apposta per lo streaming, con Cristian Iansante che dà la voce a René Vidal, il problematico regista alle prese con la travagliata lavorazione del film nel film. 
Il lavoro è comunque fatto bene da tutti i doppiatori, ma, come è accaduto per la SERIE TV sequel del film, stavolta i dialoghi sono stati tutti uniformati e non sono state mantenute le parti in cui gli attori francesi parlavano in inglese con Maggie Cheung e che nell'edizione originale erano sottotitolate, perciò viene reso meno efficace il senso di confusione di Maggie in una Parigi dove lei parla solo cinese e inglese per cui molti non sono sicuri che l'attrice comprenda bene quello che le viene detto in francese. 
Anzi tale confusione in cui si trova l'attrice in realtà non la si sente per niente a meno che non si sia già vista l'edizione originale, e certi commenti della troupe sembrano non avere più molto senso dato che senti tutti interagire in italiano. 
Vabbè, son scelte di marketing, ma ancora una volta rimpiango la traccia originale che comunque ho nella mia videoteca e, se se ne ha la possibilità, consiglio vivamente il primo doppiaggio.
Comunque il buon REX è andato dismesso solo dopo 20 anni di onorato servizio quando ha cominciato a dare segni di stanchezza decidendo di stritolare qualche nastro. 
Ora per i millennials c'è ovviamente il digitale con i vari formati, ok, ma chissà se tutti quelli un po' più grandicelli si ricordano la loro prima videoregistrazione, quale film o serie tv o concerto?

1 commento:

  1. Anch'io le prime canzoni dei Pink Floyd che ho ascoltato me le aveva registrate un amico su una cassetta dove ricordo che c'erano anche canzoni de Le Orme e Ivan Graziani. Da lì in poi ho ampliato la mia amicizia con la band britannica 😊

    RispondiElimina

Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

 Duane Eddy 86 Paul Auster 77 cancro ai polmoni