lunedì 24 aprile 2023

WAR - LA GUERRA DESIDERATA: CHI LA DESIDERA? NON CERTO IO

 Era lì su Prime Video questo film War - La Guerra Desiderata, ma non l'avevo considerato granché, anche perché di guerra ne ho piene le scatole con tutto quello che si sente nei tg.


E invece, su consiglio di FRANCO BATTAGLIA, ci ho dato un'occhiata di recente giusto per ritrovare (esattamente a SETTE GIORNI di distanza) di nuovo Edoardo Leo (Tom, l'allevatore di cozze fuori dal mondo) che porta per l'ennesima volta in scena il solito personaggio impacciato che ben conosciamo seppure stavolta in un contesto più drammatico, ovvero quello di un ipotetico, fantasioso, fantapolitico conflitto fra Italia e Spagna con in mezzo pure la Francia, il che mi va a cadere in questo lunedì di ponte con il 25 aprile. 
Tutto fanta e infatti all'inizio del film appare un avviso che ti informa che la sceneggiatura era stata scritta ben prima dell'inizio degli eventi fra Russia e Ucraina che non sia mai che qualcuno possa pensare che se ne siano approfittati.

Fatto sta che questo conflitto di cui si parla nel film rimane nel limbo delle notizie che arrivano dai tg mentre le forze armate si preparano ad un'eventuale invasione con un grande spiegamento di forze e veri mezzi dell'esercito portati in scena.

A conferma poi che la sua parte nei due episodi di DIABOLIK era forzatamente mal recitata seguendo le direttive dei registi, qui Miriam Leone è invece semplicemente perfetta in ogni scena (ma io già lo sapevo) mentre il resto del cast può contare su Massimo Popolizio, Stefano Fresi e Giuseppe Battiston, quest'ultimo nella parte del barista frustrato che vede nella guerra un'occasione per ritrovare la stima in sé stesso, esaltandosi nel comandare un gruppo paramilitare e arrivando ad un eccesso che ti ghiaccia in quella scena che non spoilero, ma se avete visto il film avete già capito.

L'idea del film è buona anche se il motivo che scatenerebbe tale conflitto supposto per tutto il tempo forse è un po' troppo esagerato (se fosse così davvero, allora ci sarebbero già stati molti altri motivi di conflitto in passato), ma siccome siamo in fantapolitica la possiamo prendere così. 
La lunghezza del film supera le due ore, e potrebbe forse sembrare un po' troppo eccessiva, con certi intermezzi quasi surreali come la scena del concerto privato per archi (la violinista è Barbara Alberti) che fa tornare alla mente l'orchestra del Titanic che suona imperterrita durante la catastrofe. 
Tutto sommato però grazie a Leo e la Leone, per i quali nutro molta simpatia ed empatia, il film si regge bene e probabilmente con altri due attori non sarebbe stata la stessa cosa; inoltre il regista Gianni Zanasi riesce nell'intento di mostrare in maniera adeguata e realistica (credo, perché al massimo posso solo ricordare i comportamenti durante la pandemia) la follia collettiva e gli istinti primordiali che una tale minaccia porta nelle persone, che abbiano attitudini guerrafondaie o meno, mentre per il finale beffardo mi ha ricordato anche una delle prime opere dei Manetti Bros. (vedi che tornano per la seconda volta nel post) ovvero L'Arrivo Di Wang che, se per caso non l'aveste mai visto, rispetto a DIABOLIK posso assicurare che è una "roba dell'altro mondo" 😜. 

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