sabato 17 agosto 2024

L'ATTACCO DEI MANESKIN GIGANTI

 In effetti in questa settimana c'è tanta musica nel blog, fra Olimpiadi e debutti storici, e infatti la musica c'è anche oggi, ma, diciamolo, è estate e tutto intorno siamo invasi da spettacoli e concerti come anche in Giappone dove proprio oggi a Tokyo e domani a Osaka si esibiranno i nostri Måneskin che per l'occasione hanno avuto l'onore di avere una locandina 


disegnata nientemeno che da Hajime Isayama, ovvero l'autore del manga L'Attacco Dei Giganti trasposto anche in versione anime. Forse non sono proprio somigliantissimi i nostri ragazzi, ma sulla libera interpretazione dell'autore non si discute, e comunque Ethan Torchio, il batterista aveva già avuto una specie di sosia in ALICE IN BORDERLAND


Personalmente il loro primo disco mi era piaciuto molto, grazie anche al singolo TORNA A CASA, come nel secondo album l'altra ballad, a cui avevo già DEDICATO UN POST, dal titolo VENT'ANNI mi prendeva davvero molto bene,

mentre per la terza prova su LP, cioè Rush!, ripubblicato poi con l'aggiunta nel titolo di (Are U Coming?), purtroppo ho un giudizio non proprio positivo se non giusto per la bella ballad THE LONELIEST, l'unico brano per me degno di nota e non è un caso se in questo post ho messo solo quelle canzoni.

Ma c'è da dire che questo loro album è chiaramente stato realizzato appositamente per essere suonato dal vivo, con le canzoni che hanno più o meno tutte lo stesso tiro e difatti live rende molto bene quando sei nella bolgia sotto il palco ad aspettare lo stage diving di Damiano sudato (che magari volevi che il tuffo lo facesse Victoria, e invece no). 
Qualcuno dice che nel disegno mancano i tatuaggi di Damiano, è vero, ma forse la scelta di disegnarlo così non è casuale dato che in Giappone il tatuaggio è un segno di appartenenza ad associazioni tipo Yakuza. 
Adesso noto che li ho nominati tutti tranne Thomas, ma tanto lui campeggia lì in primo piano sulla locandina...  
Tornando quindi a Rush! devo dire che se in quelle canzoni più melodiche di cui sopra non li trovavo per niente male, qui invece mi urtavano un po' certe cose ripetitive passate dalle radio, seppure suonate con grande energia e precisione, cosa quest'ultima che forse se John Taylor parla bene di Victoria DeAngelis un motivo ci sarà.

Però sai com'è, l'ho già detto che prima di esprimere un giudizio definitivo bisogna verificare di persona perciò questo album ho voluto ascoltarlo tutto per intero durante un viaggio e questo ha confermato quello che dicevo prima, cioè che magari dal vivo certi pezzi tirati rendono bene (sono appunto fatti apposta) anche grazie a come sanno stare i ragazzi sul palco, ma così al solo ascolto in auto (che reputo uno dei modi migliori per ascoltare musica se sei da solo) non ci siamo proprio, cioè stavo provando una sensazione di nervoso.
A questo si aggiunga anche la mossa secondo me discutibile di ripubblicare questo terzo album con l'aggiunta di alcuni inediti, cosa che ultimamente si fa quando esce la Legacy Edition di un disco famoso che compie 30, 40, 50 anni, e ci trovi appunto inediti, provini e versioni alternative. 
Ma nel caso dei Måneskin che senso ha, se non solo puramente a scopo di lucro, far uscire una versione extended del disco ancora quasi fresco di stampa?
Tant'è che subito dopo, sempre durante quel viaggio, ho ritirato fuori AQUALUNG dei Jethro Tull (anche questo in una versione extended uscita per l'anniversario) e l'ho fatto girare per intero un paio di volte fino all'arrivo a casa.

E la mia psiche ha finalmente ringraziato. 

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