giovedì 6 febbraio 2020

JONI MITCHELL - WILD THINGS RUN FAST


Sicuramente qualcuno sarà sorpreso vedendo questo disco tra i miei preferiti. Cioè uno che segue il Festival di Sanremo (la leggerezza per eccellenza di cui magari tornerò a parlare per il buon piazzamento dei Pinguini Tattici Nucleari  

e vi consiglio il loro video in cui rifanno un classico anni 80), uno che ascolta la disco funky anni 70, i Toto, i Ramones, i Queen e i Police e va per ben tre volte ai concerti dei Pink Floyd ce lo vedi a mettere su un disco di una cantautrice che trova la sua ispirazione principalmente nel folk e nel jazz? Eppure la curiosità che mi aveva messo all'epoca la recensione letta su Ciao 2001, rivista musicale di cui ho parlato QUI, perché nessuna radio si prendeva la briga di mettere su un brano di questi, mi ha fatto scoprire che la signora Joni Mitchell in versione anni 80 non è poi così distante dai miei gusti. 
Intanto Chinese Cafè che apre il disco contiene in medley (oggi si chiama mashup) una splendida Unchained Melody riarrangiata nello stile della Signora; 

canzone che all'epoca non conoscevo ancora e in seguito diventerà la colonna sonora di Ghost con Patrick Swayze fantasmatico e la Demi Moore più bella che il cinema ci abbia presentato (nientemeno). 
E poi basta scoprire i musicisti che hanno collaborato con lei nei vari brani: Steve Lukather dei Toto alla chitarra, Vinnie Colaiuta alla batteria, il quale diventerà stretto collaboratore di Sting, Lionel Richie dei Commodores e di All Night Long e U.S.A. For Africa tra i coristi, Wayne Shorter al sax soprano e altri ancora. Proprio quei suoni di sax li ritroveremo nei futuri lavori solisti di Sting e la title track ha delle schitarrate che sembrano uscire da Synchronicity. 

D'altronde quell'album dei Police uscirà proprio l'anno successivo e sarà il disco che metterà le basi per arrivare alle atmosfere jazzate dei lavori solisti di Matthew Gordon Sumner.
Ed ecco che magicamente il cerchio si chiude e quadra tutto.
Ma... i Ramones i PINK FLOYD e i Queen che c'entrano???
Niente, ma ci stanno sempre bene, dai...
E pure i Kiss!!!

2 commenti:

  1. Incredibile come sia diventato un estimatore di Joni nel tuo stesso modo. Comprai il disco a scatola chiusa per la stessa recensione ( credo fosse di Maria Laura Giulietti) e, in seguito, uno ad uno, tutti i suoi album. Ricordo però che, qualche mese prima, "Mister Fantasy" mandò in onda uno speciale dedicato al live " Shadows and light". Il primo brano suo che ascoltai era quello che apriva quel concerto: "In France they kiss on main street" e fui colpito dall'originalità del suo stile, delle linee melodiche e , qualche tempo dopo, anche delle accordature aperte. Grazie per questo post.

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    1. Wee, che piacere trovare i lettori di Ciao 2001.
      Non finirò mai di ringraziare quella rivista per la mia formazione musicale.

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