mercoledì 30 ottobre 2024

GHOSTBUSTERS - MINACCIA GLACIALE: ANCHE PER STAVOLTA L'ABBIAMO SCAMPATA

 Mentre Halloween sta arrivando io mi sono messo già nel mood adatto guardando Ghostbusters - Minaccia Glaciale del quale avevo sentito parlare un po' male e invece forse non è proprio tutto da buttare.


Ma prima di parlare del film apro una doverosa parentesi perché, per una beffarda coincidenza, mentre IERI raccontavo che nelle sale torna Frankenstein Junior in 4K, è mancata a 79 anni l'attrice e ballerina Teri Garr, cioè l'indimenticabile Inga che sul carro guidato da Igor si stringeva al Dottor Frankenstein dicendo "lupo ulula..." innescando la FAMOSA GAG
Teri, nel 1983 era stata anche candidata all'Oscar per Tootsie.

Le mando, quindi, un ultimo saluto da parte anche di tutti i cinefili e chiudo la parentesi per tornare al film che occupa il post di oggi. 
Beh certo questo rispetto al capostipite non ha nemmeno il diritto di allacciare gli anfibi agli ACCHIAPPAFANTASMI ORIGINALI, però intanto durante tutto il film possiamo assistere ad un vero e proprio fanservice poiché vediamo in continuazione locations, situazioni e personaggi che ci ricordano quella pellicola. 
C'è pure la biblioteca con la vecchia fantasmessa che rifà esattamente la stessa scena (non mi sono preso la briga di verificare, ma sospetto che potrebbe davvero essere la stessa sequenza presa dal primo film e inserita qui). 
E in effetti, fin quando il deja vu impera va tutto bene.

Poi capita che la giovane nipote (odiosetta) di Spengler faccia quella cazzata "così de bbotto senza alcun senso" con quelle conseguenze che alla fine pensi che le cose sono due: o è idiota o l'ha fatto apposta solo perché c'era scritto sul copione per creare il guaio e un po' ti scade tutto. 
A parte quello, il film funziona solo dalla metà in poi (per quello che dicevo che non è proprio tutto da buttare) cioè quando la squadra originale si riforma ovviamente quasi al completo,

mentre un po' tutta la prima parte (quella da buttare) fa sbuffare un po' diverse volte con tutti quegli spiegoni che, è vero, ce li metteva anche Ivan Reitman, ma in tutt'altro modo, e quello che c'è scritto sulla copertina del DVD, che si vede lassù in alto, è quanto mai mendace poiché l'avventura è poca e il divertimento, che con l'originale era al top, qui invece latita. 
Forse per questo motivo Jason Reitman, il figlio, stavolta preferisce cedere la sedia della regia e rimanere alla produzione dedicando il film al suo papà. 

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