domenica 23 luglio 2023

QUANDO LE AUTO ERANO UN PO' DIVERSE

 Ormai nel nostro mondo quasi fantascientifico siamo abituati ad automobili ipertecnologiche che ci salutano come K.I.T.T. quando ci sediamo, si connettono al nostro cellulare, ci avvisano se siamo stanchi e frenano e parcheggiano pure al nostro posto se necessario.


E ancora ieri sera su Italia 1 è passato il secondo episodio di quella TRILOGIA dove un'auto ormai d'epoca, ma avveniristica per gli anni 80, ha un ruolo molto importante. 
Invece il 23 luglio di ben 120 anni fa (!) la Ford metteva in commercio la sua prima auto (quindi molto diversa dalle nostre) dopo aver rivoluzionato la sua fabbrica di carrozze ferroviarie, grazie all'intento di Henry Ford di rendere disponibile un mezzo di locomozione per tutti ad un prezzo accessibile.


Il veicolo si chiamava Ford Model A e di serie aveva solo due posti, e sia il divanetto posteriore che il tettuccio (che si vede nel poster pubblicitario), erano optional a richiesta (e poi ridete se la FIAT mette come optional tipo gli alzacristalli elettrici posteriori).

Si trattava in effetti di poco più che una carrozza a motore, e lo stesso nome verrà poi riutilizzato in seguito per la nuova Model A che invece avrà l'aspetto classico dell'auto d'epoca vista in migliaia di film, come il modello del 1931 che sarà prodotto sia in versione sport che DeLuxe.


E gira gira siamo giustamente finiti a parlare di film e serie tv perché poi la Ford regolarmente riempirà tali prodotti con praticamente tutti i suoi modelli e con Clint Eastwood che intitolerà pure una sua pellicola come una gloriosa auto della casa di Chicago.

Una cosa è certa, cioè che nel 1903, avendo a disposizione solo un mezzo come la prima Model A, gli antenati di Dom Toretto sicuramente praticavano altri hobbies, se non altro fino al 1927 quando nelle sale uscì il primo film dal titolo Fast And Furious,

muto e in bianco e nero, in italiano conosciuto come Il Centauro Alato, in cui c'entravano si le corse in auto, ma senza implicazioni di poliziotti infiltrati. 
Il classico film che avrebbe potuto interpretare il Jack Arnold di Brad Pitt in BABYLON
Quello stesso titolo che verrà riutilizzato, identico all'originale con Vin Diesel, nel 1955 in una produzione di Roger Corman

altro film in bianco e nero, ma stavolta sonoro, dove ancora nessuno copierà sceneggiature di film con rapinatori surfisti, per portare invece sullo schermo la classica storia di donne e motori, gioie e dolori. 

Nessun commento:

Posta un commento

Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

MA PENSA TE... (E NON PENSARE TROPPO)

 Sinceramente sto pensando che certa gente non abbia niente da fare e si stia annoiando a morte, per cui cerca a tutti i costi un motivo per...