giovedì 15 giugno 2023

THE GOOD DOCTOR & CO.

 Se state seguendo la serie THE GOOD DOCTOR (io lo faccio, ma sempre su RaiPlay), avrete notato nelle scorse settimane la messa in onda di un episodio particolare dal titolo The Good Lawyer, in cui il dottor Shawn Murphy ricorreva all'aiuto di una giovane avvocato (avvocata, avvocatessa, scegliete voi) e quell'episodio in realtà era tutto improntato su questo nuovo personaggio che avrà in futuro un suo spinoff dal titolo The Good Lawyer.


L'avvocato Joni DeGroot (nessuna parentela coi Guardiani Della Galassia) infatti soffre come Shawn di un disturbo dello spettro autistico anche se molto diverso poiché il suo è ossessivo compulsivo, e per tale motivo si sono trovati in perfetta sintonia nel risolvere una causa. 
Non è la prima volta che un personaggio appare in una serie tv e poi guadagna un posto da protagonista e mi riferisco ad uno dei casi più eclatanti, cioè MORK & MINDY, in cui l'alieno di Robin Williams arrivava da Happy Days come anche LAVERNE & SHIRLEY
È da sempre stato questo un buon sistema per testare una novità senza dover per forza realizzare un episodio pilota su misura. 
Si racconta infatti che anche la fortunata serie ATTENTI A QUEI DUE con Roger Moore e Tony Curtis sia nata dopo un episodio di Il Santo

dove Simon Templar si trovava ad interagire con un miliardario americano, ma in questo caso non si trattava di uno spinoff, bensì di una cosa tutta nuova. 
Al momento non si sa ancora quando verrà prodotta e uscirà la nuova serie, ma sarà probabilmente nel 2024 dato che l'attrice Kennedy McMann ha concluso l'impegno con Nancy Drew, serie ormai in chiusura con la quarta stagione. 

mercoledì 14 giugno 2023

ADDIO ALLA FINTA TONTA E...

 Anche se, a sentire la tv, pare che nei giorni scorsi sia mancata una sola persona famosa, così famosa che qualcuno potrebbe aspettarsi che risorga dopo tre giorni, purtroppo ci sono stati altri addii intorno a noi, pure di una certa importanza (anche se, appunto, non sembra, e l'ho già fatto notare nel POST di ieri salutando per l'ultima volta Francesco Nuti); uno di questi altri addii riguarda l'interprete di un disco molto, molto particolare, ovvero LA FINTA TONTA di Maria Doris, cantante che fino ad allora aveva seguito un repertorio molto classico e "serio" finché un giorno (erano gli anni 60) non le capita di ottenere un contratto con la Ariston e le propongono una cover cantata di un brano strumentale del trombettista Herb Alpert. 


Inaspettatamente per lei (ma i discografici invece sapevano il fatto loro) quel disco, presentato durante il programma tv La Fiera Dei Sogni condotto da Mike Bongiorno, diventa il suo più grande successo e ci racconta lei stessa la storia ospite QUI in uno dei tanti programmi televisivi di Paolo Limiti, co-autore del testo. 

Permettetemi una piccola divagazione (come è sempre mia abitudine d'altronde) su Herb Alpert, musicista che alla fine degli anni 70 aveva avuto un grande successo persino in discoteca con quel singolo dal tempo rallentato, super raffinato, stilosissimo dal titolo RISE,

una cosa totalmente diversa da quella specie di cha-cha-cha che era SURFIN' SENORITA, il brano, realizzato con quella che all'epoca era la sua band, ovvero i Tijuana Brass, dal quale è stato ricavato il disco di Maria che è scomparsa a 90 anni la settimana scorsa.

Fresca di ieri invece la notizia del brutto incidente stradale nel quale ha perso la vita a 71 anni Treat Williams, attore americano con all'attivo almeno una cinquantina di film e che ebbe il grande successo grazie al ruolo dell'hippie George Berger in HAIR di Milos Forman dove pure ballava e cantava alla grande.

Berger era il mio personaggio preferito di quel film musicale, forse perché io già giravo da anni con una capigliatura leonina simile alla sua, con la differenza che nel film lui aveva una parrucca e io non lo sapevo ancora.
Se fate molta attenzione poi lo trovate anche in L'Impero Colpisce Ancora con un breve cameo ottenuto grazie alla sua amica Carrie Fisher.

Treat, che era anche il protagonista della serie tv Everwood dei primi anni 2000, era alla guida della sua moto ed un SUV gli ha tagliato la strada. 
E per poco non è venuto un colpo pure a me quando ho saputo che anche Clive Barker era deceduto lo scorso 10 di luglio. 
Ma non si trattava dell'autore e regista di Hellraiser, attualmente 70enne, bensì dell'omonimo allenatore di calcio sudafricano che invece di anni ne aveva 79.

Addio comunque a Maria, Treat e Clive. 

martedì 13 giugno 2023

FINE DI UN'EPOCA, ANZI DUE SE NON TRE

 E così dopo quella della Regina Elisabetta II, finisce anche l'era di Silvio Berlusconi, da tempo malato e ricoverato di recente al San Raffaele, che sembrava essersi ripreso e invece ci ha fatto lo scherzetto e ci ha salutati per l'ultima volta ad 86 anni, così... come nella foto qui sotto. 


Amato e odiato al tempo stesso ha lasciato ovunque il segno, dallo spettacolo alla politica, passando anche per il gossip, le gaffes e gli scandali come ogni star che si rispetti. 
Eh si perché Silvio era abituato da sempre a stare davanti al pubblico fin da quando cantava sulle navi da crociera con quel suo fare da entertainer che ha poi portato anche in politica cambiando radicalmente l'immagine del primo ministro che avevamo avuto fino ad allora con i suoi predecessori, portandolo verso un modello forse americano, come d'altronde era anche la sua visione di televisione commerciale che è stata presa d'esempio da molte altre reti (pure quella nazionale). 
Certo, Berlusconi è stato un personaggio che non si poteva non notare, e fonte di satira a ciclo continuo,

diventando pure eccessivo e discutibile in moltissimi casi, non ci sono dubbi, e sulla sua testa sono piovute pure accuse gravissime e fondate, ma forse anche quello è stato un modo di cavalcare la popolarità a modo suo, per dare spettacolo, esprimendo pure il desiderio di diventare Presidente Della Repubblica che, diciamolo francamente, non lo avrebbe esaudito nemmeno il Genio della Lampada di Aladino.

Quello che lascia ai posteri è comunque un vero e proprio impero che i figli stanno già portando avanti da tempo, cioè da quando lui aveva intrapreso la carriera politica. 
Ora attenzione bene perché adesso è il caso di mettere i puntini sulle "i" e tutta la punteggiatura al suo posto perché, anche se l'attenzione dei media mondiali è chiaramente rivolta a questo personaggio, e quindi scontrarsi con lui è una battaglia persa in partenza, secondo il mio parere di canaglia in questa galassia non è meno importante dare l'addio come si deve anche a Francesco Nuti, scomparso anche lui ieri a 68 anni.

Certo, rispetto a quello di Berlusconi era un'altro mondo il suo, specialmente dopo quella raffica di grandi successi nel cinema negli anni 80 come Caruso Pascoski (Di Padre Polacco), Io Chiara E Lo Scuro, Stregati (un omaggio a Genova perché tutto girato lì con Ornella Muti),

un mondo difficile minato dalla depressione verso la fine degli anni 90, dove ha cercato rifugio nell'alcool e il conseguente allontanamento dalle scene (uno era causa dell'altro, anche se l'ordine in effetti non ha importanza) con un tentato suicido e poi con una brutta caduta dalle scale nel 2006 che lo ha reso quasi paralizzato. 
Da ricordare anche la sua partecipazione al Festival di Sanremo del 1988 con la bellissima SARÀ PER TE.

Una comicità la sua, prima con i Giancattivi e poi da solo, che qualcuno dice sia stata furbescamente cavalcata poi da Pieraccioni e Panariello, ma che comunque, proprio come per l'ex premier, ha segnato un'epoca che anche in questo caso, qui purtroppo da parecchio, era da dirsi conclusa, e adesso lo è per sempre. 
Però... visto che cose da raccontare su Francesco ce ne sono, anche se non è mai stato premier? 
E ci ho pensato io perché mi ritengo sempre al vostro servizio. 
Addio Silvio e Francesco. 

lunedì 12 giugno 2023

CLEOPATRA DEL 1963 E QUEL TIPO DI FILM DALLA LUNGHEZZA IMPORTANTE

 Anche oggi si parla di cinema in questa galassia, il che non sarebbe una novità se non fosse che lo si fa dal punto di vista di chi ci lavora dietro, e c'era un periodo (lontanissimo) in cui proliferavano i kolossal tipo Cleopatra che compie proprio oggi 60 anni, I Dieci Comandamenti, Via Col Vento, i quali erano kolossal non solo per l'ingente dispiego di mezzi e denaro, e nel caso di Cleopatra si era partiti da un budget di circa 2 milioni di dollari che sono diventati 44 (!!!), con mille peripezie per portarlo a termine e con la 20th Century Fox sull'orlo del fallimento, terminando così l'era dei peplum; quei film erano kolossal anche per la durata oversize, dopodiché il cinema cominciò a standardizzarsi sui 90 minuti per le commedie leggere e 120 se invece era una cosa più di spessore.


Sempre parlando di Cleopatra con Liz Taylor e Richard Burton, l'idea iniziale era stata infatti di dividerlo in due parti da far uscire una dopo l'altra, ma alla fine è uscito come un blocco unico (per non dire mattone, secondo alcuni, ma io non lo dico perché a me tutto sommato piace quel genere di cinema). 
Questo discorso sul minutaggio era stato fatto perché i film molto lunghi, secondo un ragionamento esclusivamente a scopo di lucro, non erano ben visti dai produttori dato che riducevano il numero di proiezioni giornaliere e di conseguenza gli incassi.

Lo diceva proprio il personaggio di Barry Lapidus (Colin Hanks) in THE OFFER (una delle poche cose imbroccate da Paramount+) che, per quanto antipatico, considerando il cinema come un'industria e non come una vera arte, non aveva tutti i torti e per tale motivo nella serie si scontrava con Francis Ford Coppola, regista de Il Padrino, che invece aveva la mano che gli scappava sempre un po' troppo sulla lunghezza (APOCALYPSE NOW ne sarà ancora di più un chiaro esempio).

Il problema in effetti ora si pone meno poiché i film vanno quasi subito sulle piattaforme dopo fugaci apparizioni in sala e il pubblico sceglie liberamente se guardare uno spettacolo che dura tre ore tutto in una volta o spezzarlo in due. 
Anche per questo motivo ormai le serie tv non sono diventate altro che dei lunghi film divisi in 6, 8, 10 o più parti poiché la storia si dipana durante la sequenza degli episodi, mentre un tempo ogni episodio era un momento a sé stante e capivi tutto anche se non avevi visto i precedenti perché la storia si concludeva (salvo piccole eccezioni) in quei 45/50 minuti standard.

Questa cosa invece viene spiegata in IRMA VEP, la surreale serie di Assayas dove Renée il regista alter ego di Olivier dice chiaramente che nella sua testa lui sta lavorando ad un lungo film e non ad una serie tv classica.
Insomma, sono i tempi che cambiano, ma i kolossal ci sono sempre, anche se adesso hanno una forma e una distribuzione diverse. 
Tornando ancora a Cleopatra, che è la festeggiata di oggi con i suoi 60 anni (nel senso della pellicola), Liz Taylor nel film parlava in italiano pure lei grazie sempre a Rita Savagnone che ho già citato più volte quando si parla di doppiaggio... quello fatto bene... 
Tale doppiaggio presenta invece a tratti anche la voce di Claudia Razzi nell'edizione home video del 2002

poiché sono state integrate molte scene inedite rispetto all'edizione originale.
Ma anche in questo caso il lavoro è stato fatto bene con anche Michele Kalamera che prende il posto di Emilio Cigoli a dare la voce a Martin Landau (Rufio) in quelle scene inedite, essendo legato all'attore dai tempi di SPAZIO 1999 in tv, e in più lo aveva già doppiato anche nella prima stagione di Missione Impossibile, la serie dalle mille MASCHERE DI GOMMA alla Diabolik

molto prima che Tom Cruise ne prendesse possesso. 

domenica 11 giugno 2023

JURASSIC PARK: 30 ANNI FA NASCEVA LA SAGA

 L'11 giugno di 30 anni fa è stata una data storica per il cinema perché nelle sale statunitensi usciva Jurassic Park, ovvero il capostipite diretto da Steven Spielberg di quella saga che adesso pare giustamente un po' trita e ritrita, ma finché piace la tirano avanti così e se fosse della Paramount ne farebbero di sicuro pure una serie (probabilmente brutta). 


In Italia noi lo vedremo solo nel settembre successivo questo film che fu una vera sorpresa per degli effetti speciali, curati da Phil Tippett, mai visti prima di allora dato che ricordiamo tutti (o quasi tutti) le animazioni a passo uno delle vecchie pellicole dove entravano in scena dei dinosauri (la scuola del buon Harryhausen).

Bisogna dire anche che in seguito sono stato trovati alcuni errori scientifici nella rappresentazione di tali bestioni, in particolare dei Velociraptor, ma francamente chi abbia ragione davvero è un po' difficile dirlo basandosi solo su dei mucchi di ossa fossili esposte nei musei.


Ma appunto delle critiche ce ne freghiamo pure, dato che lo spettacolo in quel film era veramente grosso come quel T-Rex che inseguiva i nostri amici sotto la pioggia; trucchetto quello dell'acqua torrenziale che aiutava a mascherare piccole imperfezioni (dicono) del modello meccanico animatronico in scena. 
Cose di cui io davvero non me ne ero mai accorto al cinema e poi in videocassetta e ancora in dvd.

Il blu-ray forse avrà subìto un restyling non troppo invasivo, giusto per correggere tali imperfezioni (come i grossi cavi che sollevavano gli Spinners di Blade Runner, spariti anche quelli nel raggioblù), per cui il problema non si pone più. 
L'effetto digitale qui era stato utilizzato anche per correggere una scena in cui Ellie, la ragazzina, mentre è appesa si volta verso la camera e in quel breve momento si vedeva che il volto era invece della stuntwoman, ma con un bel fotomontaggio in CGI, antesignano dell'ormai noto DEEPFAKE, venne risolto il problema in un attimo.

Di sicuro c'è che questo primo capitolo, vuoi anche per la sorpresa e la novità, resta il migliore di tutta la saga. 

sabato 10 giugno 2023

LA MUSICA TOP DELLA STAGIONE (GIÀ ADESSO, SI)

 Mentre lo show Viva Rai 2 con Fiorello si è concluso ieri, dopo essere cresciuto in maniera impressionante puntata dopo puntata, penso di aver trovato la canzone dell'estate 2023 e, pensa te, non è un reggaeton o una roba trap con l'autotune.


No, è la nuova canzone di The Kolors, il trio capitanato da Stash (meno ciuffoso di una volta) che arriva da Amici di Maria DeFilippi e che ha già dimostrato con i precedenti dischi di avere le idee chiare su cosa prende bene in musica. 
Anche loro sono passati in via Asiago a farsi promozione nel programma di Fiorello, e mi hanno preso benissimo anche in cuffia una delle scorse sere mentre stendevo il bucato ancora al fresco di questa stagione; l'avevo già raccontato di questa mia ABITUDINE NOTTURNA che mi fa conoscere ottima musica, la quale forse sembra diventare ancora migliore in tale situazione di ascolto, e inoltre il bucato si asciuga perfettamente senza essere seccato e sbiadito dal sole, pronto per essere ritirato la mattina successiva. 
Comunque non è di economia domestica che devo parlare oggi, ma di musica e il titolo del brano già dice tutto perché ITALODISCO è una canzone che potrebbe essere uscita benissimo 40 anni fa in mezzo a Mad Desire, I like Chopin e Dolce Vita tanto suona anni 80, e li cita pure quegli anni della DISCO ITALIANA parlando, fra le altre cose, dei Righeira e Moroder. 
Pensare che lui, Stash, negli anni 80 manco c'era perché è del 1990, però adora e sa suonare i Pink Floyd e David Bowie. 
Lo dicevo infatti che ha le idee chiare il ragazzo. 
Niente male anche il nuovo singolo di Achille Lauro (ullallà, omioddio) che su un andamento reggae (senza ton) duetta con Rose Villain in FRAGOLE.


L'ha capito pure Achille che la canzone spensierata e un po' furbetta è la cosa ideale per l'estate in arrivo, per cui non stupitevi troppo se mi piacciono anche ste cose qui... nella vita ci vuole anche musica così per stare bene, e non solo mentre stendi il bucato. 

venerdì 9 giugno 2023

LA RAGAZZA DI IPANEMA SE NE VA E NON DA SOLA

 Una delle canzoni più famose del mondo ha perduto nei giorni scorsi la sua interprete originale.


Sto parlando della canzone Garota De Ipanema la cui parte femminile era cantata in inglese da ASTRUD GILBERTO, che, a dispetto del nome, non è il nipote di Pippo, ma la moglie di Joao Gilberto, il quale interpretava invece la parte in portoghese. 
La canzone diverrà uno standard del jazz (per la precisione è una bossanova) e difatti nel video con Astrud c'è il sassofonista Stan Getz, e verrà interpretata da migliaia di altri artisti fra cui una delle versioni più celebri è senza dubbio quella di Frank Sinatra. 
Astrud è finita quasi per caso nella registrazione perché, seppure non fosse una cantante professionista, quel giorno era l'unica in sala a conoscere bene l'inglese, così le venne affidata quella parte che poi rimarrà l'unica parte cantata nella versione che verrà distribuita all'estero. 
Vedi a trovarsi nel posto giusto al momento giusto?
Canzone tra l'altro che ha un passaggio veramente ostico sul bridge per un salto da una nota all'altra che non viene naturale (ci ho provato di persona con pessimi risultati), ma che invece è caratteristico nella musica brasiliana. 
Astrud aveva 83 anni.

Rimanendo nella musica, è scomparso George Winston, 73 anni, pianista le cui COMPOSIZIONI sono state etichettate come New Age nonostante lui si sia sempre dichiarato distante da quel genere musicale vagamente esoterico.

Sicuramente più noto nel nostro paese invece era Toto Torquati, anche lui pianista nonché arrangiatore per un sacco di artisti come Baglioni (con lui nella foto sotto), De Gregori, Patty Pravo, Lucio Dalla, poiché Toto era session man alla RCA e lo si sente suonare in parecchi loro dischi degli anni 70.

Non vedente dalla nascita, ha pubblicato a suo nome anche un paio di album ed un 45 giri dal titolo TENERO AL CIOCCOLATO che possiedo (non ricordo come) in una edizione per Juke Box con Springrain di Bebu Silvetti sull'altro lato (custodita gelosamente nel mio caveau), e ci ha lasciati ad 81 anni.

Sempre nei giorni scorsi è mancato a 92 anni l'attore Barry Newman, noto anche in Italia grazie ad una serie tv trasmessa all'epoca della tv in bianco e nero, cioè Petrocelli, un avvocato fatto un po' a modo suo che tutte le volte si trovava costretto a correggere chi pronunciava il suo nome in maniera errata.

Tale personaggio era (anche se all'epoca tale termine non si usava ancora) uno spinoff dal film Al Di Là Di Ogni Ragionevole Dubbio del 1970 dove era sempre Newman ad interpretarlo. 
Non è un film invece, ma ne sono stati tratti un paio di cui uno per la tv con William Hurt, la vita di Robert Hanssen, ex spia doppiogiochista dell'FBI che per arrotondare passava informazioni al KGB in collaborazione con un altro suo collega.

Vicenda durata 20 anni che pare quasi quella ben più breve narrata nel film IL GIOCO DEL FALCO, anche quella una storia vera, dove invece le talpe erano due ragazzi interpretati da Timothy Hutton e Sean Penn, con la differenza che i due giovani invece non appartenevano ad un corpo di polizia federale e quello che passavano ai russi era "solo" materiale che riguardava la costruzione di satelliti spia che loro spacciavano per informazioni estremamente importanti (in effetti ai sovietici interessavano), mentre le soffiate di Hanssen facevano anche nomi e cognomi su agenti sotto copertura che a causa di ciò vennero pure giustiziati con la pena di morte. 
Anche Hanssen è mancato a 79 anni ed era in carcere dove stava scontando la pena. 
Addio Astrud, George, Toto, Barry e pure a quel Robert, anche se, come si suol dire, "non è figlio di Maria" poiché faceva la spia😉. 

8 SETTEMBRE 1955: NASCE IL DUCK WALK

 Si,  è vero, Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd e tutti gli altri che occupano un posto nel mio cuore avranno sì definito i canoni del roc...