martedì 13 giugno 2023

FINE DI UN'EPOCA, ANZI DUE SE NON TRE

 E così dopo quella della Regina Elisabetta II, finisce anche l'era di Silvio Berlusconi, da tempo malato e ricoverato di recente al San Raffaele, che sembrava essersi ripreso e invece ci ha fatto lo scherzetto e ci ha salutati per l'ultima volta ad 86 anni, così... come nella foto qui sotto. 


Amato e odiato al tempo stesso ha lasciato ovunque il segno, dallo spettacolo alla politica, passando anche per il gossip, le gaffes e gli scandali come ogni star che si rispetti. 
Eh si perché Silvio era abituato da sempre a stare davanti al pubblico fin da quando cantava sulle navi da crociera con quel suo fare da entertainer che ha poi portato anche in politica cambiando radicalmente l'immagine del primo ministro che avevamo avuto fino ad allora con i suoi predecessori, portandolo verso un modello forse americano, come d'altronde era anche la sua visione di televisione commerciale che è stata presa d'esempio da molte altre reti (pure quella nazionale). 
Certo, Berlusconi è stato un personaggio che non si poteva non notare, e fonte di satira a ciclo continuo,

diventando pure eccessivo e discutibile in moltissimi casi, non ci sono dubbi, e sulla sua testa sono piovute pure accuse gravissime e fondate, ma forse anche quello è stato un modo di cavalcare la popolarità a modo suo, per dare spettacolo, esprimendo pure il desiderio di diventare Presidente Della Repubblica che, diciamolo francamente, non lo avrebbe esaudito nemmeno il Genio della Lampada di Aladino.

Quello che lascia ai posteri è comunque un vero e proprio impero che i figli stanno già portando avanti da tempo, cioè da quando lui aveva intrapreso la carriera politica. 
Ora attenzione bene perché adesso è il caso di mettere i puntini sulle "i" e tutta la punteggiatura al suo posto perché, anche se l'attenzione dei media mondiali è chiaramente rivolta a questo personaggio, e quindi scontrarsi con lui è una battaglia persa in partenza, secondo il mio parere di canaglia in questa galassia non è meno importante dare l'addio come si deve anche a Francesco Nuti, scomparso anche lui ieri a 68 anni.

Certo, rispetto a quello di Berlusconi era un'altro mondo il suo, specialmente dopo quella raffica di grandi successi nel cinema negli anni 80 come Caruso Pascoski (Di Padre Polacco), Io Chiara E Lo Scuro, Stregati (un omaggio a Genova perché tutto girato lì con Ornella Muti),

un mondo difficile minato dalla depressione verso la fine degli anni 90, dove ha cercato rifugio nell'alcool e il conseguente allontanamento dalle scene (uno era causa dell'altro, anche se l'ordine in effetti non ha importanza) con un tentato suicido e poi con una brutta caduta dalle scale nel 2006 che lo ha reso quasi paralizzato. 
Da ricordare anche la sua partecipazione al Festival di Sanremo del 1988 con la bellissima SARÀ PER TE.

Una comicità la sua, prima con i Giancattivi e poi da solo, che qualcuno dice sia stata furbescamente cavalcata poi da Pieraccioni e Panariello, ma che comunque, proprio come per l'ex premier, ha segnato un'epoca che anche in questo caso, qui purtroppo da parecchio, era da dirsi conclusa, e adesso lo è per sempre. 
Però... visto che cose da raccontare su Francesco ce ne sono, anche se non è mai stato premier? 
E ci ho pensato io perché mi ritengo sempre al vostro servizio. 
Addio Silvio e Francesco. 

8 commenti:

  1. Buon viaggio e grazie a te!

    Su Francesco che dire.....una vita che gli ha dato contro, davvero uno strano destino, anche se il destino non esiste? 🤔

    Combinazione mi si è rotto il tv proprio la sera prima , ho sentito di Silvio al lavoro mentre facevano uno speciale su di lui: soggiorno, casa di riposo....una parente si è anche lamentata e ha cambiato canale, .....🤭

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    1. È una cosa comunque quella di gente che non sopporta di vedere i politici in tv e cambia canale tipo anche con Salvini.
      Tuttavia io, lo sai bene perché lo dico sempre, sono dell'idea che pure per parlare male di qualcuno o qualcosa, devi prima conoscerlo a fondo.

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  2. Perfettamente d'accordo e i giudizi estremi ormai da tempo mi lasciano 'annoiata'. Al di là del proprio credo politico credo invece a qualcosa che si sta via via perdendo, si chiama 'rispetto'. Pontificare su di lui nel bene, ma soprattutto nel male a così poca distanza dalla sua dipartita lo trovo davvero fuori posto, ma ormai credo non ci sia più da meravigliarsi di niente.

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    1. Credo che anche questo ormai faccia parte della libertà di espressione che internet ha dato a tutti, e anche l'informazione si allinea a questa tendenza

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  3. Beh, non parlavo propriamente di internet ma ci siamo capiti 😉

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  4. Certo mi è dipiaciuto più per Francesco Nuti. RIP.

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