lunedì 26 giugno 2023

LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO: QUANDO TI DICONO CHE IL LIBRO È MEGLIO DEL FILM

 La Profezia Dell'Armadillo è la famosa graphic novel di Zerocalcare che nel 2018 ha avuto una trasposizione cinematografica live action con risultati altalenanti.


Se da una parte i due protagonisti Zero e Secco sono perfettamente incarnati da Simone Liberati e Pietro Castellitto, dall'altra non è esaltante la regia che cala di ritmo parecchie volte in perfetto stile "troppo italiano" (cit. Stanis) e con una fotografia troppo spesso spenta che non aiuta nella visione.

Parlata romanesca ancora più accentuata che nelle due serie animate di Netflix (e nella PIÙ RECENTE c'è una gustosa scena proprio sulla dizione di Zero) che con la presa diretta rende a volte difficile la comprensione. 
Un paio di scene però sono davvero esilaranti come la mamma (Laura Morante) alle prese con il computer e l'intervista ad Adriano Panatta che ti porta per un attimo in un film di Nanni Moretti.

Però si ride in maniera molto diversa (appunto alla Moretti) da come ti succede quando leggi il fumetto che invece pesca a mani basse nelle manie e nelle serie tv anni 80 che hanno caratterizzato l'adolescenza di Zerocalcare. 
Oppure, se vogliamo un'altro riferimento, il film può sembrare più un'imitazione di SANTA MARADONA, cioè quel cult con Stefano Accorsi e LIBERO DERIENZO
Valerio Aprea fa l'armadillo/coscienza che però risulta più efficace nelle serie animate di Netflix, forse anche perché in quelle riceverà il doppiaggio di Valerio Mastandrea che anche qui comunque ne curava già i dialoghi.

Ma la famosa profezia di sto benedetto armadillo quindi quale sarebbe? 
Eccola: 
"qualsiasi previsione ottimistica fondata su elementi soggettivi e irrazionali spacciati per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e rimpianti, nei secoli dei secoli. Amen". 

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