domenica 7 settembre 2025

HABEMUS BOND

 Finalmente è stato rivelato il nome dell'attore che interpreterà il nuovo James Bond


ed è Patrick Gibson, 30 anni e irlandese, visto in una manciata di serie tv, ovvero il più giovane degli 007 finora portati al cinema e qui sotto ecco una panoramica del cast creata dall'Ai con le ormai solite modifiche etniche e di genere alle quali più o meno siamo abituati. 


La ragione per la giovane età del nuovo Bond è che si tratta di un prequel dove il futuro agente sarà un ventottenne ancora inesperto, ma la produzione promette che l'azione ci sarà eccome e forse più del solito seguendo il trend dettato dal modo di fare cinema action contemporaneo. 
Qualche dubbio sul rischio di snaturare 007 c'è, ma anche molta speranza che tale brand possa continuare poiché personalmente non riesco a concepire il mondo del cinema senza James Bond dato che ci sono cresciuto insieme.

E quindi prossimamente in questa immagine ci dovremmo vedere aggiunto un settimo Bond che spara pure lui verso la macchina da presa. 

sabato 6 settembre 2025

NOTTI DI SETTEMBRE DAL GUSTO GOTH... QUASI

 Grazie ad una funzione del mio cellulare che non credevo potesse funzionare davvero, ho ritrovato una canzone che mi girava in testa e che mi portava indietro con la mente agli anni 70.


No, le due tipe bizzarre per ora non c'entrano (ma poco più avanti si), e canzone della quale ricordavo solo che diceva September facendo rima con Remember, come in tanti altri brani che mi uscivano fuori cercando con Google, tipo quello degli Earth Wind & Fire oppure di Neil Diamond o anche i Green Day.


Grazie a quella funzione che non è Shazam e per cui basta canticchiare la melodia della canzone (con un minimo di intonazione, eh), il mio fido e intelligentissimo cellulare (d'altronde "smartphone" significa proprio questo) ha riconosciuto NIGHTS OF SEPTEMBER di Edward Cliff ed ora me la sto riascoltando con grande piacere in questo primo sabato mattina di settembre dopo la sua relativa notte settembrina, appunto come la canzone. 
Chi era Edward Cliff? 
Beh intanto il suo vero nome era Jean Carlo,

un cantante brasiliano non vedente dalla voce simile a Demis Roussos e con una discografia non esattamente nutrita, ma questa canzone, forse l'unica di successo da noi, per me rimane bellissima. 
Parlando invece del 6 settembre, e in particolare quello del 1985, dai cultori del brit pop tale data è ricordata come il giorno in cui nella trasmissione televisiva britannica Bliss TV dove passava il top della new wave di allora, furono ospiti le Strawberry Switchblade

ovvero un duo femminile scozzese (quello della foto in apertura) dal look goth, ma presentandosi nel programma con un sound decisamente pop come dimostra JOLENE, la canzone che eseguirono che era la cover di un famoso successo di Dolly Parton messa anche da Beyoncé nel suo ULTIMO ALBUM
Come si può ben vedere dal video (di pessima qualità VHS) preso da quel programma tv, le due belle figliole, pur presentandosi con un look che stava tra Siouxsie e Lene Lovich come tante frequentatrici della discoteca dove mixavo all'epoca e che davano quella giusta nota di colore dark, parevano più che altro una ennesima clonazione di Cyndi Lauper, anche un po' per il balletto eseguito nel video.

Tanto per ascoltare meglio la canzone, metto anche il VIDEOCLIP ORIGINALE rimasterizzato che ha un audio decisamente migliore, pur rimanendo un brano molto leggerino. 
A dirla tutta però il vero unico grande successo delle Strawberry Switchblade (all'inizio aiutate da una collaborazione con Roddy Frame degli Aztec Camera) era stato quello di poco precedente ovvero la ancora più poppissima SINCE YESTERDAY

dove entrambe nel video sembrano anticipare quelle gothic lolita giapponesi che arriveranno negli anni 2000 pure con un paio di film come KAMIKAZE GIRLSGOTHIC & LOLITA PSYCHO di cui ho già parlato e che consiglio entrambi. 
Eh, ma qui erano appunto quegli anni 80 (che rimangono favolosi per me) che erano fatti così, con quella continua ricerca dell'immagine e infatti nel programma, tra i vari Depeche Mode, Propaganda, Cult eccetera, passavano in particolare con grande riscontro personaggi vacui come i SIGUE SIGUE SPUTNIK,

cioè tutto look e e poca sostanza nonostante fossero una produzione di Giorgio Moroder (notare nel video anche la citazione di ARANCIA MECCANICA). 
E adesso chissà? 
Magari, in particolare la prima canzone del post (ma anche le altre, perché no?) qualche ricordo riesce a rispolverarlo anche a chi sta leggendo come ha fatto con me? 

venerdì 5 settembre 2025

GRAZIE GIORGIO

 Grazie Giorgio, si, grazie per aver fatto grande la moda italiana nel mondo portandola anche al cinema per vestire l'AMERICAN GIGOLÒ col volto di Richard Gere e poi ne Gli Intoccabili di Brian De Palma invece per curare gli outfit di Kevin Costner e Robert De Niro.


Grazie per aver creato uno stile sempre elegante senza mai cadere nel ridicolo (cosa accaduta spesso ai tuoi colleghi). 
Grazie per essere stato una persona che, come ricorda chi ha lavorato con lui, si è mostrata sempre rispettosa di tutti e pronta a raccogliere le buone idee dei collaboratori. 
Ed ora il momento da canaglia perché ti dico grazie anche per aver permesso al giovane cantautore barese Marco Armenise di diventare MARCO ARMANI per partecipare al Festival Di Sanremo

e godere, perlomeno per qualche anno, di un po' di fama, ma mai paragonabile alla tua di fama che è mondiale e non finirà certo adesso con la tua dipartita a 91 anni. 
Grazie ancora, Giorgio. 

giovedì 4 settembre 2025

MOONRISE KINGDOM - UNA FUGA D'AMORE: I SOLITI NOTI PER WES

 Tanto, ma tanto tempo fa, Lory mi aveva consigliato un film di Wes Anderson che conoscevo, ma che ancora non avevo visto ed è Moonrise Kingdom - Una Fuga D'Amore 


che, per qualche motivo, confondevo con l'indiano Monsoon Wedding che non c'entra nulla se non per il tema del matrimonio presente in entrambi. 
Se conoscete invece Wes saprete già più o meno come UN QUALSIASI SUO FILM sia pieno di situazioni surreali, inquadrature geometriche al punto che qualcuno ci scherza sopra dicendo che sono fatte a specchio ribaltando mezza immagine


(e infatti guardandole pare davvero così), dialoghi che a volte paiono senza senso. a formare una storia d'amore tra due ragazzini che vorrebbero addirittura sposarsi. 
Come sempre molte sono le facce note nei film di Anderson da Edward Norton ad Harvey Keitel e spesso tornano in più pellicole come Bill Murray. 
Divertente se vi piace lo stile e a me infatti piace. 

mercoledì 3 settembre 2025

UCCELLO SCALCIANTE NON SCALCIA PIÙ (E NEMMENO EMILIO)

 Quel bizzarro nome di Uccello Scalciante apparteneva al personaggio di Balla Coi Lupi, lo sciamano dei Sioux, che gli era valso la candidatura all'Oscar, a lui come a Kevin Costner, che invece l'aveva anche vinto per quel film nel 1990.


Sto parlando di Graham Greene, l'attore omonimo dello scrittore inglese, il quale è morto a 73 anni. 
Attore canadese di origine nativa americana, era nato nella riserva delle sei nazioni di Brantford, in Ontario, e aveva iniziato a lavorare in teatro, al cinema e in tv negli anni Ottanta. 
Dopo il successo di Balla Coi Lupi era rimasto legato al ruolo del nativo americano in diversi film storici e western. 
Ovviamente non manca oggi anche l'addio ad Emilio Fede, mancato a 95 anni dopo essere stato giornalista nonché direttore e conduttore del Tg4, e, suo malgrado, anche protagonista del web


con tutti i meme che ha fatto nascere con quel suo atteggiamento un tantino arrogante verso i suoi sottoposti (Paolo Brosio ne sa qualcosa) e, al contrario, al limite del servile verso le alte sfere nell'epoca di Berlusconi (sarò anche canaglia, ma è così), pubblicando anche alcuni libri che se lo fa Bruno Vespa della diretta concorrenza perché non poteva farlo lui?
Addio anche a Joe Bugner, 75 anni e pugile britannico, ma anche attore in un paio di film con Bud Spencer 

(Lo Chiamavano Bulldozer e Uno Sceriffo Extraterrestre) e in uno con la coppia Spencer - Hill al completo, ovvero Io Sto Con Gli Ippopotami, fino al più recente che era Cinderella Man diretto da Ron Howard.
Come pugile Bugner era famoso per essere rimasto in piedi sul ring come Rocky sia contro Mohammed Alì che contro Joe Frazier. 
Addio Emilio, Graham e Joe. 

martedì 2 settembre 2025

LA GUERRA PUÒ FINIRE... BASTA VOLERLO

 Il 2 settembre del 1945, proprio il giorno dopo l'ultimo SHOW RADIOFONICO del Trio Lescano, il Giappone si vede costretto ad alzare bandiera bianca, ridotto allo stremo per le gravi perdite umane e gli ingenti danni provocati dalle bombe atomiche (vi dice niente ENOLA GAY?) di Hiroshima e Nagasaki, e mette fine così alla Seconda Guerra Mondiale,


il più vasto conflitto della storia che in poco più di cinque anni ha provocato la morte di 55 milioni di persone, di cui oltre la metà civili. 
In questa cifra enorme rientrano naturalmente i 6 milioni di ebrei barbaramente assassinati nei campi di concentramento nazisti secondo certe ideologie psicopatiche di creare una razza pura. 
In Europa le armi erano già state deposte il 7 maggio nonostante poi fossero rimaste alcune propaggini tedesche che non volevano darsi per vinte. 
La firma della resa definitiva avviene invece a bordo della corazzata Missouri, ancorata nella baia di Tokyo, dove si ritrovano, intorno alle 8 di mattina di 80 anni fa, il ministro degli Esteri nipponico, Mamoru Shigemitzu, il capo di Stato Maggiore, Yoshijiro Umezu, e il comandante supremo delle forze alleate in Giappone, Douglas MacArthur. 
Nonostante tutto l'orrore che era accaduto prima, la resa non impedirà il formarsi in seguito di un clima da guerra fredda (quello del film WARGAMES) tra Stati Uniti d’America e Unione Sovietica, impegnati ad estendere la propria sfera d’influenza soprattutto in Europa.
Come dire che la lezione non era ancora stata imparata e difatti gli eventi degli ultimi anni lo dimostrano pienamente. 
Ah, ma adesso ci pensa Trump...



lunedì 1 settembre 2025

QUANDO C'ERA LUI... C'ERA IL TRIO LESCANO

 Oggi metto sul piatto un disco che, sono sicuro, mai e poi mai avreste pensato potesse apparire su questo blog, ovvero TULIPAN del Trio Lescano.


Pensare al Trio Lescano fa subito molto "grammofono" con quella che è probabilmente la canzone che più identifica immediatamente il gruppo vocale. 
Data invece, quella di oggi 1 settembre, che segna l'ultima volta in cui Il Trio Lescano è apparso nel lontano 1945 alla radio, che all'epoca si chiamava EIAR, in quello che è stato il loro ultimo show radiofonico in Italia.
Il trio, composto dalle sorelle di origine ungaro-olandese, era composto da Alexandrina, Judith e Catharina Leschan, ma sappiamo bene che all'epoca c'era il fascismo e ogni cosa doveva essere rigorosamente italianizzata, perciò il loro cognome diventerà Lescano.

In tempi molto più recenti anche Christina Aguilera si ispirerà un po' al loro stile per il videoclip di CANDYMAN
Il loro successo si protrasse per anni grazie alla loro musica swing sincopata, ma il loro prestigio andò in frantumi con le leggi razziali volute dal regime fascista che inizialmente invece aveva promosso alla grande il trio.
I "problemi" del Trio Lescano furono principalmente l'accusa di essere di origine ebraica con conseguente arresto e deportazione di parte della famiglia, e in seguito giocherà a sfavore anche il cambiamento del regime per via del quale il pubblico preferiva dimenticare il passato fascista. 
Dopo l'abbandono di Catharina, le due sorelle Alexandra e Judith provarono a continuare andando in Sudamerica con Maria Bria, una cantante italiana, ma la cosa non funzionó anche per colpa dell'impresario che si intascó buona parte dei loro guadagni. 
E questa conclusione con "UNA STORIA DISONESTA", come una canzone del compianto Stefano Rosso,

è una storia che non accadeva solo 80 anni fa, purtroppo, e molti artisti famosi, ma anche amatoriali, ne sono rimasti vittime anche ai nostri giorni. 

domenica 31 agosto 2025

RUSSIAN DOLL, E POI RUSSIAN DOLL, E POI RUSSIAN DOLL, E POI...

 Il tema della vita in loop è tornato spesso nel cinema e mi riferisco in particolare, come esempi più lampanti, a Bill Murray e il suo alterego italiano Antonio Albanese, ma non ci sono solo quei due film.


Molto tempo fa su Netflix avevo visto anche una serie tv dal titolo Russian Doll che si basa sullo stesso presupposto, ma con la differenza che ogni volta la protagonista muore di morte violenta e... ricomincia da capo nel giorno del suo trentaseiesimo compleanno. 
C'è ironia e anche mistero perché ovviamente non è chiaro il motivo di tale replay così iterato. 
Sono solo due stagioni con pochi brevi episodi, con un finale non del tutto finale e con pure viaggi nel tempo nella seconda, ma senza DeLorean. 

sabato 30 agosto 2025

60 ANNI DI UN ALBUM STORICO: HIGHWAY 61 REVISITED DI BOB DYLAN

 Sabato d'autore oggi poiché cade esattamente il sessantesimo anniversario dello storico disco di Bob Dylan dal titolo Highway 61 Revisited,


il terzo dopo quella svolta elettrica criticata dai puristi amanti del folk (che non lo capirono) e raccontata anche nel bel FILM di James Mangold dove Timothee Chalamet dà un'ottima interpretazione del cantautore americano. 
Disco questo che contiene una delle canzoni manifesto di Bob e mi riferisco a LIKE A ROLLING STONE con quel suo famoso riff di Hammond ideato da Al Kooper e dove la band di Jagger & Richard non c'entrava nulla,

ma tempo dopo il brano finirà ugualmente nelle setlist degli Stones, nonché coverizzata anche da molti altri artisti perfino italiani come GIANNI PETTENATI, quello di Bandiera Gialla, con il titolo Come Una Pietra Che Rotola, e successivamente nel 2019 anche da Gian Pieretti (quello che aveva cantato Pietre in abbinamento con Antoine al Festival di Sanremo) che le ha messo il titolo di Come Si Sta ed è contenuta nell'album Nobel, dove tutte le tracce sono cover quasi letterali pescate qua e là dal repertorio di Dylan come questa UNA PIOGGIA FORTE CADRÀ

ovvero A Hard Rain's Gonna Fall.
Carattere non facile quello di Bob Dylan, e lo abbiamo anche visto che stava quasi per andarsene scocciato durante la registrazione di WE ARE THE WORLD, ma, come si vede, l'importanza della sua musica è bella evidente anche nei nostri cantautori italiani, primo fra tutti Edoardo Bennato che al classico setup chitarra e armonica di Dylan aveva aggiunto anche tamburello a pedale e kazoo suonando tutto lui nei suoi primi concerti.

Certo, anche Edoardo poi si è elettrificato con tanto di band completa come Bob, ma qui da noi nessuno si è mai lamentato, credo. 

venerdì 29 agosto 2025

I SOPRANO PERDONO ANCORA QUALCUNO

 Due nomi legati al cinema (ma anche tv) ci hanno lasciato nei giorni scorsi e il primo è Jerry Adler noto sopratutto per il ruolo di Herman "Hesh" Rabkin in I Soprano,


dove era amico e consigliere del protagonista Tony Soprano (James Gandolfini qui sopra con lui), ma nella sua carriera per la maggiore Adler aveva calcato i palchi dei teatri fino agli esordi nel cinema degli anni 90, e possiamo ricordarlo per esempio anche nel 1993 con uno dei primi film in cui apparve cioè Misterioso Omicidio A Manhattan di Woody Allen. 
Jerry aveva 96 anni. 
Altro nome, ma meno popolare perlomeno dalle nostre parti, è quello della spagnola Veronica Echegui,

42 anni, che aveva lavorato fra i tanti registi in patria anche con Bigas Luna, mentre in Italia era stata nel cast di Lasciati Andare con Toni Servillo e Carla Signoris. 
Veronica aveva solo 42 anni, ma da tempo lottava contro un tumore che alla fine l'ha sopraffatta. 
Addio Veronica e Jerry. 

giovedì 28 agosto 2025

C'È DEL MARCIO IN MASSACHUSETTS

 I social network nel mio caso sono sempre pieni di musica e post dedicati al cinema e alle serie tv, seguendo naturalmente gli algoritmi che tracciano le preferenze di ognuno di noi in maniera silenziosa, ma inesorabile, nel senso che se ti piace cucinare troverai invece nel tuo Facebook


(social nato nel Massachusetts come scritto su nel titolo) tanti post culinari oppure, se sei sportivo, quelle saranno le tue preferenze di cui prende nota l'intelligenza artificiale che ci governa (dove governa sembra un termine esagerato, ma in fondo nemmeno troppo).
Adesso, dato che non li conosco di persona, non so bene quali fossero le preferenze di quei trentaduemila insospettabili tra professionisti, avvocati, poliziotti, giornalisti che dal 2019 su un gruppo Facebook chiamato Mia Moglie (adesso chiuso) pubblicavano foto osé delle proprie compagne a loro insaputa. 
Compagne che, scoperto il fattaccio, non l'hanno presa con molto spirito e adesso hanno sporto una denuncia collettiva, cosa che porterà nuove polemiche sull'uso dell'intelligenza artificiale usata (anche in questo caso) per creare foto dove la persona viene, per così dire, "vestita" poco con abiti diversi da quelli originali. 
Sono molte le app e i siti web il più delle volte a pagamento in grado di fare questi trucchetti che spesso sono anche iper realistici e per cui tante star dello showbiz si sono ritrovate così "ritoccate" in vari siti dove vengono pubblicate tali creazioni digitali. 
Ok, come ho detto prima, la pagina Facebook adesso è stata chiusa e sono in corso indagini sulle responsabilità a riguardo anche su coloro che hanno semplicemente messo dei "mi piace" alle foto, ma pare anche che si tratti della classica punta dell'iceberg con purtroppo tanto ancora da rivelare che puzza di marcio. 
E non solo in Danimarca... 

mercoledì 27 agosto 2025

TECHETECHETÉ È LA VERA REGINA DELL'ESTATE?

 Poco più di una settimana fa, in occasione della dipartita di PIPPO BAUDO, mi trovavo ad elogiare Techetecheté che ultimamente mi sta dando grosse soddisfazioni, ed ecco che la scorsa settimana arriva una puntata sugli anni 80 della Italo-disco,


periodo al quale sono molto legato perché l'ho trascorso facendo girare i vinili sui piatti Techincs in discoteca (no, non dico che suonavo, state tranquilli). 
E quindi aggiungo un ulteriore punto a favore di Rai1 con invece un piccolo appunto a Stefano Zandri (“chi cacchio è?" diranno i più) cioè Den Harrow

il cui nome d'arte era un gioco di parole su "denaro", come lo erano anche i nomi di altri suoi due colleghi degli esordi Joe Yellow e Jock Hattle, sempre facenti parte della scuderia di Turatti & Chierigato. 
Stefano infatti sul suo profilo Facebook dichiara di aver visto quella puntata in tv e di essersi reso conto di quanto fossero horror i look di allora. Beh su questo caro Stefano di cui ho fatto girare parecchi dischi, dissento completamente poiché i look anni 80 sono stati e rimangono assolutamente iconici con nulla da invidiare a quelli dei loro colleghi internazionali come Duran Duran e Spandau Ballet, e te lo dice uno che in quegli anni è uscito per strada sia come paninaro che come new dandy pseudo dark.

Quello che era invece davvero orribile era il balletto che spesso accompagnava le esibizioni finte live come a Discoring e posso citare RAGGIO DI LUNA (produzione italiana, ma cantante francese, al secolo Mandy Ligios) con Comanchero, ma sopratutto in assoluto gli EASY GOING con Baby I Love You, davvero imbarazzanti nonostante quel pezzo mi piacesse un botto.

Tant'è che c'erano anche alcuni, come SAVAGE (Roberto Zanetti noto in seguito come Robyx) per la sua Don't Cry Tonight (non presente nella puntata, ma visto in un ALTRO SPECIAL), che racconta che, dato che non sapeva ballare, per non sembrare ridicolo si inventava pose statiche e mosse con le mani, 

cioè una specie di antenato di POSAMAN
Per Den Harrow e altri suoi colleghi come Spagna (allora ancora immune dalla chirurgia plastica selvaggia), per esempio, invece anche il muoversi sul palco era perfettamente centrato con la canzone che presentavano. 
Che vabbè, nel caso di Stefano è risaputo che non cantasse lui, ma Tom Hooker e Silvio Pozzoli


(no, non è Gigi del duo Gigi & Ross), ma chissenefrega dato che il risultato funzionava (anche con Baltimora e Valerie Dore, per dire) e il produttore tedesco FRANK FARIAN lo aveva capito già bene dagli anni 70 quando cantava in studio al posto di Bobby Farrell dei BONEY M (nelle poche esibizioni live invece era proprio Bobby a cantare, ma in modo molto diverso) e poi in seguito ha messo su i Milli Vanilli con tutti i casini che sono successi.
Bene, per quanto mi riguarda spero che Techetecheté continui a sorprendermi così che va bene. 
Anzi, sulla sua scia intanto ieri sera Raidue ha mandato in onda invece la prima puntata di uno speciale su Discoring,

anche quello molto bello e zeppo di ricordi. 
Naturalmente anche la puntata di Techetecheté è su Raiplay ancora per qualche giorno e consiglio di vederla finché possibile. 

martedì 26 agosto 2025

BRUCE SPRINGSTEEN - BORN TO RUN: MEZZO SECOLO PASSATO A CORRERE

 Beh, oggi Bruce Springsteen gode senza dubbio di una meritata e conquistata fama nel mondo della musica, tanto da riempire gli stadi come se niente fosse e lo fa con concerti dalla durata oversize, giusto per non scontentare nessuno che sennò poi alla fine ti cantano la canzoncina "se non suoni l'ultima, noi non ce ne andiamo".


Tuttavia per The Boss non è sempre stato così poiché i suoi primi due album furono due flop commerciali nonostante fossero dischi elogiati dalla critica.
Dovrà quindi arrivare il 25 agosto del 1975 (cadeva esattamente ieri l'anniversario del mezzo secolo) per far uscire BORN TO RUN,

un album che vedeva alla produzione, come nuovo arrivo, anche Jon Landau, uno che ci sapeva fare abbastanza bene (sua è la famosa frase "ho visto il futuro del rocknroll e il suo nome è Bruce Springsteen") e, complice anche una campagna promozionale dai costi elevatissimi, ecco che finalmente Bruce viene notato... 
Non dal sottoscritto però. 
Si, perché qui avrei potuto facilmente millantare che già conoscevo anche i due album precedenti (chi poteva metterlo in dubbio?) e invece no, poiché Springsteen lo ascolterò per la prima volta su RADIO LUXEMBOURG

durante quelle pionieristiche ricezioni notturne sulle onde medie tra mille disturbi (unico modo e orario per poter ascoltare l'emittente in Italia) nel 1978 con il singolo BADLANDS che arrivava quindi dal suo quarto album di studio.

Eh, lo so, erano passati ben tre anni dall'uscita di Born To Run, ma che volete farci? 
Le FM di allora erano pregne di Pooh, Tozzi, Santo California, Luca D'Ammonio, Michele Pecora, Benito Urgu (alcuni di questi nomi a qualcuno faranno dire "chiii?"), la disco teutonica e quella francese (leggi ROCKETS), e invece del Boss non se ne parlava ancora tanto.
Poi, inutile dire, che, anche leggendo quel vangelo che era CIAO 2001, sono cresciuto anche insieme a lui e alle sue canzoni passando da quel doppio The River e poi quel top di album che è stato Born In The USA, che per i puristi era commerciale si, è vero, ma anche la svolta di Born To Run, con la mitica E-Street Band ormai consolidata, era stata ideata per acchiappare i circuiti di musica commerciale dato che non si vive di sola musica, ma serve anche qualche spicciolo da mettere da parte. 
E comunque, se non fosse andata così, non avremmo avuto lo Springsteen che conosciamo, per cui ritengo che tutto sia andato per il meglio. 

lunedì 25 agosto 2025

STITCHERS: APPICCICATA COME UNA MAGLIETTA BAGNATA

 Mi chiedo oggi quanti conoscano Stitchers, una serie tv "fantascientifica" andata in onda su Rai 4


(ok la foto sembra ancora una volta quella di Dr. House e del suo CLONE TURCO, è vero) dove abbiamo una protagonista affetta da displasia temporale (cioè non si rende conto del tempo che passa, tipo quando ti diverti un botto) e che, grazie a certe tecnologie del solito fantomatico ente governativo, quando sta immersa in una vasca non come Alex Britti, ma bensì tutta vestita in tutina nera aderente come quelle di Zelig,

ma appunto non così colorata, riesce ad entrare negli ultimi ricordi delle persone vittime di omicidio e a risolvere così casi complicati senza apparente soluzione. Una premessa un po' simile al THE CELL con Jennifer Lopez, ma molto meno visionario poiché Tarsem Singh qui non c'entra. 
Tre stagioni durante le quali l'outfit


della bella Kirsten Clark (ma non si può definire un'attrice con una carriera folgorante) viene anche rinnovato da un semplice catsuit elasticizzato ad un qualcosa quasi simile alla divisa di Black Widow by Marvel,

dove comunque l'attenzione cade inevitabilmente su di lei, che vabbè chiaramente non è per niente male, anzi, ma magari un po' meno fanservice stile "maglietta bagnata" (anche se nera) avrebbe giovato alla credibilità... 
Sempre se si riesce a crederci... 

domenica 24 agosto 2025

TRASLOCO PER IL LEONCAVALLO?

 Ha suscitato scalpore e relative proteste pubbliche lo sgombero del Centro Sociale Leoncavallo

secondo le nuove regole di "tolleranza zero" contro le occupazioni abusive che vedono moltissime sfortunate persone scoprire che il proprio appartamento è stato occupato da qualche personaggio non proprio in regola entrato durante la loro assenza, il che è senza dubbio una bruttissima sorpresa.
Il problema grosso è che poi mandare via quegli abusivi diventa molto difficile (l'abbiamo visto anche a Le Iene), così sarà parso più semplice cominciare la "pulizia" dal Leoncavallo che, dopo la chiusura della prima sede, era stato trasferito infatti abusivamente in un altro luogo e giustamente i legittimi proprietari da tempo reclamavano il possesso dell'immobile. 
Situazione che sembrerebbe avere a breve termine una soluzione assegnando una nuova sede al centro sociale che, ricordiamo, ha visto nascere band alternative, ma fondamentali per la scena indie come i 99 Posse, i Bisca e gli Almamegretta (posso affermare con certezza che anche solo uno di loro era meglio di tutta la nuova scena attuale) ospitando le loro prime esibizioni un po' come succedeva a New York con il CBGB
Anche gruppi internazionali sempre della scena molto alternativa avevano calcato il palco del Leoncavallo e sto parlando dei Sonic Youth, quelli che, fra le altre cose, avevano anche curato la colonna sonora di DEMONLOVER di Assayas, film non eccelso, ma che se lo guardi con un volume esagerato migliora di brutto. 
Per non parlare di iniziative editoriali sempre partite dal centro sociale e spettacoli itineranti a suo nome. 
Diciamo che tutto è bene ciò che "sembra" finire bene. 
Ed ora aspettiamo che il nostro Stato, che si dimostra così solerte e capace in queste cose, risolva anche i problemi degli inquilini... 

sabato 23 agosto 2025

IL PAGANTE E GLI AUGURI A RITA

 Oggi partiamo cantando "Tanti Auguri A Teeee" a Rita "Pel Di Carota" Pavone che oggi compie la bella età di 80 anni.


Certo di solito non è carino dire l'età di una donna, ma son canaglia... 
Comunque sulla Rita, se volete, avevo raccontato poco tempo fa un GUSTOSO ANEDDOTO in cui c'entrano pure i Pink Floyd.
E comunque già qui, se volessimo, avremmo già la nostra musica del sabato. 
Tuttavia, non "pago" di ciò, oggi porto sulla scena "Il Pagante", gruppo pop milanese dietro il quale si celano il figlio di Raoul Cremona (poi con Federico Mercuri come Merk & Kremons entrambi coinvolti nella produzione) e anche il nipote del comico illusionista. Gruppo quello de Il Pagante che nel 2018 ha realizzato un omaggio al cinema italiano con SETTIMANA BIANCA rifacendo nel videoclip il mitico VACANZE DI NATALE con anche la stessa grafica nei titoli di testa e ospite d'onore Massimo Boldi.

Brano che poi è una cover di Surrender dei Soundlovers tutta virata in italiano e cantata da tre vocalist (due donne e un uomo con un pizzico di autotune, ma non eccessivo) che poi di recente sono rimasti solo in due. 
Così tanto per dire, consiglio anche le altre loro produzioni, tutte con guest d'eccezione come Fabio Rovazzi, Lorella Cuccarini, Gué, J-Ax, e tutte giocate sulle tendenze milanesi della movida, dell'apparire, dei social come infatti nel 2010 era nato questo progetto su Facebook atto a ironizzare con video e post comici su certe manie esasperate. 
Please, nessuno si offenda, perché sotto sotto è la realtà 😜. 

venerdì 22 agosto 2025

COMIC MOVIE O MOVIE 43 (TANTO È LA STESSA COSA)

 Comic Movie è il titolo italiano dato a Movie 43, film del 2013,


per far capire subito che dovrebbe trattarsi di una cosa comica facendo il verso ai vari Scary Movie già usciti nel frattempo, giusto per mettere le cose in chiaro che non sia mai che il pubblico nostrano, vedendo magari la locandina originale, possa pensare che si tratti di un film drammatico.

Film ad episodi dove famosissime superstar del cinema hanno accettato di recitare, e alcuni anche dirigere sotto la produzione dei fratelli Farrelly, cose tremendamente imbarazzanti, volgari e spesso anche disturbanti con un tono che dovrebbe essere da commedia americana stile American Pie, ma molto, moltissimo più esagerata al punto da diventare fastidiosa (cioè più dello stile stesso dei Farrelly, ecco).

Tanto per fare alcuni esempi vediamo Kate Winslet e Hugh Jackman in un incontro galante dove lui ha un inaspettato difetto fisico, oppure Richard Gere alle prese con un lettore multimediale fatto a forma di donna completamente nuda e realistica ad altezza naturale

che viene usato nel modo sbagliato, o ancora un gioco di Obbligo o Verità con Halle Berry che sfugge leggermente di mano ai due protagonisti.

Insomma, tutta una serie di cose che a dirle non ci credi e, se ci riesci, conviene vederle, ma solo se ci riesci... 
Tra l'altro il film esiste in due versioni con un filo conduttore differente, ma con gli stessi episodi.
Io ne ho visto solo una versione e mi basta. 

giovedì 21 agosto 2025

...E ADESSO FACCIAMO COSE TURCHE!!!

 Tranquilli... non si parla di pratiche sessuali oltraggiose, ma di Dottor Hekim - Medico Geniale,


remake turco della fortunata serie americana Doctor House e che va in onda su Real Time. 
Così remake che pare una vera e propria fotocopia come si può vedere già dai caratteri usati per scriverne il titolo e da queste due foto promozionali praticamente identiche


dove quella con il titolo in turco fa il verso a quella con Hugh Laurie (ma in rete se ne trovano moltissime altre). 
Anzi, sono sicuro che se il compianto Sergio Di Stefano fosse stato ancora vivo, avrebbero cercato in tutti i modi di convincerlo a doppiare l'attore turco che interpretata il burbero, ma geniale dottore. 
Tuttavia, anche se mi sono goduto con grande piacere il remake americano di DOC - NELLE TUE MANI e quello di MORGANE DETECTIVE GENIALE, stavolta non credo di potercela fare, mi spiace... 

mercoledì 20 agosto 2025

AMICI MIEI: "CHE COS'È IL GENIO? È FANTASIA, INTUIZIONE, DECISIONE E VELOCITÀ D' ESECUZIONE"

 Nei giorni scorsi sulle testate web si è parlato di Amici Miei,


il capolavoro di Mario Monicelli, come se fossero caduti i suoi 50 anni riportando che fosse uscito il 15 agosto del 1975, ma per molti quella data non tornava poiché, come anche per sottoscritto, la mente andava a collocare il film in un periodo ben più freddo, perfettamente in tema con le immagini che vedevano incapottati i protagonisti.

E infatti nelle sale normali noi lo vedemmo nell'ottobre del 1975, mentre quella ferragostiana era stata un'anteprima dedicata alle sole arene estive che in realtà non erano moltissime. 
Anzi, per dirla tutta, la pellicola era stata ancora prima presentata il luglio precedente al Festival Di Taormina, dove qualcuno, viste certe scene, dialoghi e situazioni dal gusto un po' piccante, pensò di mettere al film un divieto ai minori di 14 anni. 
Cosa che a Monicelli diede fastidio, ma tutto sommato forse portò un po' di pubblicità in più per quella legge che il proibito è sempre più stuzzicante. 
E cosa di cui il film in realtà non aveva alcun bisogno perché ormai a mezzo secolo di distanza (senza divieti adesso) si è decretato che questo rimane uno dei capolavori del cinema italiano, e pellicola che nasce da un soggetto di Pietro Germi, il quale avrebbe anche dovuto dirigere il film, ma le sue condizioni di salute non lo permettevano, così passò la mano a Mario e infatti, se leggete i titoli di testa che passano mentre Philippe Noiret termina la sua nottata di lavoro alle sei del mattino in un'apertura per il momento triste con la voce narrante e doppiante di Renzo Montagnani, si legge "un film di Pietro Germi" e subito dopo "regia di Mario Monicelli" giusto per dare a Cesare (o a Pietro) quel che è di Cesare. 
Le zingarate, le supercazzole, gli schiaffi ai finestrini del treno (amplificati come nei film di Spencer & Hill), l'Italia di un tempo, tutto ciò fa di Amici Miei un capolavoro che, a distanza di anni, lo segui ancora anticipando le battute di Ugo Tognazzi, Adolfo Celi, Philippe Noiret, Gastone Moschin e Duilio Del Prete (sostituito nei sequel da Renzo Montagnani) come se fossi alla proiezione del ROCKY HORROR PICTURE SHOW.

Non parliamo invece dell'orrendo prequel firmato da Neri Parenti, che è meglio...
Una curiosità sul ruolo del conte Mascetti che stava a pennello addosso a TOGNAZZI, ma in realtà in un primo momento era stato proposto a MARCELLO MASTROIANNI che lo rifiutò come fece anche Raimondo Vianello, non per tale personaggio però. 
Insomma un film che è stato un vero colpo di genio e per spiegare cos'è il genio ho riportato nel titolo del post le parole del Perozzi che parla in voice over del Necchi e prese da Amici Miei nella micidiale scena del bimbo sul vasino. 
Si, questo è il genio! 

martedì 19 agosto 2025

SUPER CINEMA E SUPERSTUNTMEN

 È morto a 87 anni Terence Stamp, attore britannico di grande fama, diventato molto popolare negli anni Settanta grazie anche al ruolo del cattivo nei primi due Superman con Christopher Reeve, dove interpretava il Generale Zod.


Attore che spesso ha affiancato anche i nostri nomi del cinema come Monica Vitti in quel disastro di MODESTY BLAISE, LA BELLISSIMA CHE UCCIDE, un film di cui ho già parlato abbastanza male tempo fa e che considero un compendio di come realizzare un pessimo prodotto con un ottimo cast, ma in questo caso lui, Terence, non aveva nessuna colpa del risultato di tale pastrocchio. 
Anche Fellini e Pasolini hanno beneficiato delle sue prestazioni attoriali,

mentre, in tempi più recenti, poi lo abbiamo visto tornare come drag queen in Priscilla, La Regina Del Deserto, e poi ancora nel primo disneyano LA CASA DEI FANTASMI nel ruolo del patibolare maggiordomo.

Adesso se invece dico il nome di Ronnie Rondell Jr. sicuramente nessuno lo ricorderà poiché era uno stuntman che nei film prendeva il posto degli attori famosi nelle scene pericolose. 
Tuttavia credo che chiunque lo abbia visto sulla copertina di Wish You Were Here, l'album dei Pink Floyd dove nella foto due uomini si stringevano la mano e uno di loro prendeva fuoco.

Ecco, quello era Ronnie che è mancato ad 88 anni (ora qualcuno farà la battuta dicendo che "si è spento"). 
Molti, quando uscì il disco, pensavano che quello infuocato fosse solo un manichino (oggi tale effetto verrebbe ottenuto con un procedimento digitale sicuramente meno pericoloso e I Fantastici 4 lo dimostrano), mentre invece ecco le foto backstage che mostrano Ronnie (protetto da una tuta ignifuga sotto gli abiti)




durante le varie sessioni fotografiche eseguite presso gli studi della Warner Bros. a Los Angeles e che duravano non più di nove secondi, dalle quali è poi stata scelta l'immagine ufficiale. 
Immagine che però nel packaging esposto nei negozi era coperta (nonostante le proteste della EMI) da un imballaggio di plastica nera (tipo i sacchi della spazzatura) con questo adesivo applicato sopra.

E infatti se compravi la versione in cassetta, solo questa era l'immagine di copertina (cosa molto triste perché invece il packaging del vinile era molto curato e pieno di altre foto). 
L'altro nella foto, quello che sembra Little Tony, è un altro stuntman collega di Ronnie, Danny Rogers, mentre l'idea dell'artwork era dello studio Hypgnosis, che ha curato la maggior parte delle copertine della band britannica anche dopo l'abbandono di Roger Waters. 
Goodbye Terence & Ronnie. 

 

HABEMUS BOND

 Finalmente è stato rivelato il nome dell'attore che interpreterà il nuovo James Bond ed è Patrick Gibson, 30 anni e irlandese, visto i...