lunedì 29 dicembre 2025

LEI, B.B. E DUE NOMI DELLA MUSICA CHE CI LASCIANO

 Grande lutto nel cinema per la morte di Brigitte Bardot,


soprattutto attrice, certo, ma anche cantante e divina ispiratrice di CANZONI per Serge Gainsbourg con il quale ha pure duettato, oltre che in BONNIE & CLYDE di cui allego il videoclip meraviglioso in puro stile cinema,

anche nella riedizione di JE T'AIME MOI NON PLUS uscita nel 1986, ma che era stata registrata da loro due nel 1967, un anno prima di quella ufficiale dove ci sarà Jane Birkin al suo posto.

La B.B. la troviamo anche regolarmente protagonista suo malgrado dei classici TRENINI DI CAPODANNO per colpa del famigerato DISCO SAMBA che sta già lì pronto per girare fra due giorni. 

Lasciata la carriera di attrice diventerà poi salvatrice di animali. 
Quattro mariti e molte relazioni anche complicate hanno costellato la vita di Brigitte, icona di bellezza che aveva raggiunto i 91 anni. 
Non ha avuto molta rilevanza mediatica invece (e infatti l'ho saputo solo in questo weekend) la scomparsa di Richard Darbyshire, cantante, chitarrista e autore britannico noto come frontman dei LIVING IN A BOX, una delle band pop della fine degli anni '80.


Questo forse solo perché non erano al livello dei Duran Duran, Depeche Mode, Spandau Ballet o altri che hanno continuato ad esistere dopo quella decade. 
La loro canzone che portava il loro nome però è rimasta nella storia e li abbiamo visti passare anche nello special natalizio di Discoring sulla Rai (in effetti niente di nuovo rispetto alle due puntate già andate in onda in estate se non per gli auguri di Natale inseriti dagli artisti). 
Quindi dicevo notizia passata in sordina poiché Richard è morto infatti lo scorso novembre a Londra all'età di 65 anni. 
Non è stata resa nota la causa del decesso. 
Altro nome della musica che se ne va è quello di Perry Bamonte,

65 anni anche lui, chitarrista e tastierista dei Cure dal 1990, altra band che ha proseguito la carriera dopo i fasti degli anni 80. 
Addio Brigitte, Richard e Perry. 

domenica 28 dicembre 2025

NOLAN, CAMERON E ZALONE RINGRAZIANO I LUMIÈRE

 Nolan, Cameron e Zalone sembrano essere i nomi del cinema che in queste feste natalizie stanno facendo parlare tutti con film completamente diversi.


Eppure se siamo qui a fare questo dobbiamo tornare a 130 anni fa, quando nasceva una delle basi fondamentali di questo blog, ovvero il cinema con i fratelli Lumière che ringrazio pubblicamente caso mai qualche discendente stesse leggendo. 
Il 28 dicembre del 1892 infatti veniva proiettato pubblicamente a Parigi il primo cortometraggio dei fratelli davanti ad una trentina di persone. 
Poche in effetti, si, perché c'era una certa diffidenza verso certe nuove "diavolerie".
Erano dieci episodi che ritraevano scene di vita normale

e in seguito, insieme ad un pubblico sempre più numeroso, verrà proiettato anche quel famoso arrivo del treno che si racconta avesse terrorizzato gli spettatori. 
Questo primo evento era stato reso possibile grazie al brevetto della pellicola cinematografica ideata da George Eastman nel 1885 e ad un prototipo chiamato "cinematografo" inventato da León Bouly che però non aveva i fondi per depositare il brevetto, per cui i Lumière poterono utilizzare tale nome riconoscendone però la paternità a León. 
Anche Thomas Edison aveva contributo alla nascita del cinema grazie all'invenzione del cinetoscopio di cui avevo parlato QUI
Ma questa dei Lumière viene considerata la prima vera proiezione cinematografica pubblica della storia. 
Certo... Nolan, Cameron e Zalone arriveranno un pò più avanti... 

sabato 27 dicembre 2025

BABBO VIANELLO SI MERITA UN PÒ DI CARBONE

 Oggi per la musica del sabato è di scena Edoardo Vianello, si, quello che solitamente dondola come un Watusso abbronzatissimo sul cucuzzolo, ed è qui per due motivi ben distinti: il primo è il suo nuovo DISCO con le classiche canzoni di Natale, quelle stile Bing Crosby, ma cantate in italiano che vabbè ci stanno anche se a seconda dei casi prendono un pò una piega trash.


Tra l'altro nel mucchio coverizza anche Carosone (già passato in mano agli Squallor) e De Gregori. 
L'altro motivo è quello per cui l'Edoardo si è tirato dietro nei giorni scorsi una marea di insulti sui social e simili per quanto ha detto come ospite a La Volta Buona riguardo ad Ornella Vanoni che, poverina, adesso non può replicare e sono certo che se avesse potuto gliene avrebbe dette quattro o cinque o anche sei senza peli sulla lingua com'era nel suo stile.

Sopravvalutata, noiosa, falsa, ecco un sunto di quanto ne è uscito secondo Edoardo che, d'accordo, dista anni luce dallo stile di Ornella, ma, così a naso, mi pare aver avuto una discografia decisamente più contenuta rispetto alla cantante milanese che nemmeno a me piaceva quando ero piccino, e l'ho detto, ma poi, maturando, ho scoperto essere una voce capace di dare sensazioni che solo lei sapeva far provare. 
Ecco... nel tempo io sono maturato (non troppo in effetti) mentre qualcuno evidentemente no...

venerdì 26 dicembre 2025

NATALE SENZA BABBO... E SENZA DI ME

 A Natale siamo tutti più buoni, come spesso lo sono a Santo Stefano gli avanzi del giorno prima (anche perché almeno non devi cucinare, ma solo riscaldare), ma io in realtà, anche se non sembra, lo sono sempre buono con chi se lo merita e infatti voglio mettervi in guardia su Natale Senza Babbo,


film su Prime Video con Alessandro Gassman che ho mollato dopo circa mezz'ora ricordando che mi ero sorbito pure la terrificante BEFANA di Paola Cortellesi, così mi sono dirottato con maggiore fortuna su un altro film, sempre su Prime Video e di cui parlerò presto. 
Vabbè, se avete 5 anni magari anche sta cosa brutta serve per farvi credere a Babbo Natale, ma, sempre se avete 5 anni, allora non leggete questo blog che è meglio.
E poi ci sono molti altri film del genere con Tim Allen oppure Kurt Russell o al limite THE ROCK con lo stesso compito di farci convincere che Babbo Natale esiste e che sono un pelino migliori. 
Buon Natale!!! 

giovedì 25 dicembre 2025

MERRY KISSMAS: PERCHÉ CANAGLIA RIMANGO ANCHE A NATALE

  Un Buon Natale a tutti voi che leggete, ma anche a chi non legge, dato che non faccio distinzioni di sorta (ma se non leggono però come fanno a sapere che gli faccio gli auguri? Vabbè....), e perché non passare questo Natale insieme ai Kiss, che vengono nominati abbastanza spesso nei miei post, putroppo anche per la scomparsa di ACE THE SPACEMAN, e che due anni fa, nella figura dei due fondatori Gene e Paul, hanno dato ufficialmente L'ADDIO alle scene come band?


Motivi validi, se andiamo a vedere, ce ne sono tanti. 

Intanto i Kiss sono stati un gruppo sincero e senza falsi moralismi dato che dichiaravano tranquillamente di aver creato la band per i soldi e la gnocca, ed hanno raggiunto il successo facendone di tutte i colori, con e senza maschera, provando anche il grunge e l’unplugged, facendo anche UN FILM che faceva letteralmente schifo e UN ALTRO che non è mai esistito. 

Magari negli ultimi tempi Paul non era più NEL MASSIMO delle sue facoltà vocali, è vero, ma tra zeppe, raggi laser e colate di sangue, un loro concerto è stato sicuramente uno spettacolo che nessun altro ha portato in giro con canzoni pure dai testi maschilisti, ok, ma tutto fa parte di quella sincerità di cui sopra mantenuta pure in epoche perbeniste e politicamente corrette, alla faccia di tanti bigotti che vanno a trovare da dire ai film che tanto ci hanno divertito. 

Loro invece te lo dicono cantando all'unisono che questo è rocknroll che dura tutta la notte ed è festa ogni giorno, quasi come diceva anche Lucio Dalla in quella famosa canzone. 

Perciò gli si perdonano anche i loro dischi live PALESEMENTE FINTI, ritoccati in studio (ma lo hanno fatto MOLTI DI PIÙ di quelli che potere immaginare), come i più recenti concerti con i cori preregistrati (anche questo lo fanno in tanti eccome, anche i "sacri" Pooh). 

Sempre in tema natalizio concludo con un'altra foto che ci mostra la band in un'altra versione 


pur sempre natalizia, e foto dalla quale è stato ricavato pure un puzzle di 500 pezzi,

ovvero uno di quei giochi/passatempo ormai desueti che i ragazzi di oggi, quelli che guardano sempre all'America e vanno lontano, molto lontano, magari nemmeno sanno che esistono.
Ri-Buon Natale! 

mercoledì 24 dicembre 2025

ADDIO CHRIS

 È con grande dispiacere che ho accolto la notizia della morte di Chris Rea, cantante e chitarrista inglese che sicuramente tutti ricordiamo per la splendida JOSEPHINE,


che ballavamo in discoteca negli anni 80 nonostante fosse un tempo medio (il remix però aiutava molto noi dj), ed era una di quelle canzoni che non ti stancano mai.
Ma sono da non dimenticare anche una serie di pezzi piu ritmati come I CAN HEAR YOUR HEARTBEAT.

Aveva 74 anni Chris e oggi nella vigilia di Natale direi che "adesso è più normaleadesso è meglio, adesso è giusto, giusto, è giusto" (cit. De André che spero vivamente qualcuno capisca) riproporre anche questa sua (a proposito di "strada", ma non "cattiva") DRIVING HOME FOR CHRISTMAS.

Goodbye Chris. 

martedì 23 dicembre 2025

SANDOKAN 2025: C'È UN PÒ DI 007 IN QUESTA TIGRE DELLA MALESIA

 Il nuovo Sandokan di Rai 1 ha diviso il pubblico con da una parte i nostalgici a tutti i costi che rimpiangono Kabir Bedi,


decretandolo unico e irripetibile nei panni della Tigre Della Malesia, dimenticando però che prima dello sceneggiato diretto da Sergio Sollima di cui avevo parlato a lungo QUI, e che risente in pieno del peso degli anni, c'erano stati già diversi film sempre di produzione italiana con Steve Reeves

e comunque Emilio Salgari nei suoi libri non aveva fatto una descrizione del pirata che fosse pari pari all'attore indiano, anche perché all'epoca dello scritto il Kabir doveva ancora nascere. 
Dall'altra parte ci sono quelli che invece hanno apprezzato il nuovo Sandokan interpretato da Can Yaman di cui invece bisogna parlarne obbligatoriamente con un occhio diverso.

Intanto sulle prime il pirata mi è apparso come un James Bond infiltrato alla festa dove, sotto falsa identità, incontra per la prima volta il villain, ovvero uno dei cliché della spia britannica. 
Non c'era il classico casinò qui, ma una festa dove si ballava.
La nuova storia, anche se comprensiva di Marianna/Perla di Labuan e della classica tigre uccisa al volo grazie agli EFFETTI SPECIALI

(qui però solo ferita e finita subito dopo da Brooke), non segue le vicende già raccontate da Sollima, ma invece sembra più un prequel tutto inventato dei racconti di Salgari (persino Mompracem ancora non la conoscono), con un Sandokan pirata, ma non ancora così dominatore della Malesia da far rabbrividire solo a nominarlo.

Quindi probabilmente a molti non è arrivato il carisma granitico del personaggio che già conoscevano (pure i suoi pirati mettono in discussione gli ordini del capo) proprio perché tutto è ancora in fase di crescita e non è colpa del giovane attore turco che invece fa del suo meglio (magari dovrebbe solo variare un pò le sue pose che sono identiche a come si presentava nella fiction di Canale 5)


seguendo lo script che gli hanno dato con un cast di contorno di tutto rispetto dove abbiamo anche John Hannah da La Mummia. 
Si aggiunga che all'epoca Kabir era doppiato da Pino Locchi, voce di Connery (riecco di nuovo 007), Curtis, Belmondo, Hill, mentre Can ha la voce di Adriano Giannini, bravissimo si, ma di tutt'altro spessore rispetto anche solo al padre Giancarlo. 
E anche questo particolare ha fatto storcere il naso ai nostalgici, ma in fondo è andata anche bene perché potevano dare il doppiaggio in mano a Pino Insegno, per dire... 
Lo Yanez di Preziosi

fa il fenomeno nelle sue scene, ma rimane un pò in disparte rispetto a come si presentava Philippe Leroy e inoltre ha un passato che Salgari non aveva raccontato e lo scopriamo in uno degli 8 flashback che aprono ogni episodio. 
La sigla però è rimasta quella degli Oliver Onions anche se all'inizio solo accennata, ma poi sempre più presente sulle battute finali. 
Appunto, come il classico tema musicale di Bond che ricorre in ogni nuovo film. 
Insomma alla fine anche questo mondo filmico/televisivo è piccolo, ma tutto sommato funziona e personalmente (se ricordate TEMPO FA temevo il peggio) dopo averlo finalmente visto lo ritengo un buon prodotto che utilizza anche location storiche italiane facendoti credere che si tratti del palazzo del Sultano.

E attenzione al giovane Emilio della ciurma... altra grossissima invenzione della sceneggiatura, ma non devo certo dirvi io chi dovrebbe essere... 

lunedì 22 dicembre 2025

INCIDENTI DI OGGI E DI IERI

 Di incidenti si parla oggi, ma non mi riferisco ai Ricchi e Poveri capitombolati ieri a Domenica In per via dell'inciampo di Angelo trascinando giù anche Angela che cercava di prenderlo al volo e facendo tremare Mara Venier in diretta.


È un incidente molto più grosso quello accaduto quel giorno, il 22 dicembre del 1975, in cui pareva di rivedere un famoso film catastrofico americano con l’aereo che si schianta nella nebbia alle 11 e 29 di mattina, dato che già era uscito Airport cinque anni prima


e ne stava arrivando un secondo episodio entrambi con una parata di stelle come protagonisti, e anche Zucker-Abrahms-Zucker ci faranno la loro fortuna, ma questi come parodia. 
Stavolta il piccolo particolare era che non si trattava di un film e che la location in questo caso era l'aeroporto di Malpensa
La prima cosa che si sente quel giorno è un rumore sordo, un boato. 
Sulla brughiera dello scalo nel varesotto pezzi di lamiera, rottami, frammenti di carrello e reattori. 
Quel che rimane del Boeing 707 del volo Twa 842 proveniente da New York e diretto a Milano sono i due tronconi della fusoliera, aperti all’altezza della prima classe. 
Doveva atterrare sulla pista uno, ma l’ha mancata di settanta metri. 


Attraverso lo squarcio del velivolo si vede chi urla, chi grida, chi tenta di accertarsi incredulo di essere ancora al mondo e tra loro, in classe turistica, all’altezza dell’ala, un uomo sente ancora nelle orecchie il fischio provocato dal boato, ha gli occhi spaesati, i capelli spettinati per l'impatto, ma la barba ben curata. 

Quell'uomo era Luciano Pavarotti.


Tutti, compresi i nove sono membri dell’equipaggio sono vivi, ma 
tutto era partito dal divieto di atterraggio da parte della torre di controllo per la nebbia fitta. Tuttavia il pilota aveva deciso di tentare lo stesso la manovra a vista ritenendo che dirottare su un altro aeroporto non fosse possibile per il poco carburante rimasto. 
Putroppo sono quelle cose che se ti va bene diventi un eroe oppure no. E infatti no, nonostante nessuna vittima, ma solo qualche ferito, il disastro avvenne e la TWA si trovò costretta al risarcimento. In particolare Lucianone temeva di aver avuto un danno all'udito per quel fortissimo rumore (Piero Pelù ne SA QUALCOSA) per cui il suo avvocato sparò una cifra pazzesca che dalla compagnia venne rifiutata, ma non è mai stato rivelato a quanto ammontasse poi l'accordo definitivo. 

In effetti poi il danno non c'era stato e Luciano ha continuato la sua carriera forse ancora più motivato nella voglia di vivere dopo aver visto in faccia la morte, dato che prima del volo stava attraversando invece un brutto momento di depressione. 

Carriera che ce lo porterà più avanti insieme a star pop e rock italiane e internazionali nei suoi Pavarotti & Friends


a cimentarsi con canzoni che andranno ben oltre la lirica, a volte con duetti non esattamente riusciti. 
Ma stranamente... senza i Ricchi e Poveri... 

domenica 21 dicembre 2025

UN SECOLO PER UNA "XXXXXX" PAZZESCA

 Compie un secolo La Corazzata Potëmkin, ma quella vera e non quella storpiata nella saga di Fantozzi per una questione di diritti e per il modo poco elegante come veniva definita in quel secondo film sul ragioniere di Paolo Villaggio.


E quella vera di Eisenstein (e non Einstein) che 100 anni fa veniva proiettata per la prima volta al Teatro Bolshoi di Mosca, non aveva nemmeno la durata monster di oltre tre ore, anzi stava in poco più di 70 minuti finendo poi citata con la famosa carrozzina anche da Brian De Palma in Gli Intoccabili e in un altro paio di film. 
La cosa particolare è che questo film l'avevo conosciuto molti anni fa tramite la mia antologia scolastica dove venivano riportati anche i famosi fotogrammi di carrozzina, occhio e stivali dei soldati ovvero quelle scene che poi Fantozzi e colleghi saranno costretti a ricreare live come punizione. 
Se poi volete, mi metto nei panni del Prof. Guidobaldo Maria Riccardelli e organizziamo un bel cineforum natalizio dove potremo fare anche un bel dibattito sulla pellicola... 
O no? 

sabato 20 dicembre 2025

SIR PAUL TORNA E...

 Chi ha assistito alle tappe dell'ultimo tour di Paul McCartney, “Got Back”, sarà rimasto colpito come il sottoscritto dalla sua energia che, ad 83 anni, gli fa tenere il ritmo per quasi tre ore senza mostrare segni di stanchezza.


Ok, sorvoliamo sul costo dei biglietti abbastanza proibitivo, ma Paul nello show non si limita a cantare: suona basso, chitarre, piano, mandolino, ukulele, praticamente senza pause con solo una breve sosta prima del bis. 
In tutto, trentacinque canzoni che attraversano più di sessant’anni di musica.

Tra gli strumenti suonati c'è ovviamente lo storico basso Höfner che non è il migliore del mondo, ma, come disse Paul, lo aveva comprato all'epoca perché costava poco e poteva permettersi solo quello. 
La band che lo accompagna mostra Rusty Anderson e Brian Ray alle chitarre, Abe Laboriel Jr. alla batteria, Paul “Wix” Wickens alle tastiere e una sezione fiati che aggiunge colore nei momenti giusti.

L’apertura è con HELP! , e ti accorgi subito che Paul in effetti adesso canta con una voce non esattamente perfetta come una volta, ma con quei pezzi basta eseguirli e scatta lo stesso la magia dalle prime note.

Si passa dai classici degli WINGS agli ultimi lavori solisti, fino a NOW AND THEN, la canzone dei Beatles completata di recente. 
In mezzo ai brani, un Paul chiacchierone racconta storie che da sole varrebbero il biglietto: la prima volta che vide Hendrix a Londra, la REGISTRAZIONE DI LOVE ME DO, o quella di IN SPITE OF ALL THE DANGER, il primo pezzo inciso dai Beatles. 
Come parla anche di questo che potrebbe davvero essere l'ultimo suo tour.

SOMETHING, di George Harrison, Paul se la suona in una versione inedita all’ukulele e poi coinvolge tutta la band in versione elettrica. 
Il ritmo non cala mai. 
Paul ringrazia anche Peter Jackson per il bellissimo documentario GET BACK di cui scorrono immagini sul video, in particolare quelle del concerto sul tetto.

Let It Be e Hey Jude sono da brividi collettivi, mentre LIVE AND LET DIE ci porta nel mondo di 007 con un’esplosione di fuochi e fiamme, letteralmente. 
Per il bis, canta di nuovo con John su I'VE GOT A FEELING, grazie appunto alle immagini del leggendario live del 1969 con grande commozione.

Si chiude con Sgt. Pepper’s, Helter Skelter e il medley finale: Golden Slumbers / Carry That Weight / The End. 
E alla fine, siccome tutto deve finire, Paul saluta mandando tutti a casa dopo una serata dove le imperfezioni sono state abbondantemente coperte dalle emozioni e dai ricordi. 
Ah... e senza autotune... 

venerdì 19 dicembre 2025

BUCK ROGERS HA TERMINATO LA SUA MISSIONE

 Eccoci in vista del weekend con la scomparsa dell'attore Gil Gerard, 82 anni, e noto soprattutto per le due stagioni di Buck Rogers,


(Gil ovviamente è quello senza il berretto) serie tv fantascientifica altamente kitsch dai costumi sfavillanti come in uno show di Lady Gaga. 
Queste sono le sue ultime parole rese pubbliche dalla moglie Janet: 
"La mia vita è stata un viaggio straordinario. Le opportunità che ho avuto, le persone che ho incontrato e l'amore che ho dato e ricevuto hanno reso i miei 82 anni sul pianeta profondamente appaganti. Il mio viaggio mi ha portato dall'Arkansas a New York, a Los Angeles e, infine, a casa mia nel nord della Georgia, con la mia fantastica moglie Janet, con cui sono sposato da 18 anni. È stato un viaggio fantastico, ma inevitabilmente destinato a concludersi come il mio. Non sprecate tempo con qualcosa che non vi emoziona o non vi porta amore. Ci vediamo da qualche parte nel cosmo". 
A riguardo ripropongo anche il LINK al post integrale che avevo dedicato alla serie un pò di tempo fa. 
Per la musica invece a causa di una polmonite ci lascia Anna Rusticano, 71 anni, della quale ricordo molto bene STO CON TE,


un singolo pop anni 80 un pò simile ad Everlasting Love, e il cui testo portava la firma di Valerio Negrini, paroliere ed ex batterista dei Pooh. 
Addio Anna e Gil. 

giovedì 18 dicembre 2025

BALLERINA: SI, CE ANCHE IL TUTÙ E LA DANZA SULLE PUNTE...

 In Ballerina, su Prime Video, c'è tutto quello che puoi aspettarti in uno spin-off di John Wick, compresi Winston e l'Hotel Continental compreso LANCE REDDICK alla sua ultima apparizione, e toh... c'è pure Keanu Reeves!


Quindi si capisce che la storia è antecedente all'ULTIMO FILM che abbiamo visto di questa saga, quello il cui post avevo intitolato come una canzone di Lucio Dalla dove c'entrava già la danza. 
La regia è di Len Wiseman che con questo tipo di film tutti patapim e patapam ha una certa dimestichezza e il risultato in effetti è buono se solo cerchiamo di dimenticare la sequenza dei piatti spaccati in testa quasi comica.

Inoltre ho temuto un pò durante l'apertura del film preceduto da una decina di loghi di distribuzione, il che spesso indica in partenza una ciofeca. 
Magari la storia della killer creata per uccidere non è niente di nuovo se paragonata a cose come Nikita di Besson e tanti altri sulla sua scia, ma stavolta abbiamo in scena quella ben nota Ana De Armas che dà quel valore aggiunto con una bellezza al top contrapposta alle scene spara spara e di menare che non sono poche. 
Cosa che se capitasse davvero ad un comune mortale ne uscirebbe pesto e coi vestiti a pezzi, ma qui nel suo caso non è così.

Ana poi ha pure girato personalmente le scene con il lanciafiamme e va bene gliene rendiamo il merito, però non è un pò troppo lunga quella sequenza? 
E poi, io non ho mai avuto occasione di maneggiare tale aggeggio, ma quanta diamine di autonomia ha un lanciafiamme? 
Vabbè, comunque una volta tanto Prime Video non delude, mentre su altre cose... uh se ce n'è da dire... 

mercoledì 17 dicembre 2025

LA REGINA DEI FILM ACTION COMPIE 50 ANNI

 Dopo le bruttissime notizie di IERI riguardanti il cinema, per fortuna oggi possiamo festeggiare Milla Jovovich per i suoi 50 anni.


U
craina di Kiev, ma con la cittadinanza USA, ha iniziato a sfilare come modella a soli 11 anni, debuttando due anni dopo sul grande schermo, ma sarà nel 1996 che farà il botto con il personaggio di Leeloo, l'essere supremo al fianco di Bruce Willis tassista di un futuro ipertecnologico e caotico in Il Quinto Elemento di Luc Besson. 
Pellicola visionaria che sbanca il botteghino forse grazie un pò anche a quei costumi particolari

creati dall'estroso Jean Paul Gautier, ma ricordiamoci che c'è pure un grande Gary Oldman antagonista e un buon cattivo (pare un ossimoro, ma è così) è fondamentale per la riuscita di un film. 
Film che però adesso trovi molto di rado trasmesso in tv (non chiedetemi perché). 
Da lì poi, diretta per la maggiore dal prima fidanzato e poi marito Paul W.S. Anderson (ovvero quello senza il "Thomas") è arrivata la lunga saga di Resident Evil, iniziata nel 2002

(certi film scrausi di cui ho parlato TEMPO FA hanno preso l'ispirazione dal suo outfit), ma ammetto di non aver visto proprio tutti gli episodi
Nel 2019 è nel cast dei film Hellboy (il remake), PARADISE HILLS e l'anno dopo è la protagonista di Monster Hunter, anche questo come Resident Evil ispirato alla serie di videogiochi. 
In mezzo al mucchio di una nutrita filmografia dove, fra gli altri, viene diretta seriamente anche da Wenders in The Million Dollar Hotel (quindi non action in questo caso), c'è anche Ultraviolet massacrato dalla critica, ma a me era piaciuto un sacco perché ipercolorato con una fotografia pazzesca ed effettoni digitali pure inquietanti,


con ovviamente tante scene di menare duro/spara spara, come anche una trasposizione action de I Tre Moschettieri diretta da Paul che francamente lo ammetto è così così, ma in questo caso oggi che è il suo compleanno mi sento così magnanimo e lei è sempre così bella che gliela posso pure perdonare.

Auguri Milla!!! 

martedì 16 dicembre 2025

UN GRAVE LUTTO NEL CINEMA E UN ALTRETTANTO GRAVE COMMENTO

 Notiziaccia brutta brutta quella dell'omicidio del regista (anche attore) Rob Reiner, 78 anni, e sua moglie Michele Singer, 68, avvenuto domenica nella loro casa di Los Angeles.


Stranamente nei tg nessuno lo ha detto (ma sul web si), ma di Rob era appena uscito a settembre negli States (da noi si trova su diverse piattaforme, ma devo ancora vederlo) il SECONDO EPISODIO ufficiale sugli Spinal Tap dopo quel divertentissimo PRIMO film/finto documentario che non tutti conoscono anche perché non esiste doppiato in italiano. 
Rob ha diretto pellicole molto diverse tra loro come HARRY TI PRESENTO SALLY (questa invece super citata dai tg), LA STORIA FANTASTICA (che qualche giornalista da quattro soldi ha accomunato a La Storia Infinita), Misery Non Deve Morire e appunto quelle due di cui parlavo prima dove anche recitava. 
E mentre, come il titolo di un poliziottesco franco-italiano vintage, la polizia indaga,

è stato arrestato il figlio Nick con problemi gravi di tossicodipendenza. 
Sul commento di Donald Trump invece meglio stendere un velo pietoso e domandarsi se quel presidente tutto matto non ha un qualcuno che verifichi i suoi post prima che vengano pubblicati. 
E già che siamo in tema, è morto in circostanze molto diverse anche Peter Greene,

60 anni, ovvero il sadico stupratore Zed di Pulp Fiction, ma, abbonato ai ruoli da cattivo, era stato anche il boss malavitoso in The Mask.

Goodbye Rob, Michele e Peter. 

lunedì 15 dicembre 2025

VIAGGI DI NOZZE: COME LO FACCIAMO IL FILM? O FAMO STRANO!!!

 Compie 30 anni un film "no-strano" che appunto usciva il 15 dicembre 1995 e sto parlando di Viaggi Di Nozze


con il Carlo Verdone di allora che, come il Dustin Hoffmann cantato da Carboni, non sbagliava un film. 
Anche qui Carlo era multiforme nei suoi personaggi interpretati in tre distinti episodi

dove sicuramente i più iconici erano il rigoroso e attaccatissimo al lavoro Raniero con la neo moglie Fosca/Veronica Pivetti e il coatto arricchito Ivano che cercava tutti i modi di "farlo strano" con Jessica/Claudia Gerini.

Campione di incassi di quel Natale, "stranamente" aveva pure surclassato la Disney che quell'anno si giocava POCAHONTAS facendolo uscire da noi già a fine novembre. 
Del Verdone più recente, quello meno "strano", invece parliamone il meno possibile... 

domenica 14 dicembre 2025

ANCHE OGGI UN COMPLEANNO, MA ANCHE...

 Anche oggi posso augurare un buon compleanno ad un cantautore e musicista tra i più originali del panorama italiano, noto per le contaminazioni tra vari generi, e tra questi ultimi il folk, il latinoamericano e il jazz, e, per non farsi mancare nulla, anche per la letteratura.


Si tratta di Vinicio Capossela, n
ato ad Hannover 60 anni fa, nella Bassa Sassonia, da genitori irpini emigrati in Germania. Lanciato da Francesco Guccini, pubblica il primo album nel 1990 e vince la "Targa Tenco", ma sarà con il terzo che raggiungerà l'airplay radiofonico con CHE COSS'È L'AMOR,

pezzo irresistibile finito anche in uno spot Barilla, mentre la sua E ALLORA MAMBO dal secondo LP fa da colonna sonora al film Non Chiamarmi Omar.

Come dicevo lassù, oltre ad essere polistrumentista Vinicio è anche scrittore ed ha concorso per il Premio Strega. 
Putroppo legato alla letteratura, ma anche al cinema, c'è anche un addio poiché ci ha lasciati Sophie Kinsella,

pseudonimo di 
Madeleine Wickham, 51 anni e autrice della saga di I Love Shopping il cui film del 2009 con Isla Fisher (ma anche Krysten Ritter) considero uno dei più divertenti di quella decade. 
Sempre nel cinema come attore ha lavorato Mauro Bosco,

ma lo abbiamo trovato anche nel doppiaggio poiché ha dato la voce a James Hong in Grosso Guaio A Chinatown,

quel film tutto matto di John Carpenter dove Kurt Russell era "nato pronto" e canottierato.

Mauro se n'è andato ad 81 anni. 
Addio Mauro, Sophie (o Madeleine) e tanti auguri a Vinicio!!! 

LEI, B.B. E DUE NOMI DELLA MUSICA CHE CI LASCIANO

 Grande lutto nel cinema per la morte di Brigitte Bardot, soprattutto attrice, certo, ma anche cantante e divina ispiratrice di  CANZONI p...