venerdì 12 dicembre 2025

IL RITORNO (ENNESIMO) DI WISH YOU WERE HERE (MA PENSIAMOCI BENE)

 Esce oggi in vista di Natale (metti anche oggi come IERI che vuoi fare un regalo) la riedizione di Wish You Were Here dei Pink Floyd in un periodo che da ambo le parti (Waters e Gilmour) le nuove produzioni non brillano certo più come ai bei tempi di quel momento così speciale per la band inglese.


Tra le chicche di questa costosissima edizione che è disponibile in diversi formati e con un sacco di gadgets allegati, c'è la ristampa del 45 giri di Have A Cigar che era stato pubblicato solo in Giappone.

CANZONE questa in cui ha cantato come ospite Roy Harper per sostituire Roger Waters che quel giorno non ci prendeva il verso dopo avere registrato già diverse takes di cui UNA con le voci sovrapposte sua e di David Gilmour. 
In effetti, analizzando il testo del brano, rimane persino coerente che a cantare non sia nessuno di loro poiché le parole sono quelle di un discografico senza scrupoli che si rivolge alla band e chiede pure chi di loro sia Pink. 
Manco a dirlo, Roger in seguito sosterrà che comunque la versione cantata da lui era meglio di quella di Roy.

Ci sono anche 16 tracce live prese da quei bootleg del 1975 di cui ultimamente già MOLTI ALTRI erano entrati a far parte della discografia ufficiale. 
Ritengo che oggi non sia il caso di rimettere nel post le canzoni contenute nel disco poiché già in passato ho tributato il giusto verso i Pink Floyd di questo album in diverse occasioni e quindi ho messo tutti i link a riguardo. 
Fatto sta che il disco rimane una presenza costante nelle classifiche di tutti i tempi e ha APPENA COMPIUTO 50 anni. 
Chi lo avesse acquistato nel 1975 ricorderà che si presentava avvolto nel cellophane nero con un adesivo di due mani meccaniche sopra ai 4 elementi di terra, aria, acqua e fuoco, cioè l'immagine della copertina del 45 giri lassù in alto. 
Solo aprendo la confezione poi vedevi la famosa FOTO dell'uomo incendiato. 
Tuttavia, chi ha in casa quella edizione o quelle successive sempre in formato standard, ha già detto che di tale super costoso box non ne sente proprio il bisogno. Neppure io... 



La raccolta “Wish You Were Here 50” offrirà una nuova e appassionante prospettiva su uno dei dischi più iconici e amati della band. L'edizione celebrativa include infatti diverse rarità da scoprire.
“Wish You Were Here 50” verrà pubblicato in vari formati: 3LP, 2CD, Blu-ray, digitale e cofanetto deluxe. È disponibile il preordine ( qui ).

“Vorrei che tu fossi qui 50”

Tracklist e versioni:

* mai rilasciato ufficialmente prima

DIGITALE

“DISC 1” – Album originale

Brilla, diamante pazzo (punti 1-5)
Benvenuti alla macchina
Fuma un sigaro
Vorrei che tu fossi qui
Brilla, diamante pazzo (punti 6-9)

“DISCO 2” – Tracce bonus

Bicchieri da vino (2:13)
Prendi un sigaro (versione alternativa)
Wish You Were Here (con Stéphane Grappelli)
Shine On You Crazy Diamond (prima versione strumentale, mix approssimativo) *
The Machine Song (demo di Roger) *
The Machine Song (demo n. 2, rivisitata) *
Wish You Were Here (ripresa 1) *
Wish You Were Here (mix strumentale Pedal Steel) *
Shine On You Crazy Diamond (punti 1-9, nuovo mix stereo) *

giovedì 11 dicembre 2025

UN TARANTINO PER NATALE

 Natale si avvicina ed è tempo di pensare ai regali, magari mirati verso le preferenze della persona a cui tale regalo verrà dato.


Bene, nel mio caso un regalo gradito potrebbe essere questa nuova graphic novel dedicata a Quentin Tarantino dove ogni capitolo porta il titolo di un suo film e ne spiega la gestazione, i retroscena, e tutto quanto c'è dietro alle pellicole del regista amato perché senza tante paturnie per la testa, e anche discusso perché secondo alcuni sta solo cavalcando da anni il trash, lo splatter e altro degli anni 70 senza dare nulla di nuovo.



Queste qui sopra sono alcune tavole del volume e se non me lo regala nessuno lo farò io stesso. 

mercoledì 10 dicembre 2025

LA PRIMA VOLTA DEI GRATEFUL DEAD

 Quel 10 gennaio del 1975 viene ricordato dai nostalgici fricchettoni come il giorno della prima uscita live dei GRATEFUL DEAD,


la band di Jerry Garcia (morto nel 1995) che quella sera calcava il palco del The Fillmore, locale di San Francisco tuttora in attività. 
Anche la band, già passata da queste partì in occasione della morte del bassista PHIL LESH, era californiana (per la precisione venne fondata a Palo Alto) e faceva parte della scena musicale che allora gravitava a San Francisco dove proprio lì per un pò di tempo hanno anche gestito una comune che, in pieno spirito hippie, dava sostentamento a chi ne aveva bisogno. 
Questo finché gli impegni live non divennero troppo pressanti.

Quei live i loro dove il rock psichedelico, grazie anche all'uso di sostanze particolari, estendeva i brani con lunghe improvvisazioni strumentali che poi sfociavano nella canzone successiva come fosse una suite senza interruzioni. 
In tutto questo c'entra anche il cinema perché Martin Scorsese, da sempre legato alla musica dopo aver diretto film su THE BANDBOB DYLAN e Rolling Stones, nel 2021 aveva buttato lì l'ipotesi di fare un film sui Grateful Dead dove Jerry sarebbe stato interpretato da Jonah Hill, ma poi tutto è rimasto a livello di idea.
Peccato perché sarebbe stato interessante vedere la band tra vita privata e concerti tipo come in The Grateful Dead Movie, film del 1977 diretto anche dallo stesso Jerry e che lo scorso 14 agosto è tornato in versione IMAX nelle sale per pochissimo tempo.

Concerti quelli dei Grateful che spesso erano gratuiti, sempre secondo lo spirito hippie che a pensarci adesso pare impossibile. 
Anzi, al contrario di quanto succederà poi negli anni a venire, era la stessa band che chiedeva al pubblico di fotografare, filmare, registrare i loro concerti affinché fossero di tutti. 
Figurati adesso con Elodie che si incazza se la riprendi magari un pò troppo da vicino lì sotto (è successo, si).

Ecco, quel punto di vista della band invece era che, oltre ad apparire generosi verso il pubblico, tutto ciò si rivelava anche un grande mezzo di promozione poiché allora mica c'erano i social dove postare le foto e i video dei concerti. 
E una cosa certa era che nessuno dei gestori dei locali dove i Grateful Dead avevano suonato, aveva mai chiesto alla band "Ma quanta gente mi porti?”.

martedì 9 dicembre 2025

STRANGER THINGS 5: PORTA PAZIENZA

 La prima scena con cui si apre questo primo blocco della nuova stagione di Stranger Things mostra Vecna finalmente doppiato in italiano senza quell'effetto da pentito della mafia che gia avevo criticato nella SCORSA STAGIONE perché non si capiva una mazza.


Evvediche a volte qualcuno ha letto il post? 
Che sia davvero cosi, o no, stavolta per gustare la serie in tempo reale di pubblicazione servono ben tre mesi di abbonamento a Netflix (ma nooo... lo fanno per far aumentare l'hype... si, credici). 
Certo, se preferisci puoi aspettare gennaio e vedere la stagione in una botta sola, ma nel frattempo devi vivere in una bolla isolato da tutti i social che ti spoilerano ogni cosa.
Insomma adesso troviamo i nostri amici che nella storia hanno dai 17 ai vent'anni, mentre in realtà alcuni hanno pure superato la trentina, e forse è per questo motivo che Millie Bobby Brown è tutto il tempo vestita infagottata in quel modo inguardabile

di cui la costumista dice di essersi ispirata a Josh Brolin nei Goonies, ma davvero ci si mettevano gli shorts sopra ai pantaloni? 
Vabbè, ricordiamo che Superman e anche Batman avevano la mutanda sopra alla tuta. 
Forse tale outfit di Undici è per confondere lo spettatore e fargli credere che la Millie sia ancora una ragazzina mentre invece adesso è sposata e pure mamma. 
Comunque di cose già in questo primo blocco di episodi ne succedono, in particolare a Will,

ma a mio parere c'è anche un pò di noia per troppa lentezza in certi momenti dialogati. 
E poi muovo una critica sul l'animazione dei Demogorgoni che pare di vedere la prima serie di Goldrake tutta scattosa. 
Ah, ma magari adesso i Duffer Bros. mi verranno a dire che cosa ne voglio sapere io, che quelli si muovono proprio così, che mica l'ho mai visto un Demogorgone dal vero. 
Ah si, anche questo è vero... 

lunedì 8 dicembre 2025

UN ALTRO NOME DELLA MUSICA ITALIANA CHE CI LASCIA

 Non ditemi nulla... cioè dopo il mito di Steve Cropper mi tocca aprire la settimana nel giorno dell'Immacolata ancora con una triste notizia, quella della scomparsa di Sandro Giacobbe,


cantante pop, spesso paragonato al Claudio Baglioni del primo periodo, e che aveva avuto una certa notorietà tra gli anni Settanta e Ottanta grazie alle partecipazioni al Festival di Sanremo

e a canzoni che parlavano di amori controcorrente, persino pruriginosi per l'epoca come SIGNORA MIA, Il Giardino Proibito e GLI OCCHI DI TUA MADRE, questa presentata appunto sul palco del Festival
.

Sandro è morto a 75 anni dopo aver lottato da oltre dieci anni contro un tumore.
 
Personalmente ricordo anche IL MIO CIELO LA MIA ANIMA, una sua canzone che passava continuamente dagli autoscontri della festa patronale, quelli dove cercavi di portarci a fare un giro la ragazzina che ti piaceva, così con la scusa di proteggerla dagli scossoni la abbracciavi pure.

Ma ricordi giovanili a parte, Sandro è stato anche uno dei principali promotori della Nazionale Cantanti, prima come giocatore e poi come allenatore. 
Elio E Le Storie Tese invece lo avevano citato simpaticamente nella canzone SUPERGIOVANE scherzando sulla SG che il "supereroe" ostentava e quella parte, recitata da Diego Abatantuono diceva così con la famosa parlata del suo terrunciello: 
"Vedo un quacchecosa sul giubbotto, poi c'è scritto che c'è scritto? SG. Chevvordì? Che è, Sandro Giacobbe? Impossibile, Sandro non ha lo spessore".

Spessore come supereroe in tutina aderente quello magari no, ma sicuramente con le sue canzoni sono nati anche tanti amori. 
Addio Sandro. 

domenica 7 dicembre 2025

LA FINALE DI X-FACTOR 2025

 Eccomi qui, dopo che ieri scherzavo sulla finale di X-Factor, ma due righe dovevo scriverle assolutamente.


Non tanto per la vittoria della semipunk iper energica Rob, protetta di Paola Lezzi, che fra i quattro finalisti in gara era senza dubbio quella piu inquadrata verso i passaggi radiofonici, senza nulla togliere alle capacità degli altri tre

che però, escluso Erocaddeo sotto l'ala di Achille Lauro, chissà?, sarà difficile vederli dominare le classifiche. 
Location anche quest'anno in Piazza Del Plebiscito a Napoli con enorme dispiegamento di mezzi

e un dubbio su uno due super ospiti, dove una era Laura Pausini che presentava il nuovo disco e ci sta, ma Jason Derulo??? 
Bravo, si, minishow altamente spettacolare, si, ma a quindici anni dal suo debutto di successo praticamente non si è più sentito parlare di lui da mò è adesso è diventato super big?

Boh, mi viene da pensare che sia stato scelto uno che costasse poco come cachet dopo quello che avranno speso per mettere in scena la finale. 
E colgo nuovamente l'occasione per rimarcare il disturbo che mi provoca sentire le canzoni in gara ad X-Factor tagliuzzate malamente togliendo strofe, passaggi e quant'altro per farle stare dentro al tempo dell'esibizione. 
Questo è puro vandalismo è non sarei sorpreso se qualcuno degli autori di tali canzoni avesse da ridire qualcosa su come vengono ridotti i loro brani. 
Cosa che era successa anche a The Voice Of Italy dove Stairway To Heaven (e non dico Fiky Fiky) aveva subìto quel trattamento di taglia e cuci senza alcun senso e a tale malsana abitudine avevo dedicato tempo fa UN POST
Qui nella finale, ma anche nelle serate live, Rob ha proposto Bring Me To Life, canzone perfetta per lei, ma anche in questo caso chi conosce bene il pezzo avrà sofferto le pene dell' inferno per come sono state tagliate via intere porzioni senza vergogna alcuna. 
E ricordo anche che la radio RDS mandava in onda quella canzone editata eliminando la seconda strofa e proprio quello era stato uno dei motivi per cui avevo smesso di ascoltare quell'emittente, perché ogni volta mi saliva su il nervoso dato che invece lasciavano intatte canzoni nuove, magari pure brutte, ma che dovevano essere pubblicizzate perché le radio funzionano così. 
Eh lo so, son brontolone... Ma son fatto così... 

sabato 6 dicembre 2025

IL "COLONNELLO" DEL BLUES

 Certo che 84 anni non sono pochi, però Steve Cropper detto The Colonel suonava ancora alla grande la sua Telecaster,


eppure anche lui ha deciso di andarsene nei giorni scorsi, per cui gli dedico il sabato musicale del blog (ero nel dubbio se parlare invece della finale di X-Factor... non è vero!!!) e anzi sono sicuro che queste canzoni porteranno a tutti degli ottimi ricordi. 
Steve era una delle due chitarre dei Blues Brothers (l'altra era suonata da Matt "Guitar" Murphy) ma ancora prima era stato nella band Booker T. & the M.G.'s

(ricordate la famosissima GREEN ONIONS? nel video d'epoca è ancora sbarbatello e coi capelli corti come nel collage cronologico in alto) dove era passato anche il bassista dei Blues Brothers Donald "Duck" Dunne. 
Cropper era anche autore e tra i suoi pezzi più famosi ci sono (SITTIN' ON) THE DOCK OF THE BAY

 (qui cantata da Tom Jones) e RESPECT (dalla soundtrack del secondo, inutile film dei Blues Brothers)

entrambe scritte o comunque prodotte in coppia con Otis ReddingIN THE MIDNIGHT HOUR

 assieme a Wilson Pickett e KNOCK ON WOOD assieme a Eddie Floyd, ma di questa permettemi di postare la super fantastica versione disco del 1979 cantata da Amii Stewart,

anche perché era stata la prima versione che me l'ha fatta conoscere quella canzone e, anzi, con quella muovevo anche i primi passi da dj in discoteca
Lutto purtroppo anche oggi nello sport dato che a 72 anni, dopo una breve malattia, è mancata Mabel Bocchi

considerata una delle migliori giocatrici di basket di tutti i tempi. 
Mabel aveva fatto anche una breve apparizione nel film Lui È Peggio Di Me del 1985 con Celentano e Pozzetto dove era la moglie di Pongo. 
Addio Mabel e Steve. 

venerdì 5 dicembre 2025

STEVEN SPIELBERG E IL MISTERO DEL VOLO 19

 Allora cominciamo per gradi prendendola un pò larga perché parto dal 1945, quando cinque aerosiluranti denominati Squadriglia 19 o Volo 19 scomparvero il 5 dicembre durante un'esercitazione della marina statunitense, ma vedrete che piano piano arriverò a questo famoso film.


Erano 
partiti da Fort Lauderdale quei cinque velivoli, con complessivamente 14 persone di equipaggio e avrebbero dovuto fare ritorno nello stesso punto, ma qualcosa in corrispondenza di quello che sarà poi chiamato il Triangolo Delle Bermude non andò come previsto. 
Le comunicazioni radio riportavano frasi concitate dei piloti nel panico che non riuscivano a stabilire una posizione e una conseguente rotta. 
Tutto ciò portò all'interruzione delle comunicazioni e alla fine gli aerei vennero dati per dispersi. 
Le successive ricerche in quella che si supponeva fosse la zona della sparizione identificarono si dei velivoli sul fondo dell'oceano, ma i numeri di serie non erano quelli della squadriglia. 
Ed ecco che con tale mistero Steven Spielberg apriva il suo Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo in cui Francois Truffaut, per una volta nei panni di attore e non di regista, trovava cinque aerei in pieno deserto in ottime condizioni ancora perfettamente operativi


e che risulteranno essere proprio quelli del Volo 19, con però nessuna traccia dei 14 componenti l'equipaggio. 
Ecco, su Incontri Ravvicinati credo che adesso non ci sia nulla da aggiungere dopo aver visto anche l'edizione estesa che ti portava anche dentro all'astronave. 
Certo è che la quantità di film nata sull'idea del Triangolo Delle Bermude che si mangia aerei e navi sarebbe enorme, con anche cose squisitamente trash nello stile della famosa famiglia Cardona di cui ho già parlato QUI
Tuttavia studi approfonditi hanno stabilito che gli aerei non spariscono nel Triangolo delle Bermude a causa di fantascientifici misteri irrisolti (ma va?), ma piuttosto per colpa di condizioni meteorologiche estreme dovute alle zone tropicali e per ben più banali errori umani. 
Diciamo che molte delle notizie di incidenti sono state semplicemente esagerate o mescolate con elementi di fantasia di cui il cinema ha fatto tesoro e ha contribuito così alla nascita di tale leggenda. 
Ma, come un gatto che si morde la coda, senza nessuno che si fosse messo a creare tali leggende, forse non avremmo avuto nemmeno quel gran film di Steven... 

giovedì 4 dicembre 2025

LA SQUADRA DI NATALE: EH GIÀ, ORMAI CI SIAMO

 Ok, il Sandokan di Rai1 sta facendo discutere ovunque sui social, ma qui ne parleremo dopo ancora qualche episodio. 


Nel frattempo Tv8 ha cominciato la sua classica rassegna di film natalizi così tutti uguali che sembrano fatti dall' A.I., e così per caso mi è capitato, mentre stavo facendo tutt'altro, La Squadra Di Natale con il ricco vedovo con due figlie a carico che si affezionano di brutto alla bella nuova arrivata a lavorare in famiglia, e come finirà la storia lo si capisce subito. 
Se ve lo siete perso nessun problema perché lo si trova anche su Prime Video nella sezione "robe scrause, ma che fanno poco danno"... Perché a Natale son più buono anch'io... 

mercoledì 3 dicembre 2025

...E PURTROPPO ANCHE OGGI QUALCUNO SE NE VA

 Mentre Jannik Sinner sta facendo riappassionare gli italiani al tennis, Nicola Pietrangeli, puntualmente interpellato più volte dai media sulle nuove leve, se n'è andato a 95 anni dopo aver collezionato parecchie vittorie in questo sport, con l'unico rammarico di non aver mai conquistato la Coppa Davis. 


Ma forse tale mancanza era in parte dovuta alla troppa passione per le donne come diceva scherzando, ma non troppo, la sua amica e collega Lea Pericoli (qui sopra con lui sugli spalti) durante una famosa intervista.
Quella Lea alla quale già abbiamo mandato L'ULTIMO SALUTO e che pure lei faceva appassionare gli italiani al tennis, ma in maniera un pò diversa da Jannik perché oltre alla bravura aveva qualche cosa in più.

 
Ma torniamo a Nicola e al suo egocentrismo conclamato che era diventato come una specie di gioco per i media, i quali lo punzecchiavano apposta per avere dichiarazioni dove lui sembrava uscirne sempre rimpiangendo il mondo del vecchio tennis dal quale arrivava e nel quale era nota la rivalità, ma che diventerà anche amicizia, con il giovane Adriano Panatta. 
Dallo sport alla musica devo segnalare la scomparsa a 63 anni di Gary "Mani" Mounfield,

bassista degli Stone Roses, band di Manchester con solo due album pubblicati negli anni 80, ma che è stata fonte di ispirazione per quelli che hanno cavalcato il sound degli anni 90 come gli Oasis e i Kasabian.

Personalmente nel loro SOUND PSICHEDELICO ci ho trovato anche molto dei Pink Floyd del periodo di Syd Barrett. 
Adesso invece andiamo nella tv vintage americana, quella che negli anni 60 vedeva la prima versione live action di Spider-Man poiché dobbiamo dare l'addio a Danny Seagren che lo interpretava.

Il suo Spider-Man appariva in un programma per bambini e parlava tramite i balloons dei fumetti proprio per stimolare alla lettura i giovin virgulti. 
Danny, che aveva 81 anni, era stato fondamentalmente un ballerino e aveva anche studiato come marionettista con Jim Henson, il futuro creatore dei Muppets. 
Per finire arriva il cinema con la morte a 88 anni di Tom Stoppard

sceneggiatore di Shakespeare In Love, Brazil e molti altri, nonché anche regista (come per l'opera teatrale) nel caso di Rosencrantz E Guilderstein Sono Morti con Gary Oldman, Tim Roth e Richard Dreyfuss, film che in pratica sarebbe una specie di spin-off dell'Amleto.

Addio Nicola, Gary, Danny e Tom. 

martedì 2 dicembre 2025

NIRVANA: LA FANTASCIENZA ALL'ITALIANA

 I film di fantascienza italiani il più delle volte sono finiti nel grande calderone del trash, sia quelli VINTAGE che quelli RECENTI.

Tuttavia in tutte le epoche qualcuno riuscito bene c'è per fortuna, come ha dimostrato Gabriele Salvatores nel 1997 quando si era cimentato con il genere cyberpunk sfornando Nirvana che mostrava tutta una serie di attori italiani (Abatantuono, Rocca, Rubini, Sandrelli) e un paio di ospiti come Emmanuelle Seigner e l'ex Highlander Christopher Lambert nel ruolo del programmatore del videogame che dà il titolo al film. 
Personalmente mi era piaciuto, ma non lo rivedo ormai da anni e chissà se lo apprezzerei ancora? 
Ricordo, per dire, molto posticce già allora le telecamere che Joystick (Sergio Rubini in marcato accento pugliese) aveva installate al posto degli occhi che si era venduto, e che, nonostante il suo successo commerciale, il film venne anche pesantemente criticato da quelli che di cinema ne capiscono (o che millantano di capirne), ma che probabilmente preferivano semplicemente il Salvatores di Mediterraneo, Marrakesh Express, Turnè. 
Fatto sta che oggi la famosa locandina originale del film uscito nel 1997 (perché quelle internazionali saranno molto diverse) compie invece 60 anni poiché a posare nell’outfit blu e linguacciuto della simil Dea Kalì era stata nientemeno che Luisa Corna,

attrice, conduttrice e cantante, alla quale oggi arrivano i nostri auguri. 
Direttamente collegata a questo mondo dei videogames poi vent'anni fa arrivava nei negozi quel kubrickiano monolito della X-Box 360

(anche in versione slim), ma il gioco legato al film era stato realizzato solo per Windows e Mac sotto la supervisione di Salvatores. 
Comunque gira gira oggi tutto viene legato da un filo sottile... come quello del mouse... 

lunedì 1 dicembre 2025

LA LUNGA STRADA VERSO CASA (QUANDO IL FILM È ISPIRATO DA UNA STORIA VERA)

 Era il primo dicembre del 1955 quando la sarta di colore Rosa Parks si rifiutò di cedere il posto sull'autobus ad un uomo bianco, perché le leggi di allora erano fatte così, finendo così arrestata.


Tale gesto darà il via al boicottaggio degli autobus da parte delle persone di colore che non li prenderanno più e tale vicenda sarà parte della trama di La Lunga Strada Verso Casa con Whoopi Goldberg e Sissy Spacek, dove la futura Sister Act faceva la parte della bambinaia di una ricca famiglia bianca in cui la moglie Miriam (Spacek) prenderà a cuore la situazione della donna che, per solidarietà con la protesta, comincerà ad andare al lavoro a piedi nonostante la lunga distanza da percorrere, al punto da arrivare spesso tardi al lavoro. 
Per questo Miriam, di nascosto dal marito fervente attivista per i diritti dei bianchi, le offrirà dei passaggi in auto, ma presto verrà scoperta. 
Film molto intenso con un piccolo errore nel primo doppiaggio poiché la voce narrante, che in originale sarebbe di Mary Steenburgen

ovvero la Clara di Doc Emmett Brown, per noi viene affidata ad Emanuela Rossi, cioè la stessa doppiatrice di Sissy Spacek nel film, mentre chi racconta è la piccola Mary Catherine cresciuta. 
Cosa corretta poi nel ridoppiaggio. 
Whoopi invece qui ha la voce di RITA DI LERNIA che putroppo abbiamo ricordato qualche settimana fa. 
Sulla figura di Rosa Parks inoltre esistono, oltre ai libri, anche almeno un paio di lavori in video di cui un film tv del 2002 dal titolo The Rosa Parks Story

dove la interpreta Angela Bassett, e anche un breve documentario italiano, Io Sono Rosa Parks. 
Per finire, da whovian quale sono, non posso certo mancare di ricordare che nell'undicesima stagione di Doctor Who, quella con il discusso Dottore al femminile,

c'è anche un episodio dedicato a lei. 
P.s.
Non c'entra con Rosa Parks, ma auguri a Woody Allen che proprio ieri ha compiuto 90 anni, con alcune fonti che invece indicano che sarebbe oggi la data del compleanno. 

domenica 30 novembre 2025

SCRUBS!!!

 Uuuh! Attenzione fans di Scrubs!!! 


Il 25 febbraio 2026 arriva negli States una nuova stagione della mitica serie con quasi tutti gli attori originali, perché QUALCUNO purtroppo non c'è più.
Da noi invece la vedremo su Disney +.

Mi raccomando! 

sabato 29 novembre 2025

ED OGGI ORNELLA CON TUTTI I SUOI AMICI

 In omaggio ad Ornella Vanoni, Rai Radio Techetè ha dedicato l’intera programmazione di domenica scorsa alla grande interprete della canzone attraverso programmi del canale e la riproposizione del varietà della domenica che la ebbe protagonista negli Anni ‘70.


Il programma si chiamava Una Domenica Con Ornella - Più Di Così e a prima vista sembra prendere il titolo mescolando quelli di due sue canzoni, ma in realtà UNA delle due, quella cantata in coppia con il corpulento Gepy, sarà successiva alla trasmissione e sarà inoltre uno dei tanti duetti a cui la cantante ha partecipato durante la sua lunga carriera. 

Duetti che metterò in questo post di oggi dopo che già tutta la settimana le è stata giustamente dedicata da tutte le forme di media e social. 
Magari arrivo tardi, lo so, ma preferisco fare le cose con calma. 
Torniamo però alla trasmissione che ho avuto modo di ascoltare in questa riproposizione e che è andata in onda su Rai Radio 2 dal 1976 al 1977 tutte le domeniche mattina dalle 9,35 alle 11,00, nella stessa fascia oraria della storica trasmissione Gran varietà. 
La prima puntata venne trasmessa il 14 novembre 1976 e l'ultima il 26 giugno 1977 ed era registrata nell'Auditorio A del Centro di Produzione Rai di via Asiago 10 con la presenza del pubblico a differenza della trasmissione più celebre i cui applausi e risate erano tutte registrate in precedenza, che tanto alla radio mica te ne accorgevi. 
Oltre ad Ornella altri cantanti si proposero come "padroni di casa" cambiando opportunamente il titolo e fra gli altri c'era stato anche Gianni Morandi. 
L'edizione di Ornella però aveva un qualcosa di speciale in quella sua voce che ti parlava con dei toni tra l'amichevole e il sensuale, e lo dico perché in gioventù secondo me era stata una gran bella donna

(ditemi se in questa foto non ricorda Raquel Welch?) seppure con canzoni che all'epoca non riuscivo ad apprezzare eccetto UNA RAGIONE DI PIÙ che con un arrangiamento a dir poco epico e quei cori (dei New Trolls con Nico Di Palo in evidenza) in crescendo che facevano dabadà dabadà mi scatenava fantasie da colonna sonora di Ennio Morricone.

L'arrangiamento invece era opera di Giampiero Reverberi che dopo Le Orme si occuperà del Rondò Veneziano, mentre tra gli autori, oltre alla stessa Ornella, c'erano Franco Califano e i due fratelli Reitano.

Ma avevo anticipato dei molteplici duetti di Ornella e uno dei più recenti la vedeva con Mahmood cantare un suo vecchio brano dal titolo SANT'ALLEGRIA, come anche Samuele Bersani ha diviso con lei CALMA RIVOLUZIONARIA 

che avevo già proposto in un post tempo fa.
Sempre ironica poi si era fatta due TOY BOY nella figura di Colapesce e DiMartino,

mentre dei duetti (non solo musicali) con Gino Paoli poi ci sarebbe da riempire un libro o magari un doppio album che era uscito in coppia nel 1985, replicando poi vent'anni dopo, mentre alcune sue canzoni sono state persino remixate in versione dance. 
Concludo con una canzone che non è un duetto, ma è certamente stupenda e rimane fra le mie preferite, ovvero VAI VALENTINA.

Insomma, alla fine sarà molto difficile dimenticare la nostra cara Ornella. 

venerdì 28 novembre 2025

MISSION IMPOSSIBLE: THE FINAL RECKONING (SARÀ DAVVERO FINAL?)

 Questo capitolo finale, e anche sèguito diretto del PRECEDENTE, per una buona parte è un riassunto della saga di Ethan Hunt mostrando immagini a raffica prese dai film facenti parte del brand, con pure il ritorno di un personaggio che in quel primo episodio diretto da Brian De Palma faceva una gran brutta figura proprio per colpa di Tom Cruise e compagni.


Ma forse anche per questa sorta di riassunto il film ci mette un bel pò ad ingranare e tu spettatore devi resistere per le quasi tre ore durante le quali Tom corre (naturalmente),

va giù giù negli abissi e poi risale su nel cielo appeso (di nuovo) ad un aereo per prendere letteralmente a cazzotti i cattivi che gliene frega una cippa di far scoppiare una vera e propria apocalisse informatica grazie ad una intelligenza artificiale fin troppo intelligente.

Gran confezione, si, ma stavolta sono pochette le maschere che invece hanno sempre fatto il marchio della serie, e tante, tante sono le parole a mó di spiegoni che, così a spanne stringendo senza tante ciance poteva invece uscirci un dinamico film di due ore tutto sprint. 
Ma vabbè. 
Voleva essere un finale definitivo della saga che lasciasse un segno e visto al cinema in grande l'effetto lo fa tutto... mentre rivisto su un piccolo display in aereo mentre ero in viaggio, rende molto meno.
Se poi Tom ci ripenserà e deciderà di sfornare ancora capitoli questo non posso dirlo, anche perché il post sta per autodistruggersi... 

giovedì 27 novembre 2025

NOTTE DI REGGAE, MA NON SOLO

 Certo, per facilità o per istinto, il Reggae viene immediatamente associato a Bob Marley o al limite a Peter Tosh, tralasciando invece molti altri nomi che arrivano dalla Giamaica e che hanno portato avanti quel genere dal sound solare, ma anche con tanti significati dentro.


In particolare Jimmy Cliff era stato il protagonista del film prodotto da Roger Corman nel 1972, con canzone omonima, The Harder They Come il cui titolo italiano era diventato Più Duro È, Più Forte Cade, e dove, appunto, il suo personaggio era alla ricerca del successo nella musica, ma finiva in un giro di criminalità e spaccio che regnava in quei paesi insieme alla povertà contrapposta all'idea festaiola della musica giamaicana che invece ci appariva principalmente.

Jimmy è mancato nei giorni scorsi ad 81 anni e nella sua carriera musicale si era cimentato sia con il Reggae che con lo Ska (sono parenti stretti) arrivando nei primi anni 80 anche alla disco con il grande successo REGGAE NIGHT, dove di reggae in effetti c'era solo il titolo poiché la canzone era un classico mid tempo disco che tutti sicuramente ricordiamo.

Un altro addio arriva dal mondo del cinema perché se n'è andato Udo Kier che avevo visto per la prima volta in HISTOIRE D'O,

film altamente erotico, ma non porno, anzi con una stupenda Corinne Clery pre-bond e in bond-age... perdonatemi il gioco di parole. 
La sceneggiatura tratta da un libro di Pauline Reage, con una ottima fotografia e musica di Pierre Bachelet, lo hanno reso un cult del genere dove allora l'attore era fichissimo, mentre invecchiando ha assunto un aspetto piuttosto inquietante.

Udo, che aveva 81 anni come Jimmy, oltre ad averlo ritrovato in un film di cui ho parlato tempo fa QUI, conta una filmografia piuttosto nutrita avendo lavorato anche con il nostro Dario Argento e nella saga di Iron Sky, quella dei nazisti spaziali, quasi sempre diviso tra horror e fantastico. 
Addio Jimmy e Udo. 

mercoledì 26 novembre 2025

CONFRATERNITE E CINEMA: DA RIDERE, MA ANCHE NO

 Nasceva ben due secoli orsono la prima confraternita universitaria e veniva fondata da nove studenti dello Union College di Schenectady (New York) con il nome Kappa Alpha Society.


Era infatti il 26 novembre del 1825, e da allora tali società studentesche sono diventate un'abitudine finendo spesso anche nel cinema come in Animal House del 1978 diretto da John Landis, dove spadroneggiava un allora debuttante John Belushi.

Da ricordare anche The Skulls - I Teschi del 2000 con il compianto Paul Walker di Fast & Furious (a dirigere è lo stesso regista Rob Cohen) e Joshua Jackson, ovvero il sosia di Alessandro Cattelan.

Tra l'altro questo è stato uno dei miei primi DVD acquistati come allegato ad una rivista del settore, evitando poi i seguiti decisamente inutili. 
In mezzo ai suddetti due si colloca cronologicamente nel 1989 L'Attimo Fuggente di Peter Weir, il cui titolo originale, The Dead Poets Society, era il nome della confraternita creata dagli studenti sulla falsariga di quella a cui aveva appartenuto il loro rivoluzionario professore con il volto di Robin Williams.

Naturalmente non sono solo queste tre le pellicole dove c'entrano le confraternite, anzi, da una rapida ricerca ne potrei già contare altre 20, tra cui uno slasher di cui avevo parlato tempo fa e che ha avuto anche un recente remake, ovverosia BLACK CHRISTMAS
Consigliato anche questo per chi ama il genere. 

IL RITORNO (ENNESIMO) DI WISH YOU WERE HERE (MA PENSIAMOCI BENE)

 Esce oggi in vista di Natale (metti anche oggi come  IERI che vuoi fare un regalo) la riedizione di Wish You Were Here dei Pink Floyd in u...