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mercoledì 1 gennaio 2025

SI RIPARTE CON UN ANNO NUOVO DI ZECCA

 Ecco appena iniziato il nuovo anno per il quale non faccio previsioni che mica son Nostradamus, seppure qualche volta ci abbia preso tipo parlando di un'eventuale CARRIERA SOLISTA di Damiano David dei Maneskin.


Comunque BORN WITH A BROKEN HEART, la canzone con cui si è messo in proprio, è pure molto bella e si distacca nettamente dal sound della band, al punto che la prima volta che l'ho sentita alla radio non avevo capito assolutamente che fosse lui.

Non essendo un veggente, non avrei potuto nemmeno prevedere quel grande successo (meritato o di marketing) legato a Taylor Swift, prezzemolina che in questi 366 giorni (era un anno bisestile questo) è stata al centro di tg, post sui social e quant'altro nel bene e nel male (male perché gli haters ci sono ovunque).

Il mio punto di vista l'avevo espresso già in UN POST, ma come gusto personale, piuttosto che le discussioni su di lei e sulle nostre Elodie, Annalisa ed Emma poco vestite sui palchi, ho sentito più da vicino la SCOMPARSA di Richard Tandy, nome che ai più non dirà nulla, ma era il tastierista della Electric Light Orchestra, e con loro ho degli ottimi ricordi musicali riguardanti i miei primi approcci con la musica che non fosse quella che in casa portavano i miei genitori.

E, come fosse un brutto scherzo dopo la sua partecipazione a Via Dei Matti Numero 0, quell'ultimo giorno dell'anno di ieri si è portato via anche il cantautore Paolo Benvegnú a 59 anni.

Notizie ottime invece per quanto riguarda Elton John che, nonostante abbia portato in giro il suo Farewell Tour, ha dichiarato che tornerà presto a fare musica e nel frattempo ha ripubblicato un suo vecchio SINGOLO NATALIZIO tutto rock'n'roll, che magari non è un capolavoro, ma nel mucchio il Reginald ci sta sempre bene.

Per quanto riguarda il cinema rimane un grande classico delle feste LA STORIA INFINITA, film che, nonostante gli anni che son 40, riesce ad invecchiare ancora molto molto bene senza bisogno di riedizioni digitali come quelle che Lucas aveva fatto per Guerre Stellari, mentre gli ultimi giorni del 2024 hanno portato via Olivia Hussey, 73 anni, che aveva debuttato giovanissima in Romeo E Giulietta di Zeffirelli

e tornerà poi a lavorare con il regista per il Gesù Di Nazareth dove interpretava Maria. 
Sempre in campo cinematografico purtroppo, nonostante il grande successo che lo scorso anno ha avuto WOLFS, il film con George Clooney e Brad Pitt, è di dicembre la notizia che non avrà un secondo capitolo poiché Jon Watts si è risentito molto del fatto che la pellicola non sia stata distribuita al cinema come invece era stato concordato.

Seguito invece che ci sarà in televisione su Sky per le avventure degli 883 dopo la PRIMA STAGIONE che si intitolava Hanno Ucciso L'Uomo Ragno, e proseguirà con Nord Sud Ovest Est, esattamente come la discografia del duo. 
E meno male dico io, perché quel finale, mannaggia, ci ha lasciato tutti lì con un grosso MA... da mettersi le mani nei capelli. 
Oh... a proposito di capelli, è mancato ad 83 anni anche Cesare Ragazzi,

quello che negli anni 80 aveva avuto "un'idea meravigliosa" per chi aveva problemi di calvizie, cioè un parrucchino di capelli veri attaccato col nastro biadesivo. 
Per il resto, tornando alle serie tv, adesso ho Squid Game 2 da gustare anche se come al solito è divisa in due blocchi 

(e da quello che ho visto per ora sembra ancora più dura della stagione precedente) come ci sono anche i Goonies di Star Wars che, mannaggia, questi mi escono con un solo episodio alla settimana, ma va bene lo stesso perché perlomeno Skeleton Crew è una cosa fatta bene (solo un po' troppo spesso buia) e non solo per i ragazzini come tanti hanno detto...

Che poi, diciamolo chiaro, noi che amiamo ancora alla follia la prima trilogia di Guerre Stellari, siamo ancora ragazzini dentro anche con un altro anno sulla schiena... 
O no? 

lunedì 14 ottobre 2024

DEADPOOL & WOLVERINE: LA MAGIA DISNEY FA RESUSCITARE ANCHE I MORTI

 Io sono uno di quelli che era rimasto poco entusiasta del secondo Deadpool, per cui vedendo questo nuovo capitolo stavolta diretto da Shawn Levy ho potuto tirare un respiro di sollievo perché Deadpool & Wolverine ha riportato tutto a posto, con l'aggiunta straniante che un film dove il turpiloquio la fa da padrone è una produzione Disney, dato che la casa si è comprata sia Marvel che Fox, risolvendo così quel problemino che vi spiega Wade Wilson nei primi secondi della pellicola, ma trovandosi anche tra le mani una bella patata bollente poiché Deadpool è fatto così e non puoi cambiarlo.

E infatti nessuno ha cambiato lo spirito del personaggio che torna come dev'essere e anzi, la scena post credit proprio in fondo in fondo è qualcosa di anti-Disney all'ennesima potenza perciò da non perdere. 

Che poi bisogna dire che il nuovo corso della Disney ci ha portato sulla sua piattaforma, tra un Dumbo e un Bambi quando era appena nata, già delle cose come QUESTA, perciò alla fine non ci si deve stupire più di tanto. 
Sempre sul finale mentre scorrono i titoli poi c'è un lungo montaggio di immagini backstage tratte dai precedenti film degli X-Men supportate dai Green Day in versione ballad (quella dello spot della Golf) che ti mettono addosso tanta malinconia per il tempo che è passato (c'è anche la prima apparizione di Wade Wilson), ma anche ti fa piacere rivederle dopo un film dove i due protagonisti, Deadpool e Wolverine, se le danno pure di santa ragione come Tom & Jerry che tanto, essendo loro entrambi autorigeneranti, non c'è mai fine per nessuno dei due.

Fra le tante battute di Wade, è emblematica quella sul fatto che la Fox aveva ucciso Logan, mentre la Disney lo ha resuscitato e lo ha fatto grazie alla ormai abusata faccenda del multiverso, il che rende inutili tutte le supposizioni su chi potrebbe interpretare un nuovo Wolverine dato che Hugh Jackman è sempre più perfetto nel ruolo (fino a 90 anni scherza, ma non troppo, Wade), mettendo di mezzo anche la TVA che, se avete visto la serie su LOKI, dovreste conoscere bene con quel suo impegno a mantenere intatta la Sacra Linea Temporale.

Multiverso che ci fa vedere pure una quantità enorme di Deadpool alternativi capitanati da una Lady Deadpool degna di nota. 
Come è degna di nota Cassandra, sorella di un famoso personaggio che non dovrebbe esser difficile da capire chi sia, e che per un attimo mi era parsa Annalisa, la cantante, in versione bald, che con i suoi poteri enormi fa quello che le pare. 

Ancora una volta quindi ci si trova a mettere insieme dei pezzi fra film e serie tv, ma per fortuna ho visto tutto quello che dovevo vedere. 
Temo però che se invece qualcuno cominciasse la visione proprio da questo film senza un background adeguato potrebbe non capire proprio tutto quello che succede sullo schermo dato che durante le due ore, tra mille rotture della quarta parete, passano riferimenti e camei di tutti i tipi tra attori originali e personaggi reinterpretati, ma attenzione anche perche la Disney è riuscita abilmente a mettere un cameo di Stan Lee anche qui, ma non vi posso dire dove e in che modo😜.

Lo scoprirete solo vedendo... 

sabato 5 ottobre 2024

KATY PERRY - 143: LA RAGAZZA HA FATTO ANCHE COSE BUONE

 Nel titolo del post ho parafrasato un assioma che spesso viene usato riferito a Benito Mussolini (e anche titolo di un libro di Francesco Filippi), perché sarò un ingenuo, uno che di musica non capisce una mazza, un ottimista a tutti i costi, ma non condivido davvero tutto questo accanirsi dei critici musicali contro Katy Perry e il suo nuovo album 143.


Premetto che un suo disco per intero non lo avevo mai ascoltato fino ad ora, cioè nel senso che finora mi ero basato sui singoli che passava la radio e che per me erano tutti delle hit con tutte le cosine a posto. 
Un compendio generale sulla cantante l'avevo avuto durante il suo PRISMATIC WORLD TOUR dove un grande impianto scenico cercava di sopperire alle qualità vocali non proprio eccelse di Katy, mentre la sua diretta avversaria Lady Gaga ha pienamente dimostrato che anche dal vivo ha i numeri, e che numeri. 
Nonostante quelle mancanze, lo spettacolo era stato di mio gradimento perché comunque riesco a capire quando una canzone realizzata in studio con cura maniacale tra effetti e sovraincisioni poi dal vivo sia difficile da far rendere in maniera identica, per cui preferisco un'esecuzione meno fedele all'originale piuttosto che il PLAYBACK USATO DA MADONNA, e Katy in quel tour sono sicuro che non lo usava. 
Secondo le critiche negative, 143 (titolo che si riferisce ad un modo in codice di scriversi I Love You di quando i display dei telefonini erano microscopici) presenta un pop ormai datato fermo agli esordi di Katy, che infatti ha richiamato per parte del disco lo stesso produttore di allora. 
Ma questa si può chiamare invece coerenza dato che altri artisti, tipo i Coldplay, ma lo stesso mostro sacro Bob Dylan ai suoi tempi, per non parlare di NEIL YOUNG ROBOTICO, sono stati accusati di aver cambiato le carte in tavola facendo dischi che non rispettavano più il genere al quale erano legati. 
Legati? Ma scherziamo? 
Cioè un artista deve fare dischi per compiacere il pubblico e poi se lo fa lo si accusa di essere ripetitivo? 
Insomma, mai contento sto pubblico o i giornalisti. 
Beh Katy Perry in questo disco non fa che ripetere gli stili, gli arrangiamenti i temi che ha portato avanti finora, perciò cosa c'è di male?

Ok, non sarà certo un capolavoro, ma per esempio il singolo WOMAN'S WORLD ha un bel tiro radiofonico e pecca forse solo per essere un po' tanto stile Lady Gaga, ed è accompagnato da un videoclip pazzesco che trasuda erotismo da tutte le parti e che ad un certo punto, giuro, cita addirittura una foto così.

Di vero c'è che altre cose invece sono abbastanza noiose come I'M HIS, HE'S MINE che è una rilettura dichiarata di Gypsy Woman di Crystal Waters, canzone che già nella sua versione originale reggevo veramente poco, ma lei forse ci confida parecchio perché è uscita a settembre come terzo singolo, anche qui supportata da un video ad alto tasso ormonale.

Forse tale remake col testo cambiato non è tanto gradito nemmeno a Manuel Agnelli che durante le AUDIZIONI di X-Factor ha regolarmente criticato tutti quelli che presentavano cover con il testo modificato/rinnovato. 
Dall'altra parte invece vi ho trovato con piacere un bel po' di canzoni fresche, gradevoli come per esempio ALL THE LOVE,

dove certi passaggi mi hanno ricordato lo stile di Annalisa, la nostra pop star che quest'anno ha messo in riga tutti, il che probabilmente dimostra che la cantante ligure non ha nulla da invidiare alle star internazionali come Katy, la multitasking Lady Gaga e la super osannata TAYLOR SWIFT
Anzi, a proposito di Annalisa, che lo scorso marzo aveva incontrato Katy a Los Angeles, qualcuno ha fatto notare molta somiglianza fra le copertine dei loro dischi.

Copertine che tra l'altro, nel caso della cantante americana, cambiano a seconda dell'edizione che acquistate se siete ancora amanti dei vinili, mentre io invece ho optato per la versione digitale standard, certo meno stilosa, ma più pratica. 


Insomma, siamo a conoscenza che Katy Perry ha passato i suoi brutti momenti di depressione durante i quali ha lasciato momentaneamente il mondo discografico, salvo rare featuring ogni tanto, e dedicandosi ad AMERICAN IDOL dove per diverse edizioni ha fatto la giudice presentandosi anche con outfits decisamente originali, 

ed ora ci riprova e per farlo fa quello che sa fare meglio, cioè la pop star leggera leggera. 
Magari, chissà? sarà il caso come per quella famosa RECENSIONE NEGATIVA su The Unforgettable Fire degli U2 passata alla storia di cui avevo parlato pochi giorni fa QUI
So solo che adesso che mi sto preparando me lo riascolto per l'ennesima volta il disco di Katy Perry mentre macineró qualche chilometro (ha il mood gusto), ma a piedi che le cuffiette in bici non si devono usare mai perché è pericolosissimo, eh! 

sabato 7 settembre 2024

RTL 102.5 HA DECRETATO IL TORMENTONE DELL'ESTATE 2024

 In tempi non sospetti ho parlato molto bene di Annalisa dopo aver ascoltato integralmente il SUO DISCO nell'edizione speciale natalizia.


Adesso dopo mesi e mesi faccio un po' di conti e la bella cantante ligure me la sono trovata ovunque a fare featuring con chiunque, anche perfino con rappers/trappers apparentemente lontani dal suo pop leggero.

Ciliegina sulla torta è questa STORIE BREVI (titolo profetico per come funzionano i cosiddetti tormentoni ultimamente) dove stavolta è a duettare con Tananai, e canzone che, durante lo show all'Arena di Verona di RTL 102.5, è stata eletta tormentone dell'estate 2024, pezzo ritmato, ma melodico che svetta sopra ad una marea di artisti che, segno dei tempi, hanno tutti a che fare con rap e trap autotunata. 
Fra quelli poco sotto di loro due nella classifica mi fa piacere trovare in buona posizione anche Anna che seguo pure lei dagli ESORDI e (pensate quello che vi pare) mi ha fatto passare l'estate ascoltando a palla il suo album Vera Baddie che contiene la "bellissima, aha abbronzatissima" (per citare il ritornello) 30°C,

a dimostrazione che qualcosa di buono arriva anche dalle nuove leve e Orietta Berti lo aveva già capito prima di tutti quando si è fatta coinvolgere da Fedez e Achille Lauro in MILLE.

La sua collega Mina invece ricordate quando aveva cercato di fare LA MODERNA con Blanco ed era uscita una robaccia che... Mioddio!!!??? 
Nella Terra di Mezzo, tranquilla tranquilla, invece c'è Ornella Vanoni che, oltre a fare pure lei duetti a sorpresa in attesa del suo disco tutto nuovo, stavolta troviamo remixata con la sua SANT'ALLEGRIA del 1997 per mano di Jack Sani.

Ben vengano anche cose così che pescano dal passato con gran classe. 

martedì 3 settembre 2024

L'AMORE A DOMICILIO: OCCHIO AD ANDARE A LETTO CON LE SCONOSCIUTE

 Chi non si è mai trovato una ragazza molto carina, ma magari un po' disordinata che chiede un passaggio in auto? Si, certo, con l'amico che sbuca fuori dopo che l'automobilista le ha aperto la portiera per farla salire, mi direte.


Vero, ma non è il caso raccontato in questo film del 2019 dove la ragazza è Anna, interpretata da Miriam Leone che con la scusa del passaggio abborda Renato (Simone Liberati, già visto ne LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO) e se lo porta fino a casa per iniziare una storia di sesso sfrenato con la sorpresa per lui che la ragazza è agli arresti domiciliari per rapina a mano armata. 
Cosa che turba non poco Renato che però si trova alla fine coinvolto fin troppo nelle vicende personali di Anna, specie quando entra in scena il suo ex, fra toni da commedia che passano in certi momenti rapidamente al registro più serio. 
Nota per Simone che in certe espressioni mi faceva ricordare (non so perché) Stefano Accorsi, mentre il film è un'altra conferma che Miriam sa recitare

(mannaggia ai MANETTI) ed è bellissima anche se disordinata. 
Ah... un'ultima cosa... 
Qualcuno di voi ha mai visto Miriam ed Annalisa, la cantante, insieme nella stessa stanza?
Perché "sinceramente" ho quasi il sospetto che siano la stessa persona 😜. 

sabato 23 dicembre 2023

UN SABATO IN VIAGGIO VERSO IL NATALE

 Il buon Gerry Scotti lo abbiamo visto "memato" nei modi più assurdi con deepfake e A.I. che imita la sua voce e lui, che è un uomo di spirito, si è sempre divertito un sacco a vedersi così postato sui social.


Finché non gli è venuta l'idea di fare un utilizzo dell'intelligenza artificiale un po' più completo per creare un disco di Natale intitolato Gerry Christmas, ovvero il modo in cui egli stesso manda da sempre gli auguri di Natale sfruttando l'assonanza Gerry-Merry. 
E il risultato è perlomeno divertente specie quando senti la voce di Gerry cantare con un falsetto delicato LAST CHRISTMAS degli Wham!,

mentre per canzoni più accessibili al noto presentatore, l'intervento sintetico è stato molto limitato a piccole correzioni, come per esempio in DRIVING HOME FOR CHRISTMAS, canzone di Chris Rea che Gerry considera una delle più belle a tema natalizio e che infatti ha una vocalità molto simile all'originale e racconta di un camionista in viaggio verso casa per il Natale, il quale, mentre viaggia, nota che tutti hanno la stessa espressione che ha lui, con quella voglia di ricongiungersi con la famiglia che poi è una delle forme più corrette di interpretare lo spirito del Natale, oltre naturalmente a quella di donare disinteressatamente.

Anche Annalisa, che ha visto riempirsi la sua città natale di luminarie discutibili, in quanto riportano frasi tratte da una manciata di sue canzoni di successo, ma che di natalizio non hanno nulla (ma non è colpa sua, semmai di Amazon che ha ideato questa strana strategia di marketing), quasi come fosse Mariah Carey (e i numeri francamente li ha tutti) ha realizzato la sua canzone di Natale come bonus track per l'edizione speciale del suo E Poi Siamo Finiti Nel Vortice (disco inoltre con una produzione spettacolare dal punto di vista tecnico) e ci canta CHRISTMAS (PLEASE COME HOME), che messa così sembra quasi una risposta alla canzone di Chris Rea.

Ma fra tutte le canzoni classiche e non, nei giorni scorsi, in occasione della scomparsa di SHANE MCGOWAN dei Pogues, che era nato proprio il giorno di Natale, mi è capitato di mettere in un post FAIRYTALE OF NEW YORK, che è senza dubbio uno dei pezzi natalizi più originali e bastardidentro del mondo, e nel videoclip

(dove si vede Shane suonare il piano, ma c'è un trucchetto perché le mani sono del pianista e fisarmonicista dei Pogues James Fearnley che aveva messo gli anelli di McGowan) racconta una piccola storia (fairytale, appunto) che segue il linguaggio crudo del testo, cioè le invettive che si lanciano Shane e Kirsty MacCall, la cantante ospite del brano. 
Quindi alla fine del post, fra tutte le canzoni di cui abbiamo parlato, il messaggio è chiaro in ogni caso e non è un "errore di comunicazione". 
Natale con i tuoi 😊. 

sabato 30 settembre 2023

MUSICA & VIDEO MOLTO AL FEMMINILE

 Vagando sul Tubo sarà capitato a tutti di cercare qualcosa e, per la legge della serendipità o degli algoritmi, va a finire che trovi tutt'altro, però comunque interessante come nel caso di Iggy Azalea e il suo nuovo singolo MONEY COME 


dove nel videoclip lei e le sue colleghe sono armate di fuciloni che trasformano tutti gli uomini in donne, che tanto già con il film di BARBIE abbiamo visto che il mondo è femmina e il maschio fa solo la figura del pirla.
Pezzo a suon di rap e genere che non posso dire di amare alla follia, ma fatto da una donna così grintosa me lo rende persino più piacevole come anche l'autotune che ritrovo in quest'altro singolo di qualche mese precedente invece che è di Kim Petras & Nicki Minaj ALONE

costruito sul campionamento di Better Off Alone, la hit del 1998 di Alice Deejay perfettamente riconoscibile, e che perlomeno porta una certa melodia da canzone.
Ma per chiudere la terna di oggi ecco, sempre in tema di cantanti dalle forme generose, anche Cardi B ft. Meghan Thee Stallion che arrivano a dire la loro con BONGOS

e tutta la sensualità possibile buttata lì come scaricando un camion con il cassone ribaltabile, perché canzone questa dove si rappa e si twerka come se non ci fosse un domani. 
Tutte e tre grandi produzioni a livello visuale, e tutte e tre con quel tocco di colore forte, intenso che fa di nuovo pensare a BARBIE, ma un po' meno soddisfacenti dal punto di vista della canzone considerata come motivetto spensierato da cantare sotto la doccia. 
Certo, naturalmente capisco che mica si può avere tutto.
E nel frattempo, se cercate un genere totalmente diverso, seppure sempre al femminile, è in uscita il nuovo album di Annalisa che poche settimane fa si era presentata nel videoclip di RAGAZZA SOLA

con capello biondo corto tipo Miley Cyrus di qualche anno fa (ma è solo finzione).
E per finire, un salutone affettuoso anche a Fedez che se l'è vista davvero brutta, ma per fortuna è stato salvato da una trasfusione.

Buon weekend. 

HOLIDAY CRUSH: IL REALITY CHE (NON) CI MANCAVA

 Eh si, anche Prime Video ogni tanto finisce a proporre dei reality show autoprodotti tipo quelli dove dei big dovrebbero fuggire oppure si ...