martedì 12 ottobre 2021

FREE GUY - EROE PER GIOCO: SE NON LO CAPISCI SEI BOOMER

 Boomer sono coloro che, essendo loro malgrado nati 50/60 anni fa, sono un po' fuori dal linguaggio, dal gergo moderno e che vengono definiti così dai "giovani d'oggi", si, come quelli del film di Don Camillo senza Fernandel (e nemmeno Gino Cervi a fare Peppone), e tantomeno Terence Hill, perché anche l'ex Trinità è stato un Don Camillo molto prima di diventare Don Matteo.


Gergo perché i giovani d'oggi sono quelli che killano, hanno le skills e cambiano le skin come se niente fosse. 
No, non sono impazzito: se frequentate un pochino il mondo dei gamers online, questi termini dovrebbero esservi familiari, sennò non preoccupatevi perché li sentirete per tutta la durata di questo film e alla fine li assimilerete. 
Film questo che è una baraonda di citazioni, e qui torna un po' anche il discorso di una settimana fa a proposito di GUNPOWDER MILKSHAKE, se citare è diverso da copiare, se la vita è sogno o se il sogno è vita, se tra sparare oppure sparire scelgo ancora di sperare, finché ho te da respirare, finché ho un cielo da spiare... 
No Baglioni non c'entra però mi è partito così e quando attacca il Claudio non si ferma più; o forse c'entra un po' anche lui, tant'è che nella canzone dice pure... "E non ero un eroe" ... 
Perché si, il protagonista del film non è un eroe, e l'inizio te lo spiega chiaramente perché gli eroi sono solo quelli che indossano gli occhiali da sole. 
Occhiali che una volta indossati ti fanno vedere il mondo intorno a te per com'è veramente...

Ma aspetta un attimo!!! John Carpenter non c'entra? Essi Vivono non parlava proprio di occhiali da sole che... 
Ma no, dai sarà un caso. 
Beh ecco il nostro amico Guy, come Williams, lo Zorro della serie tv, vivere una vita identica tutti i giorni non sapendo che tutto intorno a sé è finto e pilotato dall'esterno... 
Ah, ma qui stiamo parlando di Peter Weir e il suo The Truman Show!!! 
No nemmeno questo dai, forse siamo in Matrix, ma manca la pillola che ti fa scoprire che la vita che stai vivendo è solo una simulazione virtuale. 
Ed è così infatti perché Guy è un PNG,

cioè un personaggio non giocabile di un videogioco, uno di quelli che fanno di contorno alle imprese dei giocatori nascosti dietro a degli avatar fighi... 
Beh allora abbiamo anche Ready Player One in ballo... 
E in parte anche un pochino quel Gamer piaciuto quasi a nessuno, ma a me si. 
Vogliamo metterci anche Pixels con Adam Sandler e Ralph Spaccatutto? 
Avanti c'è posto, come diceva Aldo Fabrizi. 
Ma alla fine del pippotto Free Guy è una copiatura di tutte ste cose o no? Naturalmente no, perché è vero sì che è tutto questo, ma è anche una cosa totalmente diversa, per cui a me ha divertito un sacco, ma so di ventenni che hanno detto "mah". 
È poi c'è quel Ryan "Deadpool" Reynolds che con l'allitterazione nel nome è già di diritto un supereroe e interpreta Guy che si sdoppia persino ad un certo punto. 
E Taika Waititi non vogliamo nominarlo? 
Lui, il perfido villain così sopra le righe che è davvero perfetto per farsi odiare a morte in questo film che si snoda fra le vicende nel mondo reale e quelle nel mondo virtuale dove Guy ad un certo punto capisce che c'è qualcosa di più che l'essere ogni giorno la solita vittima di una rapina nella solita banca dopo aver bevuto il solito caffè. 
Si, Guy capisce che può essere anche lui un eroe perché ha una A.I. tutta sua, non prevista, ma che cambia totalmente le carte in tavola e comincia a fare cose che gli altri PNG nemmeno si sognavano di fare, fino ad allora. 
Piccola nota finale per i moltissimi camei di vari giocatori famosi sul web e per quelli solo vocali di Tina Fey che doppia la madre brotolona di uno dei giocatori, Hugh Jackman che dà la voce ad un avatar mascherato e The Rock che è un rapinatore in banca. 
Questo delle voci ovviamente solo nella versione originale. 
Nota mia personale invece per Jodie Comer

che con la pistola puntata entra di diritto a far parte delle mie preferite sia biondina al naturale che in versione Molotov Girl.
Eh... Son fatto così... 

2 commenti:

  1. L'ho visto e mentre guardavo venivano in mente anche a me tutte le fonti di cui parli tu. Alla fine il film si fa guardare ma niente di più, d'altra parte partendo da questa idea non so se sia possibile trarne un film davvero bello dall'inizio alla fine. L'ho visto in italiano (peccato per le voci originali che citi che vanno perdute) e mi sento di apprezzare il lavoro degli adattatori dei dialoghi: non era facile visto che, come dici anche tu, i gamers usano una lingua tutta loro!

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    1. A me è piaciuto un sacco, probabilmente anche per le citazioni. Che ormai sono una cosa comune in quasi tutti i nuovi film. Il trucchetto è saperle usare come si deve e non come in quel brutto Space Jam Nuovo.

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Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

C'È QUALCOSA DI GRANDE FRA DI NOI... UN FUTURO KOLOSSAL

 60 anni fa, il 22 aprile del 1964, si stavano mettendo le basi della fantascienza, quella seria, non quella tamarra tipo quella all'ita...