giovedì 28 ottobre 2021

SQUID GAME: NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE ORIENTALE

 Squid Game, di cui penso di non dover specificare trama e contenuti perché è l'oggetto di ogni discorso di questi ultimi giorni quasi più del Covid-19, anche grazie ad una subdola campagna pubblicitaria che si avvale anche del passaparola è diventato in poco tempo un nuovo cult che se non lo hai visto sei fuori dal mondo.


Sono nate persino leggende di fantomatiche associazioni di genitori che chiedono la rimozione dalle piattaforme streaming di tale prodotto... 
Ma se la cosa fa tanto clamore, non sarebbe più sensato controllare cosa guardano i propri figli in tv che i Teletubbies, molti non lo sanno, ma quelli son veramente satanici 😱 ed ora hanno anche una loro web tv che tutto il giorno trasmette solo quello?
Però non sono io sicuramente la reincarnazione della Montessori per cui torno nel mio ruolo che più mi confà, per cui ognuno può decidere come comportarsi. 
Dico solo che dopo averlo visto e sopportato in quell'episodio finale extra lento che manco Snyder lo avrebbe immaginato così coi suoi ralenti, lottando contro dei colpi di sonno che mi stavano prendendo (ma anche il secondo episodio mi aveva già messo a dura prova), posso dire che in fin dei conti non è niente male anche se si rifà ad un sacco di altre cose già viste e, in alcuni a casi, anche migliori, perché gli orientali sulle cose gore e splatter ci si sono sbizzarriti più e più volte, solo che non avevano ancora il traino della ENNE rossa, per cui nel titolo del post mi è venuto naturale parafrasare un famoso libro di Remarque diventato anche un film in quel lontano 1979, anno fatidico di cui avevo parlato qui per VICENDE un pochino più personali, ma in cui c'entrava parecchio la musica. 
Tanto per fare un po' di esempi, il film di Takashi Miike (il regista di YATTAMAN IL FILM) As The Gods Will


fa giocare ad Uno Due Tre Stella! più o meno nello stesso modo di Squid Game e con lo stesso destino per chi perde, e poi ALICE IN BORDERLAND, anche se qui in Squid Game i giocatori sono volontari, mentre di là erano obbligati a giocare loro malgrado come d'altronde anche in Battle Royale,

dove gli studenti si ammazzavano fra di loro, e pure in Gantz, dove degli aspiranti suicidi e altri che si trovavano in situazioni mortali senza via di scampo, venivano reclutati e resi combattenti contro una minaccia aliena da una sfera misteriosa. 

Letteralmente catturati in un modo a dir poco originale, tipo un teletrasporto che li prende un microsecondo prima della morte e che poi nella ricostruzione dei corpi ha sicuramente le scene migliori dei due film. 


Certo è che, in tutto questo bailamme, per i cosplayers di tutto il mondo è nata un'occasione per riciclare le tute che pochissimi anni fa avevano comprato per impersonare i ladri spagnoli e poi, quando nel 2020 è arrivato il lockdown non si poteva più fare nessun raduno tipo Lucca Comics, mannaggia, e magari ora vengono bene per Halloween

applicando giusto qualche particolare in più tipo la maschera da scherma. 
Al di là di tutte le citazioni che si possono trovare nella serie Netflix, però a me nessuno mi toglie dalla testa che l'ispirazione fondamentale di tutto ciò la troviamo in Takeshi's Castle/Mai Dire Banzai e, perché no?, anche in Ciao Darwin, per cui ecco da gustare la versione di Squid Game montata come se fosse una puntata del programma di PAOLO BONOLIS.

2 commenti:

  1. Mi fa male la faccia dal ridere! Non ho visto Squid Game (e non mi verrebbe mai in mente che possa essere una cosa adatta ai bambini, ma dico io!) ma con questo video mi sono scompisciata in modo indegno di una Madame. Grazie!

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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

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