lunedì 22 novembre 2021

INFINITE: SE FAI UNA COSA ESAGERATA FALLA BENE

 Se al cinemaa ci sono Gli Eterni, su Prime Video ci sono gli infiniti, che non sono la stessa cosa dei supereroi con le tutine, ma persone che si reincarnano più e più volte, con il solo problema che non sempre ricordano chi erano nella vita precedente, 


e se la locandina può ricordare roba alla Inception o Tenet... Beh siamo lontani anni luce da Nolan. 
E sta cosa di questa amnesia accade a Marky Mark, ma qui senza The Funky Bunch a supportarlo,

perciò solo Mark Wahlberg, finché un tizio non gli punta una pistola alla testa giocando ad una sorta di roulette russa, e allora vedi che lì qualche ricordo gli esce, in testa o nelle mutande, in un film diretto da Antoine Fuqua che convince solo a metà.

Anzi in certe sequenze, come quella clou sull'ala dell'aereo, ci vuole un gran lavoro di autoconvincimento per non farti stoppare lì e guardarti piuttosto (chesso?) Tale E Quale Show o Ballando Con Le Stelle, dipende dal giorno in cui state guardando la tv generalista, cosa che mi accade ormai di rado dato che ogni programma lo trovi in versione replay senza interruzioni pubblicitarie e con la possibilità di mandare avanti veloce se un momento ti pare un po' una menata. 
OK insomma si fanno cose tutte matte in questo film, ma poi devi pensare che se i tizi hanno sta cosa della reincarnazione allora magari hanno anche qualche capacità in più di colui che sta scrivendo, maturata nei secoli dei secoli per cui boh... magari son cose che possono fare, tanto per loro è come un videogame dove perdi una vita e poi ricominci, anche se in un'epoca successiva. 
Lo spettacolo c'è a piene mani e Fuqua sa come gestire le scene d'azione tipo l'apertura del film fra auto in corsa e cinepresa acrobatiche, ma la sceneggiatura zoppica giusto un pochino, al punto che gli spiegoni son pure ridotti al minimo che metti che qualcuno voglia provare a capire qualcosa di più su sti infiniti e ti scopre che è tutto una vaccata senza senso... No, dico metti che... 

Nessun commento:

Posta un commento

Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

FREDDIE MERCURY E LE SUE ORIGINI NASCOSTE

 Aria di casa mia, direbbe Freddie Mercury se fosse ancora fra noi a leggere questo post, citando le parole di una  CANZONE di Sammy Barbot...