venerdì 25 febbraio 2022

I PROCOL HARUM, QUELLI DI "SENZA LUCE", ORA SONO ANCHE "SENZA VOCE"

 La band inglese dei Procol Harum ha perso pochi giorni fa il cantante nella persona di Gary Brooker,


(quello al centro con i baffi) deceduto a 76 anni a causa di un cancro. 
Il loro più grande successo, ma davvero stratosferico, è stata A WHITER SHADE OF PALE,

che il buon regista ALAN PARKER ha infilato anche nel suo The Commitments in quella famosa scena in cui viene suonata IN CHIESA sull'organo a canne sbagliando anche il testo,
ma naturalmente la VERSIONE più famosa in Italia è stata quella dei DIK DIK anche se il testo scritto da Mogol non c'entra nulla con l'originale
firmato da Keith Reid che era stato il paroliere ufficiale e sesto membro della band anche se a suonare dal vivo lui non c'era, un po' come Valerio Negrini per i Pooh, con la differenza che invece il barbuto batterista per un periodo aveva anche suonato live con loro e lo si vede al centro sulla copertina del 45 giri Pensiero

(che possiedo e custodisco gelosamente nel mio caveau) che considero splendida graficamente con quell'accostamento di nero e blu elettrico quasi viola. 
Ma tornando alla canzone dei Procol Harum, si racconta che essa è stata talmente tanto fonte di reddito per Brooker, grazie alle royalties della versione italiana, che Gary scrisse una personale lettera di ringraziamento ai Dik Dik. 
Tant'è che anche i Camaleonti hanno in seguito utilizzato anche loro una canzone della band inglese dal titolo HOMBURG,
che Daniele Pace (si, uno degli SQUALLOR) ha trasformato in L'ora Dell'amore. 
Voglio far notare anche il look della band che traspare dai videoclip assolutamente fashion da Swingin'London/Austin Powers. 
Nel mio piccolo, ricordo anche l'incedere maestoso di A SALTY DOG
che era diventata sigla di chiusura del programma tv Avventura, mentre quella di apertura era She Came In Through The Bathroom Window dei Beatles, ma nella versione scartavetrata di JOE COCKER, con quella particolare chitarra iniziale che "muggiva".
Direi che per oggi la nostra razione di musica l'abbiamo avuta, seppure vintage e nostalgica, e purtroppo per salutare un'altro grande nome della musica che se ne è andato. 
Goodbye Gary.

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