mercoledì 3 luglio 2024

NAPOLEON: RIPRENDIAMO IN MANO I LIBRI DI STORIA, MA A MODO NOSTRO

 Al buon Ridley Scott piace fare come Kubrick che amava passare con estrema disinvoltura da un genere all'altro dato che qui il nostro regista torna alle atmosfere del suo film d'esordio che fu I Duellanti (per Stanley invece ambientato più o meno nella stessa epoca c'era stato Barry Lyndon che, giuro, non è il cantante dei Sex Pistols... Eh) e stavolta ci racconta la storia che leggevamo sui libri di testo a scuola con Napoleon, ma ce la presenta rivista a modo suo come succedeva anche con Il Gladiatore dove la Roma sullo schermo non era poi così verosimile, ma ai fini dello spettacolo funzionava benissimo, ed anche qui certi eventi non sono così fedeli, ma, come dissi per BOHEMIAN RHAPSODY, si sta facendo un film e non un documentario di Alberto Angela (o Piero).


Il Napoleone di Scott, che ha le fattezze di Joaquin Phoenix, brilla nelle colossali scene di battaglia realizzate anche con l'aiuto della CGI, però di quella che non te ne accorgi mai che c'è, ed è questo il modo corretto per utilizzarla cari miei cineasti. 
Durante tali scene però in alcuni momenti ho avuto l'impressione di vedere certe baionette piegarsi come se fossero fatte di gomma... cosa possibile se non vuoi fare una vera strage fra le comparse, oppure sono stati solo problemi di vista miei.


Che poi il resto del film sia invece una commedia drammatico/romantica da soap opera o romanzo Harmony, magari potevamo anche sospettarlo ben sapendo l'importanza che ha avuto per l'imperatore il suo amore per Giuseppina (Vanessa Kirby, ma quanto è bella?) anche se ella lo cornificava senza ritegno dato che il marito se ne stava sempre in giro a conquistare il mondo (paragone come se per lei lui fosse tutte le sere a fare partite di calcetto con gli amici).

Quello che non mi aspettavo personalmente è che in alcuni momenti, per il tono ridicolo che il film di Ridley raggiungeva (non so se intenzionalmente), al posto di Joaquin Phoenix ci ho visto Steve Carell se non addirittura Will Ferrell. 
Giuro, tipo nei momenti che dava un bel po' di matto ho avuto quel transfer visivo.

Ah la nota posa iconica di Napoleone con la mano destra infilata sotto al panciotto, quella non la si vede mai (una delle tante omissioni volute da Scott), e dico per fortuna perché temo che sennò l'effetto commedia alla Mel Brooks sarebbe stato completo. 
A meno che essa non faccia parte del materiale tagliato per le sale cinematografiche e magari ci sarà nell'edizione integrale di 4 ore (!!!) prossimamente in uscita. 
Ma per me anche no, sono già a posto così. 
Grazie. 

martedì 2 luglio 2024

TUTTA L'ITALIA DÀ L'ULTIMO SALUTO A MARIA ROSARIA OMAGGIO

 Eh si, gente, pare impossibile, ma Maria Rosaria Omaggio ci ha lasciati così a soli 67 anni dopo essere sparita dalle scene già da diversi anni per problemi di salute, ma mai dimenticata dal pubblico, specialmente quello che conta qualche primavera in più.


Qualcuno infatti la ricorderà debuttante nel 1973 giovanissima scoperta a Canzonissima dal solito Pippo Baudo, ma poi troverà posto anche nel cinema poliziottesco degli anni 70, in quello scollacciato sempre dello stesso periodo (era una prassi normale se avevi una bella presenza) e infine in quello drammatico interpretando Oriana Fallaci in Walesa, L'Uomo Della Speranza grazie anche ad una notevole somiglianza con la giornalista. 
Ok, da canaglia quale sono non me ne voglia nessuno, però non posso esimermi dal segnalare anche la parte trash musicale di Maria Rosaria che prende forma con questo 45 giri del 1973 dal titolo IL GATTO BRISCOLONE,


sigla pomeridiana dell'anteprima di Canzonissima, dove, per fortuna sua, fa pochi interventi lasciando il top del cringe al coro che fa le risposte. 
Anche questa era una prassi alla quale le star della tv difficilmente riuscivano a sottrarsi. 
Sempre per lo spettacolo segnalo anche la scomparsa di Martin Mull, 80 anni e anche lui malato da tempo, attore americano noto soprattutto per il ruolo del vicepreside (e poi preside) Willard Kraft in Sabrina, Vita Da Strega,

e sfido chiunque a dire di non aver mai visto su Italia 1 almeno un episodio della divertente serie tv che in tempi recenti ha avuto su Netflix anche un remake virato un pochino più sull'horror. 
Addio Maria Rosaria e Martin. 

lunedì 1 luglio 2024

RITORNO AL FUTURO PARTE IV È ARRIVATO, MA STAVOLTA È LIVE

 Lo scorso sabato è stato speciale per la musica e per il cinema poiché Michael J.Fox ha imbracciato di nuovo la chitarra come in Ritorno Al Futuro, ma stavolta l'ha fatto sul palco dei Coldplay suonando con loro per una decina di minuti, seppure costretto su una sedia a rotelle.


Chris Martin, come i suoi colleghi, sono grandi fans del film di Zemeckis e hanno voluto portare Marty McFly sul palco di Glastonbury davanti ad una folla oceanica come avevano fatto alcuni anni fa a New York quando Michael stava ancora in piedi sulle sue gambe ed avevano eseguito proprio JOHNNY B.GOODE.


Non preoccupatevi se guardando questi video vi sentirete come se vi fosse entrata una "bruschetta nell'occhio" (cit. Elio)... 
È normale se si fa parte dell'Humankind, come il titolo di un famoso brano dei Coldplay che con Michael (citando sul finale anche Chuck Berry) hanno eseguito FIX YOU, la canzone che ultimamente finisce spesso in film e serie tv nei momenti da fazzoletti.

Momenti come quello sul palco di Glastonbury. 

NAPOLEON: RIPRENDIAMO IN MANO I LIBRI DI STORIA, MA A MODO NOSTRO

 Al buon Ridley Scott piace fare come Kubrick che amava passare con estrema disinvoltura da un genere all'altro dato che qui il nostro r...