giovedì 21 dicembre 2023

JUMP COMPIE 40 ANNI

 Eh si, fra una cosa e l'altra è una settimana piena di musica questa che ci porta verso il Santo Natale, ma siccome gli Wham! li abbiamo già passati MARTEDÌ e Mariah Carey ci pensa da sola ad arrivare, proprio come il suo collega Michael Bublé, e comunque il vicino sabato sarà a tema, oggi si cambia genere perché compie 40 anni un disco che ha lanciato i Van Halen nelle alte posizioni delle classifiche al pari dei Duran Duran, gli Spandau Ballet, Nino D'Angelo 🙄.... ehm... 


Cioè si sta parlando di JUMP, un gran pezzo in cui il rock viene coniugato col pop e in cui il compianto Eddie Van Halen si divideva fra chitarra e synth Oberheim (si racconta però che che il frontman David Lee Roth non gradisse molto tale intrusione tastieristica) con due assoli consecutivi che sono passati alla storia anche per il pubblico delle discoteche che però, in quel momento del doppio assolo, notavo sempre che cominciava a guardarsi intorno un po' perso come quelli che guardavano Marty McFly sul palco

partito per la tangente pure lui con un solo metal in quella che invece era iniziata come Johnny B.Goode. 
Poi sarà una specie di colleganento astruso, ma la canzone venne usata anche da Steven Spielberg nel 2018 per aprire READY PLAYER ONE, dove appunto torna in scena anche la mitica DeLorean del film di Zemeckis, e la si sente anche almeno in un'altra cinquina di pellicole.

E torniamo a noi, ad oggi, poiché era appunto il 21 dicembre del 1983 il giorno in cui Jump veniva pubblicata e anticipava l'arrivo dell'intero album che sarà intitolato 1984 dato che uscirà proprio nell'anno successivo, e anno che si portava dietro anche tutti i riferimenti di Orwell e il Grande Fratello (nooo, non quello di Canale 5) grazie agli EURYTHMICS.

Canzone invece quella dei Van Halen che ha avuto anche l'onore di essere stata COVERIZZATA da Paul Anka in una divertente versione swing in un album dove il vecchio crooner rivoltava come calzini tanti titoli famosi provenienti dal mondo del rock.

E con il ricordo di questo pezzo spero di aver riportato alla mente anche un chitarrista geniale che SE NE È ANDATO troppo presto e definito da molti il più veloce del mondo, lui con la sua band che, al contrario dei rockers dalle espressioni truci, si presentavano sempre con il sorriso. 
Ciao ancora, Eddie. 

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