sabato 30 dicembre 2023

TREVOR HORN - ECHOES: ANCIENT & MODERN (POP ANNI 80 CHE HA LASCIATO IL SEGNO)

 Di Trevor Horn direi che è uno che di musica ne capisce abbastanza fin da quando con Geoff Downes, sotto il nome di Buggles, aveva creato quella hit pazzesca che era VIDEO KILLED THE RADIO STAR.


Ma non contento, il buon Trevor fa contemporaneamente anche il produttore e tira fuori cose come i britannici Frankie Goes To Hollywood, i tedeschi Propaganda, i concettuali Art Of Noise e il ritorno di Grace Jones (con anche i meno fortunati Dollar, bisogna dire), spadroneggiando fino agli anni 90 con le russe TaTu, mentre, giusto per non farsi mancare nulla, nel 1980 canta pure in DRAMA,

disco degli Yes appena abbandonati da Jon Anderson e Rick Wakeman, portandosi dietro anche Geoff perché mancava giusto un tastierista e prendendo in seguito le redini per produrre poi 90125, quell'altro disco della band britannica che segnava il ritorno quasi al completo della lineup originale con Trevor Rabin al posto di Steve Howe e Tony Kaye (primo tastierista della band a cavallo fra gli anni 60 e 70) a sostituire Rick Wakeman. A dirla tutta il gruppo in realtà era stato composto inizialmente per chiamarsi Cinema dato che l'idea era partita da Rabin, il quale ha spesso a che fare con le colonne sonore, con le canzoni che dovevano pure essere cantate da lui. 
Il ritorno di Anderson invece cambió le carte in tavola (Rabin francamente non era molto entusiasta di ciò), e i fatti diedero ragione ad Horn sfornando, per la prima volta nella storia della band progressive, anche una hit da discoteca che era Owner Of A Lonely Heart, con anche un doveroso ritocco al look dei componenti che, nonostante avessero già un'età più avanzata dei vari Duran, Spandau e Depeche, si uniformarono alle cotonature e agli abiti di quel decennio. 

Adesso Trevor Horn ha fatto uscire da qualche mese un disco a suo nome dove rilegge alcuni suoi lavori grazie al contributo di altri artisti, per cui fa cantare con un mood completamente differente OWNER OF A LONELY HEART a Rick Astley, quello di Never Gonna Give You Up, ovvero un mito degli anni 80,

mentre altre canzoni sono cover sempre pescate da quel decennio, come Seal che rifà Steppin' Out di Joe Jackson, oppure PERSONAL JESUS dei Depeche Mode cantata qui da Iggy Pop con una vocalità che la rende molto simile alla versione già esistente di Johnny Cash, ed altri brani ancora che riservano davvero molte sorprese dimostrando che gli anni 80 non erano poi così tutta apparenza o fuffa come molti critici si ostinavano a farci credere 40 anni fa.

Anzi già nel suo disco precedente, Reimagines The Eighties, Trevor riarrangiava con la Sarm Orchestra alcune canzoni sempre degli anni 80. 
Oddio... 
Vuoi vedere che fra 40 anni si rivaluteranno nello stesso modo tutti i pseudocantanti che vengono sputati fuori dalle radio e dai talent a getto continuo? 
Ho qualche dubbio a riguardo, ma mica sono Nostradamus, per cui ne riparliamo nel 2063. 
Vi aspetto. 

2 commenti:

  1. Video killed...(1979)la trasmettevano nelle varie radio private di Milano sempre e di continuo, bastava cambiare frequenza e la riascoltavi, anche se da ragazzino preferivo altri gruppi e generi questo motivo lo gradivo e assai, stupenda la ripresa nel finale. I critici di allora non li consideravo, a parte poche eccezioni, e comunque artisti e musica ottima c'era, bastava cercarla, solo che gli 80 dovevano far dimenticare i 70, anni un poco complicati. I Depeche, tra i famosi,gruppo che a mio parere si è migliorato di più e rinnovato sempre fino ad oggi. Tanti ricordi e tanti che ci hanno lasciato, Joe Strummer per esempio. Buona giornata.

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Tengo sempre pronto il blaster.

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