venerdì 20 gennaio 2023

LA BALLATA DI CABLE HOGUE (OVVERO L'INVENTORE DELL'AUTOGRILL)

 Il 20 gennaio è una data molto particolare per gli americani, perché da decenni è la data in cui avviene l'insediamento del presidente eletto con tutta le cerimonie del caso (Lady Gaga nell'ultima aveva cantato l'inno nazionale), quindi, a proposito di America, parliamo oggi di un film su quell'America di un tempo, quella mitica e selvaggia dal grilletto facile (oddio, a dirla tutta non molto diversa in questo da quella di oggi eh...) con Sam Peckinpah che, dopo aver diretto quello che è senza dubbio uno dei classici della storia del cinema, cioè Il Mucchio Selvaggio, cambia il registro pur rimanendo nel selvaggio West.


Questo film del 1970 infatti mostra un West con la tecnologia che sta avanzando, con gente che se ne vuole andare da quei posti desertici per raggiungere città dove lo stile di vita è più agiato tipo San Francisco, per togliersi da tutta quella polvere che regolarmente sporca i vestiti (e pure l'anima) anche se non ti rotoli necessariamente dentro a qualche buca in cerca di acqua o tesori sepolti. 
Cable Hogue (Jason Robards) è un poveraccio che nemmeno sa come si scrive il suo nome e che, dopo essere stato tradito dai suoi compari, trova per caso una sorgente d'acqua dove nessuno pensava ci fosse, così, grazie a quella fonte situata in una posizione ottimale, mette su una stazione di sosta per le diligenze dove far abbeverare i cavalli e fare uno spuntino (in futuro tale luogo si chiamerà molto semplicemente Autogrill). Nel frattempo conosce una prostituta (una splendida Stella Stevens)

ed un bizzarro e sedicente prete (DAVID WARNER che ritroverò con piacere in L'UOMO VENUTO DALL'IMPOSSIBILE, Tron e Titanic) con la passione delle donzelle emotivamente scosse 

con i quali stringe un legame, sentimentale con la prima, il buongustaio, e d'affari con il secondo per portare avanti l'attività. 
Adesso però voglio postare una foto emblematica, cioè questa


che potrebbe essere benissimo tratta dal film. 
Si, perché durante la visione mi sono trovato più volte a pensare al Benny Hill Show, dato anche qui più è più volte ancora, come nella popolare trasmissione televisiva ci troviamo con tette e culi in bella vista


e momenti accelerati come nelle vecchie comiche, che invece nel Benny Hill Show era la velocità normale dall'inizio alla fine con quella musichetta famosa. 
Che, beninteso, non è che sia un male che nel film ci siano tali scene, specie per le grazie di Stella che, pur non cadendo mai sul volgare, fecero vietare il film ai minori di 14 anni,


(ecco qui sopra la scena cult e l'altra invece cul...t) mentre adesso in certi cinepanettoni passa molto di più senza limite alcuno, però certe trovate così inusuali ti spiazzano parecchio dato che Sam passa senza avvisarti dal momento di tensione da uomini duri alla Sergio Leone

con pistoleri che si puntano l'arma addosso perché nel West l'usanza è quella ancora prima di salutarsi, al siparietto ridicolo e spesso ti viene da chiederti perché lo fa. 
Anche i tagli temporali in effetti non sono mai ben definiti e un po' ti sorprendi quando Cable dichiara di essere lì da tre anni, ma c'è da dire che la versione iniziale del film durava due ore e mezza, mentre quella finale sta nelle due. 
E così persino il finale del film ti stacca secco da quel momento dove c'è quel maledetto incidente, ma tutti sono comunque lì che sorridono e fanno battute tant'è che non parrebbe una cosa grave, e invece un secondo dopo siamo al funerale con tutti in nero e piangenti (e Stella, devo dirlo, ancora stupenda). Per tutto questo, all'epoca il film aveva diviso molto il pubblico e non era stato compreso specialmente dalla Warner Bros. che lo distribuì malamente in sale di seconda visione e drive-in mandando su tutte le furie il regista, mentre, se lo si guarda bene, contiene anche un arguto messaggio sul progresso che avanza (l'arrivo delle automobili) ed il conseguente decadimento del passato, con quel West che sta diventando un po' meno selvaggio da come era stato dipinto nel cinema fino ad allora. 
In chiusura del post mi sento di segnalare CASSIDY che su Peckinpah ha già scritto parecchio e francamente più seriamente è con più cognizione di causa del sottoscritto, mentre io posso solo regalare ancora un foto di Stella che mi avanzava e non metterla mi dispiaceva troppo. 

4 commenti:

  1. Anche se i guai peggiori Bloody Sam li ha passato per la lucertola ammazzata nella primissima scena del film (storia vera). L'ho rivisto l'altra sera, passava in tv, lo trovo sempre molto bello, anche nel suo essere tenero e comico, Peckinpah aveva anche questo nel suo arsenale, grazie per la citazione ;-) Cheers

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  2. Mitico Sam!
    È un film che devo rivedere, mi piace quando si trattano queste idee anche geniali... Ci sta per accelerazione e musichette, anche il western cambiava, oltre che i suoi personaggi in cerca di città^^

    Moz-

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