La vittoria agli OSCAR di EVERYTHING, EVERYWHERE, ALL AT ONCE che anche in italiano ha mantenuto il titolo originale, mi ha fatto pensare ancora una volta ad un film molto vintage (1971) come La Vestale Di Satana che si porta appresso un titolo italiano messo lì a muzzo solo per attirare il pubblico poiché del demonio e di relativi riti fatti da discinte fanciulle non vi è traccia in questa pellicola ambientata in una Ostenda nebbiosa e grigia in contrasto con il colore rosso del titolo originale Les Levres Rouges.
Difatti è un film su Elizabeth Bathory, una contessa vampira che il rosso lo porta come rossetto, come abito e lo beve come sangue per mantenersi giovane, ma sopratutto lei è un personaggio che ricorre spesso in letteratura, cinema e serie tv, come anche nella quinta stagione di American Horror Story dove Lady Gaga
interpretava una identica contessa vampira (Elizabeth Johnson) che era palesemente ispirata a tale inquietante e sexy signora.
Quindi, nel caso vi capitasse fra le mani questa pellicola, ora sapete un po' meglio di cosa tratta e, tornando al VINCITORE degli OSCAR, mi immagino per esso un titolo italiano di quelli che i ben noti distributori si ingegnano sempre ad inventare come quando c'era la moda del "se fai questo faccio quello", oppure (per fortuna meno eclatante) quando a PROMISING YOUNG WOMAN hanno dato, secondo me, una valenza da commedia volendolo tradurre in italiano a tutti i costi e chiamandolo Una Donna Promettente con quell'articolo davanti che alleggerisce tutto il concetto, e invece è un film che, specie sul finale ti tira una tale mazzata nello stomaco come pochi sulle note di Angel Of The Morning; ecco, per IL FILM dei Daniels poteva capitare ancora peggio come vedersi affibbiato qualcosa tipo Una Mamma Tutta Matta, oppure Grosso Guaio Alla Lavanderia Cinese, o anche Tutto In Una Volta, o ancora Tutti Pazzi Nel Multiverso Della Follia.
Eh si, ma titolo ingannevole come si usava fare...
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